10x700 = 676.472.792,00 (Iliad)
10x700 = 680.200.000,00 (TIM)
10x700 = 683.236.396,00 (Vodafone)
—-
2.039.909.188,00 totali
Praticamente non hanno nemmeno superato i 6,8 milioni dal prezzo base della coppia dei lotti. Questo dimostra che WindTre non hanno rilanciato nulla (portando alla già immediata conclusione dell’asta per la banda 700 MHz)
Tornando indietro nel tempo, nell’era 800 MHz, per via di ben 17 rilanci tra TIM, Vodafone, Wind e 3 (quest’ultima lo faceva più che altro per alzare l’asticella), per un prezzo di base di 706.607.464,32 per coppia di lotti (353.303.732.16 per singolo lotto da 5 MHz), si ottenne il seguente risultato finale:
10x800 = 992.200.000,00 (TIM)
10x800 = 992.400.000,00 (Vodafone)
10x800 = 977.700.000,00 (Wind)
Con una differenza minima di ben 271 milioni di euro (con Wind) e una differenza massima di 285.592.536,68 milioni di euro (con Vodafone).
Quindi, nel caso di Vodafone che ha sempre avuto la spesa maggiore, passare da quasi 206 milioni di euro di differenza (al prezzo d’asta 800) a nemmeno 6,8 milioni di euro di differenza (al prezzo d’asta 700), è da definire assolutamente un privilegio in termini di risparmio (stesso discorso per gli altri operatori).