Per quanto mi riguardi, ho sempre stimato Ibarra e continuerò a farlo fino a prova contraria. Tuttavia è sotto gli occhi di tutti che la direzione intrapresa dall'azienda sembrava portare ad un gorgo. Quello di mantenere i due brand, seppur provvisoriamente, resta un motivo valido almeno fino a quando i competitor non prenderanno una decisione sui loro (e per questo bisognerà aspettare iliad). Al momento unificare tutto sotto un nuovo brand è affrettato perché a quel punto il gestore dovrà decidere se fare concorrenza nel low cost o nel premium e finché non si capirà come va iliad, nessuno lo può prevedere. Al di là della gestione wind centrica, credo che la gestione ibarra non abbia inquadrato il giusto futuro del doppio brand: da un lato si parlava di due marchi complementari, ma sappiamo benissimo che sia wind che 3 hanno sempre operato nel low cost, seppur con leggere sfumature (3 un po' più tecnologica, wind più oculata) con 3 che aveva decisamente virato verso l'hard discount. Tuttavia mantenere la linea precedente (con tanto di prevedibili rimodulazioni di 3) non avrebbe portato a nulla ed infatti ad oggi non è chiaro a nessuno il percorso commerciale. Come ipotizzato da tanti, la strategia del doppio brand doveva necessariamente far virare uno dei due (presumibilmente wind) verso il premium, lasciando l'altro sul low cost, fino a tempi maturi per il nuovo marchio unico che avrebbe portato avanti il settore rivelatosi vincente.
Il sostituto di ibarra è di derivazione vimpelcom (quindi escluderei lotte intestine per la visibilità di 3) e fra tutti si è occupato della fusione di due gestori pakistani, culminata con l'adozione a stretto giro di un nuovo brand. Potrebbe accadere anche da noi, ma anche no perché quello del doppio brand è una tendenza al momento tutta italiana e come già detto non è ancora chiaro se e per quanto funzionerà.
Non è da escludere che il motivo dei contrasti possa essere stato la recente esternalizzazione dei call center 3 (e chissà ulteriori in futuro), dal momento che ibarra è sempre stato un forte sostenitore della forza lavoro interna (ricordatevi dell'internalizzazione dei lavoratori della rete wind di qualche anno fa). È quindi altrettanto probabile che sia andato via per non rimetterci la faccia.