Wind-Tre: la battaglia delle tariffe frena gli investimenti
Il nuovo AD di Wind Tre Jeffrey Hedberg sostiene che la serrata competizione tariffaria fra le telco riduca i margini di investimento su network e sistemi.
La troppa competizione tariffaria nel settore mobile frena gli investimenti. Ne è convinto il nuovo AD di Wind Tre Jeffrey Hedberg, che ieri ha rilasciato un'intervista a Il Sole 24 Ore piuttosto secca.
"C'è un'enorme competizione sui prezzi. Ed è un problema perché oltre a ridurre i margini non permette alle telco di liberare risorse adeguate per gli investimenti su network, sistemi, tecnologia e per sviluppare competenze e capacità necessarie ad affrontare le nuove sfide della rivoluzione digitale", sostiene il dirigente.
La cosiddetta competizione al ribasso sembra essere un problema in Italia. Così come la carenza di un legame forte tra le aziende per collaborare con il Governo. "Una maggiore collaborazione con l'Esecutivo è importante per noi, per i nostri obiettivi di business, come per il Governo che è sensibile alla digitalizzazione del Paese e allo sviluppo dell'ultrabroadband per colmare il gap con il resto d'Europa", ha aggiunto Hedberg.
Questa visione sembrerebbe essere in contrasto con l'opinione di molti consumatori, che sostengono invece una mano (politica) troppo leggera nei confronti degli operatori. In effetti sul fronte infrastrutturale sarebbe auspicabile una maggiore collaborazione per il destino del sistema-paese, ma sulle violazioni delle norme esistenti si è fatto troppo poco in questi anni. Il Governo dovrebbe incrementare i poteri sanzionatori di AGCOM e AGCM: le multe sempre più spesso appaiono ridicole rispetto al volume di affari del settore.
Sul fronte Wind e Tre ormai è certo che non avverrà alcuna fusione di marchio. Continueranno a convivere poiché sono "forti, storicamente riconosciuti e complementari".
"Wind è un marchio che si rivolge prevalentemente alle famiglie mentre il brand Tre è caratterizzato da innovazione e tecnologia", spiega in una nota l'AD. "Ora abbiamo lanciato 3Fiber, la nuova linea di offerta che posiziona il marchio 3 anche come operatore integrato, fiisso-mobile. Entro 12-18 mesi avremo la migliore rete mobile italiana. Ora stiamo consolidando il network in tante città. Ricordo che abbiamo messo in programma 6 miliardi di euro in investimenti nelle infrastrutture digitali per i prossimi anni".
Da ricordare poi la partnership strategica con Open Fiber valida fino al 2024, che prevede anche la collaborazione per i servizi FTTH a 1 Giga in ulteriori 258 città.
Infine c'è il tema della 5G, dove Wind Tre si sta "preparando attivamente con la sperimentazione del Mise che prevede una compagine allargata con diversi partner tecnologici" come Open Fiber proprio a Prato e L'Aquila.