Wind Tre non è e molto probabilmente non sarà mai un brand, ma è soltanto il nome della società che controlla wind retail e 3lettronica (insieme al resto delle attività a marchio wind e 3). L'adozione di un brand unico è un processo lungo che per forza di cose deve partire da subito, come ci ha insegnato vodafone con la transizione da omnitel. Se nelle intenzioni della società ci fosse stato quest'obiettivo, wind tre sarebbe stato un brand transitorio che avrebbe immediatamente sostituito wind e 3 in ogni ambito ufficiale di entrambi i gestori, per poi preparare il terreno all'unificazione di offerta commerciale, infrastruttura e nuovo marchio. Poiché il contesto è incerto persino nella governance, la scelta di garanzia non poteva altro che essere quella di denominare la società unica col nome dei due gestori, per poi lasciare i due brand operare separatamente con la rispettiva offerta, ma all'interno di un'unica infrastruttura ed un'unica rete di vendita, fino a nuovo ordine (la sopraggiunta possibilità di un brand unico, oppure l'uscita di uno dei due azionisti). Non so voi, ma per me il quadro che stanno lasciando trasparire è la perfetta rappresentazione di una joint venture paritaria. Visto che ibarra predicava da tempo la necessità di un condominio anche nell'infrastruttura mobile per sostenere gli investimenti sulle future tecnologie, se il modello wind tre dovesse funzionare meglio rispetto al gestore singolo, è alquanto probabile che anche tim e vodafone alla fine si avvicineranno ulteriormente allargando la loro collaborazione dai siti all'intera rete.