Il paragone non ci sta. Sappiamo benissimo che il low cost non porta margini ai gestori, lo dimostra la guerra dei prezzi di qualche anno fa. Vodafone ad esempio sta raggiungendo un parco clienti mobili da allarme rosso, eppure non sembra ancora accusare il colpo, grazie anche ad un arpu in crescita per via degli spennamenti sempre più pesanti. La situazione reale è che se fosse stato per i 3 gestori in ballo, avrebbero tutti comodamente e pacificamente continuato con la politica di balzelli e prezzi eccessivi dell'ultimo periodo, così come windtre avrebbe già lanciato il nuovo brand come pietra tombale sulla concorrenza. E invece si è messa di mezzo iliad che ha sparigliato le carte, costringendo gli altri a riconsiderare l'odioso low cost, perché raggiungere arpu da capogiro ma con 4 gatti per clienti alla fine danneggia. Ritengo che la strada intrapresa dai gestori negli ultimi 2 anni si sia rivelata moooolto fruttuosa, tale da risollevare bilanci sempre in rosso per via delle famose "pressione competitiva" e "mutate condizioni di mercato". Ecco perché alla fine la politica del doppio brand si è rivelata essere la scelta migliore: windtre ce l'aveva già e semplicemente ha proseguito (e chissà, se dovesse funzionare credo che il nuovo brand ce lo sogneremo), gli altri se lo sono procurato. Concordo con chi dice che hanno già ammazzato il bambino nella culla perché stroncare iliad con una corazzata del genere significa rendergli la vita impossibile: a meno che niel non sia un paperone senza fondo, mettere in piedi una rete anche non proprio all'ultimo grido ha dei costi che il "no frills" non regge. E' capace quindi che quella del doppio brand sia vissuta temporaneamente dai nostri gestori come una politica ammazza-iliad: quando avranno compiuto l'omicidio, ritorneranno come sono ora e magari vedremo il nuovo brand di windtre.