Stiamo divagando e andando rapidamente OT, anche se la discussione è sicuramente stimolante e interessante.
Da un punto di vista di business è ancora totalmente assente un posizionamento chiaro, che si riflette nell'incertezza sul/i brand da adottare, e questa è la cosa su cui intervenire il prima possibile.
Da un punto di vista tecnico l'accordo strategico con Fastweb credo sia stata una scelta eccellente, e immagino che prima di partire col 5G vogliano portare a termine l'unificazione anche per la parte di rete di competenza Ericsson, anche in considerazione che i terminali che possono sfruttare davvero il 5G usciranno nel 2020.
Sarebbe auspicabile un maggiore coraggio e visione a lungo periodo esplorando la possibilità di abbracciare la piattaforma OpenRAN 5G NR come ha deciso di fare Vodafone (peraltro mi domando ciò come si configuri all'interno dell'accordo con TIM), avendo la possibilità, almeno concettualmente, di decidere in modo più rapido e flessibile rispetto agli altri due player di riferimento.
Revolt ha detto:
Certo che se anche i cinesi getteranno la spugna a causa del (solito) debito, per wind si mette davvero male. Sappiamo tutti quanto siano determinati da quelle parti e se dovessero mollare, difficilmente si troverà un altro investitore. Se la situazione divenisse insostenibile, non sarebbe male far entrare altri soci anziché mantenere il 100%.
Bisogna anche avere una visione sistemica delle cose:
E' facile ipotizzare che la scelta di affidare parte del rinnovamento della rete a ZTE sia dovuto agli accordi di Renzi con la Cina all'epoca, ed essere entrati a far parte delle Belt and Road Initiative rende più favorevoli gli investimenti in un'ottica di lungo periodo dei cinesi.