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Revolt ha detto:
Sì, ma certo che se sarà quel W3 arancione, altro che wow ... Tutto sto casino quando già si sa tutto. Diverso se lanciassero un bel Wave.
Però penso che the WoW NoW contiene 3W

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Io spero in un bel Wave, piuttosto di W3 che rimanda chiaramente a Wind e a 3. Gli italiani non sono persone che si informano. Il 90% non è neanche a conoscenza della fusione Wind e 3 e della rete unica. Rimandare a due brand che in termini di copertura non erano sto gran ché, non renderebbe giustizia alla qualità che oggi offre Wind3 .
 
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Come già detto, quel wave è il futuro delle telco di ckh. Ormai è quasi certo che il brand sarà W3 con la scritta windtre in basso, quindi cambiamento quasi 0. Tuttavia ho sempre ritenuto il logo wind molto d'impatto sia dal punto di vista stilistico, che comunicativo, motivo per cui è rimasto intatto per 20 lunghi anni. Fra tutti quei marchi proposti, l'unico che trovo allo stesso livello è proprio wave. Prima di tutto perché il simbolo "WE" significa "noi" (chiaro riferimento al fattore umano, a cui wind già rimandava con quella w a stilizzare delle braccia umane) e poi perché è la naturale evoluzione di W3 a cui basta girare il 3 per ottenerlo.

Credo comunque che il rinvio sull'adozione di un nuovo brand a partire dall'italia sia legato alle incertezze che tuttora ruotano nel settore (da noi il modello iliad sta letteralmente disintegrando gli affari e la vita dei competitor, fortemente in perdita) e di conseguenza alla permanenza stessa dei cinesi al timone di wind, che ricordiamoci, ha sempre quel famoso debito sul groppone. Quando ck ha ottenuto wind, nessuno sperava che la situazione divenisse quella attuale, per colpa di iliad. Se oggi si ascoltano le press conference di vodafone e ck, c'è forte imbarazzo quando si finisce col parlare dell'italia che è di fatto fanalino di coda delle rispettive controllate. Quindi qui si tirerà a campare fino a quando il quadro non diventerà più chiaro, sperando che non gettino la spugna.
 
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Revolt ha detto:
Credo comunque che il rinvio sull'adozione di un nuovo brand a partire dall'italia sia legato alle incertezze che tuttora ruotano nel settore (da noi il modello iliad sta letteralmente disintegrando gli affari e la vita dei competitor, fortemente in perdita) e di conseguenza alla permanenza stessa dei cinesi al timone di wind

Semplicemente devono prima risolvere le beghe interne per il taglio del personale e ci tengono a non far coincidere "rivoluzioni" interne con la presentazione del nuovo brand. La proprietà non ama le brutte figure. Non c'è timore alcuno di abbandono dei cinesi. E come potrebbero? chi la compre la nuova Wind3 con tutti i problemi organizzativi che ha? vedi qualche acquirente papabile e disponibile a spendere decine di miliardi di euro?
 
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keyfaiv ha detto:
Semplicemente devono prima risolvere le beghe interne per il taglio del personale e ci tengono a non far coincidere "rivoluzioni" interne con la presentazione del nuovo brand. La proprietà non ama le brutte figure. Non c'è timore alcuno di abbandono dei cinesi. E come potrebbero? chi la compre la nuova Wind3 con tutti i problemi organizzativi che ha? vedi qualche acquirente papabile e disponibile a spendere decine di miliardi di euro?
Ad oggi, nessuno. Potrebbero magari appunto fare un brand unico alla cavolo per metterci una pezza (W3) che nel frattempo sistemano la struttura aziendale, tempo di qualche anno e la propongono alla vendita (ufficiosamente il marchio 3 non ci sarebbe più)

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Ale24G ha detto:
Ad oggi, nessuno. Potrebbero magari appunto fare un brand unico alla cavolo per metterci una pezza (W3) che nel frattempo sistemano la struttura aziendale, tempo di qualche anno e la propongono alla vendita (ufficiosamente il marchio 3 non ci sarebbe più)

Si, ma vedi, io sono una persona semplice con un portafoglio limitato e scelte economiche così pericolose non le capisco.
Mr. H poteva tranquillamente vendere tutto ed evitare di spendere soldi. Invece no. Ha speso per la fusione con acquisizione di Wind da parte di 3.
Ha speso per coprire i debiti e per sistemare i conti. Spende per riorganizzare. Spende per investire nello svecchiamento della rete e portarla al 5G.
Spende tutti questi soldi, si mantiene la struttura ancora per qualche anno e continua a metterci soldi, e poi cerca di venderla? wow.. si vede che sono povero.
Non capisco. Poteva tranquillamente fare altre operazioni ben prima di investire così tanto a fondo perduto. Secondo me ha senso solo se vogliono portare avanti il prodotto, altrimenti no.
 
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Key questo tipo di operazioni non si fanno mai con soldi propri , ora l'ammortizzamento di questi impianti avviene su 5 esercizi finanziari o tramite finanziamenti delle banche o di altre forme di finanziamento delle compagnie che forniscono gli impianti , quindi   in tal caso ha il tempo di rilanciare la compagnia , nuovo brand ecc.ecc. , magari  mediante un giro contabile tra compagnie lasciare i debiti pregressi , che nel caso di Win in buona parte derivano dall'acquisto di Wind fatto da Sawiriss  dove con una operazione finanziaria , che viene studiata nelle Universita' ,  la compagnia venne comprata da Enel facendo si che alla fine  i debiti fatti per comprarla finirono come indebitamento non delle Soc. di Sawiris ma alla compagnia acquistata   ,  in una Bad Company o come penso sia piu' probabile affogarli in una compagnia piu' grande dove poi finiranno altrove  , e poi vendere la parte sana  che essendo completa di impianti aggiornati e frequenze 5 G diventa appetibile da chi intende arrivare sul mercato Italiano con qualcosa di pronto ............ Cosa che per esempio la vecchia 3 non era come non lo era Wind visto che avevano impianti superati poca copertura ecc.ecc. .........
 
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keyfaiv ha detto:
Si, ma vedi, io sono una persona semplice con un portafoglio limitato e scelte economiche così pericolose non le capisco.

Eh beh, sì.  :) ... Ragioni infatti come se tu, proprietario di wind3, l'avessi comprata di tasca tua. Come ti ha già risposto alex.vt non solo non è così, ma aggiungo che l'eventuale uscita di scena potrebbe non avvenire per forza con una vendita in blocco, ma più verosimilmente con una progressiva diluizione della propria partecipazione, fino a che non si oltrepassa la porta e la si chiude. Presente quella società che ora si chiama Veon???  :rolleyes: ... Torno a ribadire che le cose oggi sono fortemente cambiate rispetto a quando Sir Li voleva diventare padrone di tutto. Intanto ora non è più al comando, poi ti risulta che in inghilterra ci abbiano riprovato ad integrare quel microbo che è 3 con qualcos'altro? ... Da noi è andata a finire che i veri dritti sono stati i russi, mentre quelli che fino a quel momento sbavavano per avere il predominio in un paese considerato la gallina dalle uova d'oro, ora si sono trovati col cerino in mano e che consiste in:


  • ● Un gestore da ristrutturare e con 9 mld di debito da finanziare con lo stesso andazzo visto finora, sapendo che nel frattempo ha perso talmente quota di mercato che di fatto è ritornato ad essere com'era wind prima della fusione. Un po' come se tu avessi creato un gestore da 10 mln di utenze in 15 faticosissimi anni e poi lo hai buttato praticamente nel cesso.
  • ● Un mercato non solo saturo, ma ormai quasi tossico per colpa di un gestore che con un modello industriale evanescente (per non dire farlocco) ha risvegliato una guerra di prezzi che li sta riducendo tutti in mutande (perché forza lavoro, infrastrutture e concessioni hanno un Peso e iliad ora questo lo sente solo di striscio)
  • ● Un'avversione sempre più netta dell'occidente contro la cina che anche da noi sta cominciando a farsi sentire e che è tutta in divenire, così come è tutto in divenire il disastro finanziario che il coronavirus porterà alla cina e tutto l'oriente.

Insomma un quadretto niente male, che gli fosse stato prospettato all'epoca, avrebbero venduto direttamente quel pacco a fondo perduto che erano 3 italia e quel genio incompreso di novari.
Oggi i cinesi ci stanno perché come dici te ci devono stare, ma questa condizione non è affatto eterna, anzi.
 
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Io credo che avendo speso per rendere tutti i negozi doppio nome, per un periodo non tanto breve useranno Windtre e poi pian piano entrerà il nome nuovo
 
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Revolt ha detto:
Eh beh, sì.  :) ... Ragioni infatti come se tu, proprietario di wind3, l'avessi comprata di tasca tua. Come ti ha già risposto alex.vt non solo non è così, ma aggiungo che l'eventuale uscita di scena potrebbe non avvenire per forza con una vendita in blocco, ma più verosimilmente con una progressiva diluizione della propria partecipazione, fino a che non si oltrepassa la porta e la si chiude. Presente quella società che ora si chiama Veon???  :rolleyes: ... Torno a ribadire che le cose oggi sono fortemente cambiate rispetto a quando Sir Li voleva diventare padrone di tutto. Intanto ora non è più al comando, poi ti risulta che in inghilterra ci abbiano riprovato ad integrare quel microbo che è 3 con qualcos'altro? ... Da noi è andata a finire che i veri dritti sono stati i russi, mentre quelli che fino a quel momento sbavavano per avere il predominio in un paese considerato la gallina dalle uova d'oro, ora si sono trovati col cerino in mano e che consiste in:


  • ● Un gestore da ristrutturare e con 9 mld di debito da finanziare con lo stesso andazzo visto finora, sapendo che nel frattempo ha perso talmente quota di mercato che di fatto è ritornato ad essere com'era wind prima della fusione. Un po' come se tu avessi creato un gestore da 10 mln di utenze in 15 faticosissimi anni e poi lo hai buttato praticamente nel cesso.
  • ● Un mercato non solo saturo, ma ormai quasi tossico per colpa di un gestore che con un modello industriale evanescente (per non dire farlocco) ha risvegliato una guerra di prezzi che li sta riducendo tutti in mutande (perché forza lavoro, infrastrutture e concessioni hanno un Peso e iliad ora questo lo sente solo di striscio)
  • ● Un'avversione sempre più netta dell'occidente contro la cina che anche da noi sta cominciando a farsi sentire e che è tutta in divenire, così come è tutto in divenire il disastro finanziario che il coronavirus porterà alla cina e tutto l'oriente.

Insomma un quadretto niente male, che gli fosse stato prospettato all'epoca, avrebbero venduto direttamente quel pacco a fondo perduto che erano 3 italia e quel genio incompreso di novari.
Oggi i cinesi ci stanno perché come dici te ci devono stare, ma questa condizione non è affatto eterna, anzi.

Siamo a conoscenza degli stessi parametri? Ne dubito fortemente. 

Innanzitutto Wind3 non è assolutamente allo stesso livello di mercato che era Wind prima della fusione. Parliamo di 30 milioni di utenti, contro 18-20 che aveva  la vecchia Wind. Sulla telefonia fissa Wind3 si sta prendendo la sua bella fetta di mercato in modo netto specialmente con l'accordo Fastweb e Openfiber per la fibra.  I 9 miliardi che citi, sono 7 in realtà, e se confrontati con i debiti che ha tim (36 miliardi se non vado errato) sono il nulla più totale.

Inoltre voglio sottolineare l'assurdità che hai detto su Iliad e sul mercato.  Il modello del gruppo Iliad è tutt'altro che farlocco, anzi è tra i più auto sostenibili che ci siano, con minor tasso di indebitamento tra le varie Telco Europee. Risvegliare la guerra dei prezzi si chiama CONCORRENZA, qualcosa che viene a cadere quando i principali attori del mercato decidono di non attaccarsi più l'una con l'altra.  L'assenza di concorrenza si configura in un danno per i consumatori, che nel caso italiano si era tramutato in pochi servizi offerti e rimodulazioni a tutto spiano. 
Il mercato è tutt'altro che saturo. Se fosse saturo Wind3 non penserebbe neanche lontanamente di lanciare un nuovo (l'ennesimo) operatore virtuale, Fastweb rinuncerebbe ad entrare come operatore fisico sul 5G.

Ma poi, pure la storiella secondo cui, se una telco guadagna meno di 10€ ad utente, allora si indebita, è una grandissima stron**ta partorita su questo forum senza alcun criterio. La buona Wind3, ha dichiarato nel 2019 che la maggior parte degli utenti mobile è su una cifra di 9,45€ per i clienti ricaricabile. Nonostante questo ha  un margine di guadagno per utente di ben 7,58€ al netto delle spese

Il gruppo CKH non venderà, almeno non a breve.
 
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Bimbo, ti rispondo solo per dovere di cronaca verso gli altri ... Innanzitutto sulle utenze sei rimasto un bel po arretrato perché sul mobile a giugno 2019 sono scese a 22,6 mln che aggiunti ai meno di 3 mln sul fisso, si arriva appena a 26 mln (https://www.mondomobileweb.it/15535...i-attiva-e-scesa-del-13-a-229-mln-di-clienti/). E vodafone non è messa meglio perché sul mobile si parlava di incredibili 19 mln.

Per quanto riguarda iliad, il suo modello è più che farlocco perché, esclusi quei pochi precari che lavorano in appalto, ha una forza lavoro praticamente inesistente e tutto quello di buono visto finora è avvenuto solo grazie ad un paracadute che è la rete wind3 perché il resto è ancora quasi tutto in francia (ricordate gli ip??) o in svizzera. Nelle zone in cui è attiva, la rete proprietaria (quella che da un pezzo doveva coprire il 40% della popolazione) ha prestazioni mediocri anche per scarsità di canali ottenuti tra 3g e 4g. E la situazione per il 5g è ancora più allarmante perché mentre i competitor si sono alleati anche per massimizzare lo spettro radio da dedicare a questa tecnologia, iliad è rimasta sola con quel 700mhz ereditato in qualità di nuovo operatore e poco altro sulle altre bande. A fare annunci sono bravi tutti, poi quando arrivano i fatti la musica cambia: credevano di trovare un alleato facile per (fargli) realizzare il 5g e invece ora cercano di bloccare l'accordo wind3-fastweb a carte bollate, per non restare col culo per terra.
Fermo restando che lo strozzinaggio dei 3 big mi è sempre stato sul cosiddetto, è altrettanto plausibile che rete, forza lavoro e frequenze ottenute abbiano un costo, che iliad non sostiene neppure in sogno. E purtroppo visto che il suo modello commerciale è fin troppo stringente, la fine più plausibile è che gli altri debbano licenziare o peggio ancora se ne approfittino per farlo. Alla fine di buono si raccoglie ben poco, tutti.

Il motivo per cui wind3 sta lanciando un nuovo pseudo virtuale è solo perché il suo doppio brand che commercialmente ha ispirato tutti gli altri per contenere iliad ha fatto cilecca per evidente incapacità di gestione. E poiché queste realtà nascono come cuscinetto per arginare la fuga di clienti, la loro esistenza dimostra che il mercato è più che saturo, se si resta nell'ottica dei limiti di prezzo entro cui operare per fare margini. Poi se invece arriva un gestore che non sostiene neppure 1/5 dei costi degli altri e fa offerte poco sostenibili/remunerative per la struttura degli altri, allora sì ... il mercato è tutt'altro che saturo. Magari il prossimo gestore quasi quasi non farà neppure pagare.
 
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Revolt ha detto:
competitor, fortemente in perdita
Le altre aziende non sono in perdita. È calata fortemente la redditività ma non mi pare di ricordare che ci siano perdite nel mercato italiano.
Il gruppo Vodafone ha riportato perdite a causa dell'India (Vodafone Idea ha avuto grosse beghe legali) e della Germania (l'acquisizione di Liberty Global ha prosciugato le casse).
Wind Tre, dagli ultimi bilanci, continua a perdere base clienti ma non hanno dichiarato il rosso in bilancio, semplicemente una riduzione dei margini, che rimangono comunque positivi.

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Le utenze come sono? ... In perdita. I margini di offerte stracciate, dovendo gestire rete e forza lavoro come sono? ... In calo. E da che mondo è mondo, se il trend non viene invertito, prima o poi cominci a perdere anche sui ricavi. Le performance di wind3 sono ancora un peso sul gruppo di ckh che in termini di clienti riesce a compensare wind3 grazie alle altre controllate.
 
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Revolt ha detto:
Bimbo, ti rispondo solo per dovere di cronaca verso gli altri ... Innanzitutto sulle utenze sei rimasto un bel po arretrato perché sul mobile a giugno 2019 sono scese a 25,6 mln che aggiunti ai meno di 3 mln sul fisso, si arriva appena a 28 mln (https://it.wikipedia.org/wiki/Wind_Tre). E vodafone non è messa meglio perché sul mobile si parlava di incredibili 19 mln.

Per quanto riguarda iliad, il suo modello è più che farlocco perché, esclusi quei pochi precari che lavorano in appalto, ha una forza lavoro praticamente inesistente e tutto quello di buono visto finora è avvenuto solo grazie ad un paracadute che è la rete wind3 perché il resto è ancora quasi tutto in francia (ricordate gli ip??) o in svizzera. Nelle zone in cui è attiva, la rete proprietaria (quella che da un pezzo doveva coprire il 40% della popolazione) ha prestazioni mediocri anche per scarsità di canali ottenuti tra 3g e 4g. E la situazione per il 5g è ancora più allarmante perché mentre i competitor si sono alleati anche per massimizzare lo spettro radio da dedicare a questa tecnologia, iliad è rimasta sola con quel 700mhz ereditato in qualità di nuovo operatore e poco altro sulle altre bande. A fare annunci sono bravi tutti, poi quando arrivano i fatti la musica cambia: credevano di trovare un alleato facile per (fargli) realizzare il 5g e invece ora cercano di bloccare l'accordo wind3-fastweb a carte bollate, per non restare col culo per terra.
Fermo restando che lo strozzinaggio dei 3 big mi è sempre stato sul cosiddetto, è altrettanto plausibile che rete, forza lavoro e frequenze ottenute abbiano un costo, che iliad non sostiene neppure in sogno. E purtroppo visto che il suo modello commerciale è fin troppo stringente, la fine più plausibile è che gli altri debbano licenziare o peggio ancora se ne approfittino per farlo. Alla fine di buono si raccoglie ben poco, tutti.

Il motivo per cui wind3 sta lanciando un nuovo pseudo virtuale è solo perché il suo doppio brand che commercialmente ha ispirato tutti gli altri per contenere iliad ha fatto cilecca per evidente incapacità di gestione. E poiché queste realtà nascono come cuscinetto per arginare la fuga di clienti, la loro esistenza dimostra che il mercato è più che saturo, se si resta nell'ottica dei limiti di prezzo entro cui operare per fare margini. Poi se invece arriva un gestore che non sostiene neppure 1/5 dei costi degli altri e fa offerte poco sostenibili/remunerative per la struttura degli altri, allora sì ... il mercato è tutt'altro che saturo. Magari il prossimo gestore quasi quasi non farà neppure pagare.

Ancora una volta dici cose inesatte. Innanzitutto bimbo è tuo figlio, non io. Poi:

 - Report AGCOM Settembre 2019, numero di sim complessive nel mercato  104 milioni, di cui Wind3 detiene il 28,1%, che ammonta ad un numero di utenti nel mobile pari a 29,15 milioni . Se ci aggiungi i 2.7 milioni di utenti nel fisso, fanno 31 milioni di utenze complessive. Ben lontani dai 19-20 milioni che aveva la vecchia Wind.

-  "quella che da un pezzo doveva coprire il 40% della popolazione", ma cosa? Ma quando? Iliad aveva obbligo di copertura a giugno 2019 del 22% della popolazione, ampiamente raggiunti, altrimenti stai ben certo che sarebbero piovute multe e procedimenti legali.

- "Prestazioni mediocri", ci sono dei cap solo su determinati servizi come Netflix, ma le prestazioni sono tutt'altro che mediocri. In casa con antenna a  800 metri (quindi non proprio dietro l'angolo) vado a 65-70 mega con l'introduzione della B1. Outdoor la velocità è di 150 mega, non proprio una mezza sega. Fatti un giro nella sezione speedtest Iliad del forum, invece di sparare sentenze. 

- "Solo con quel 700 mhz ereditato in qualità di nuovo operatore e poco altro sulle altre bande", ma ereditato cosa???? Ha speso tanto quanto Vodafone e Tim per i 10 Mhz sui 700, e ha lo stesso spettro di Wind3 sulla 3700. Ha investito per il 5G 1 miliardo e passa.  Ma poi è stato detto e ridetto, nel 5G lo spettro è abbastanza relativo, la differenza la fa il massive mimo. Con 20 Mhz in mimo 16x16 puoi andare quanto 80 Mhz in mimo 4x4. 

- L'intervento per stoppare l'accordo Wind3-Fastweb è sacrosanto.  A differenza di Vodafone-Tim che condivideranno solo le antenne, Wind3-Fastweb vogliono condividere anche lo spettro, come se si fossero fuse. Inoltre Fastweb non ha pagato neanche la metà di quanto hanno speso Wind3-Tim-Vodafone-Iliad per il 5G e si ritrova con 40 Mhz.

- Il modello di Business di Iliad è differente dagli altri competitors, per questo si permette di tirare sui prezzi. Free mobile ha 16 milioni di utenti in francia e nonostante questo ha soltanto 1600 dipendenti, contro i 7000 mila degli altri. Ma poi nonostante questo, come ti ho scritto prima anche con un costo per utente di 9€, le telco ci guadagnano tranquillamente.  Inoltre è ridicolo tutto il discorso del "oh sta facendo licenziare persone" oppure " no, ma chiama persone che lavorano in appalto". Si chiama mercato, e situazioni come queste sono normalissime.  Vuoi che ti citi grandi aziende che lavorano su appalti senza assumere direttamente?  Airbus, Boeing, Mercedes, FCA, Bentley, Bombardier e posso andare avanti tutta la serata. Anche Vodafone lavora su appalti. Non parlate di cose che non conoscete. Noi siamo utenti finali, se i prezzi sono bassi, meglio per noi. Che poi i dipendenti siano alti o meno, sono problemi della società, non ci riguardano minimamente.

- "Perchè il resto è tutto in Francia", anche questo è inesatto. Hanno appena messo un datacenter a Milano, quindi a breve sarà tutto in italia. Mamma Wind3 su cui si appoggia, è il minimo che le potessero concedere, considerando che costruire una rete da 0 è un processo molto lungo.


Insomma, le perdite dei vari competitors sono dettate dall'ingresso di nuovi operatori virtuali e di iliad, non perchè il mercato è saturo. Se Iliad mi offre 7€ tutto, e con pochi disservizi, mentre Vodafone mi offre poco a 7€ e poi mi rimodula a 10€ , stai ben certo che le persone passano a Iliad o ai virtuali nonostante le limitazioni, a causa del fatto che l'italia non se la passa bene in termini economici. Non c'entra nulla con la saturazione del mercato. Detto questo, Wind3 mi sembra in ascensione, nonostante le perdite naturali di utenti e guardando anche i progetti sul 5G in cui è coinvolta. Ha un margine di guadagno netto per utente ricaricabile di 7,58€ e 11€ per quelli in abbonamento. Si sta riprendendo piano piano e 7 miliardi sono molti ma niente rispetto a quelli di Vodafone Italia e Tim. Non sarà assolutamente venduta, almeno non nei prossimi 5 anni.
 
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Ritengo sia meglio rispettare tutti gli utenti, senza lasciarsi andare a preconcetti. Nessuno qui dentro è al corrente di qualsivoglia dato che possa rendere questi nostri discorsi fondati. Sono elucubrazioni e, come tali, nessuna di esse contiene la verità. Altrimenti si rischia di fare la figura del cafone, come accade utilizzando appellativi inopportuni.

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Il fatto che wave sia un brand di carattere europeo per un futuro rebranding di gruppo é tutta una vostra fantasia.
Wave che oltrettutto é registrato insieme a trend, people e Wind&me.
Registrati anche da pochissimo e solo presso il deposito brevetti e marchi del MiSE, mentre W3 e wtre sono registrati per il mercato italiano e europeo DA MESI.


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Bimbo, ti rispondo solo per dovere di cronaca verso gli altri ... Innanzitutto sulle utenze sei rimasto un bel po arretrato perché sul mobile a giugno 2019 sono scese a 22,6 mln che aggiunti ai meno di 3 mln sul fisso, si arriva appena a 26 mln (https://www.mondomobileweb.it/15535...i-attiva-e-scesa-del-13-a-229-mln-di-clienti/). E vodafone non è messa meglio perché sul mobile si parlava di incredibili 19 mln.

Per quanto riguarda iliad, il suo modello è più che farlocco perché, esclusi quei pochi precari che lavorano in appalto, ha una forza lavoro praticamente inesistente e tutto quello di buono visto finora è avvenuto solo grazie ad un paracadute che è la rete wind3 perché il resto è ancora quasi tutto in francia (ricordate gli ip??) o in svizzera. Nelle zone in cui è attiva, la rete proprietaria (quella che da un pezzo doveva coprire il 40% della popolazione) ha prestazioni mediocri anche per scarsità di canali ottenuti tra 3g e 4g. E la situazione per il 5g è ancora più allarmante perché mentre i competitor si sono alleati anche per massimizzare lo spettro radio da dedicare a questa tecnologia, iliad è rimasta sola con quel 700mhz ereditato in qualità di nuovo operatore e poco altro sulle altre bande. A fare annunci sono bravi tutti, poi quando arrivano i fatti la musica cambia: credevano di trovare un alleato facile per (fargli) realizzare il 5g e invece ora cercano di bloccare l'accordo wind3-fastweb a carte bollate, per non restare col culo per terra.
Fermo restando che lo strozzinaggio dei 3 big mi è sempre stato sul cosiddetto, è altrettanto plausibile che rete, forza lavoro e frequenze ottenute abbiano un costo, che iliad non sostiene neppure in sogno. E purtroppo visto che il suo modello commerciale è fin troppo stringente, la fine più plausibile è che gli altri debbano licenziare o peggio ancora se ne approfittino per farlo. Alla fine di buono si raccoglie ben poco, tutti.

Il motivo per cui wind3 sta lanciando un nuovo pseudo virtuale è solo perché il suo doppio brand che commercialmente ha ispirato tutti gli altri per contenere iliad ha fatto cilecca per evidente incapacità di gestione. E poiché queste realtà nascono come cuscinetto per arginare la fuga di clienti, la loro esistenza dimostra che il mercato è più che saturo, se si resta nell'ottica dei limiti di prezzo entro cui operare per fare margini. Poi se invece arriva un gestore che non sostiene neppure 1/5 dei costi degli altri e fa offerte poco sostenibili/remunerative per la struttura degli altri, allora sì ... il mercato è tutt'altro che saturo. Magari il prossimo gestore quasi quasi non farà neppure pagare.

Ti posto questo articolo dove potrai vedere che a preferire l'entrata di Iliad in Italia, per portare avanti la fusione, sono state le aziende Vimpelcom e Ck Hutchison. Rimase fuori Fastweb che indispettita intentò un aspro ricorso... poi annullato per l'accordo siglato poco tempo fa.

https://www.corrierecomunicazioni.it/telco/niel-punta-all-italia-in-vista-quarto-polo-nel-mobile/
 
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Kempeitai ha detto:
Il fatto che wave sia un brand di carattere europeo per un futuro rebranding di gruppo é tutta una vostra fantasia.
Wave che oltrettutto é registrato insieme a trend, people e Wind&me.
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Ma infatti, non penso proprio che i cinesi siano disposti a un rebrand totale globale SOLO per una fusione avvenuta 3 anni fa e di cui ora sono proprietari, ci sono costi dietro, cambiare l'immagine dell'azienda e ammodernizzare tutti i negozi.
Inoltre a confrontare i ricavi delle altre H3G in Europa, in Italia, per fortuna, non siamo ancora tra gli ultimi
[Risultati H1 2019 da CKH]
1. Svezia (3,238 mln)
2. Italia (2,398 mln)
3. UK (1,167 mln)
4. Danimarca (1,054 mln)
5. Austria (425 mln)
Certo i ricavi sono andati calando, ma anche negli altri Paesi la situazione non sembra tra le più rosee. Effettivamente confrontando i dati con le altre, parlare di vendita o diluizioni verso altri proprietari è forse troppo presto parlarne.
3 è un marchio storico di CKH che comunque in Italia non ha mai funzionato ai livelli di Vodafone.

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Ale24G ha detto:
Ma infatti, non penso proprio che i cinesi siano disposti a un rebrand totale globale SOLO per una fusione avvenuta 3 anni fa e di cui ora sono proprietari, ci sono costi dietro, cambiare l'immagine dell'azienda e ammodernizzare tutti i negozi.
Inoltre a confrontare i ricavi delle altre H3G in Europa, in Italia, per fortuna, non siamo ancora tra gli ultimi
[Risultati H1 2019 da CKH]
1. Svezia (3,238 mln)
2. Italia (2,398 mln)
3. UK (1,167 mln)
4. Danimarca (1,054 mln)
5. Austria (425 mln)
Certo i ricavi sono andati calando, ma anche negli altri Paesi la situazione non sembra tra le più rosee. Effettivamente confrontando i dati con le altre, parlare di vendita o diluizioni verso altri proprietari è forse troppo presto parlarne.
3 è un marchio storico di CKH che comunque in Italia non ha mai funzionato ai livelli di Vodafone.

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In quali paesi il marchio 3 funziona bene e ha una percezione elevata?
 
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