Kikko90 ha detto:
Iliad prima di aprir bocca con le letterine a punta-dito, si sarebbe dovuta informare... ma poi non capisco una cosa: se Iliad si appoggia a WindTre, cosa caspita centra TIM+Vodafone con lei? Cosa dovrebbe temere? Se si sente così tanto terrorizzata, perché allora non stringe un memorandum con WindTre (visto che quest’ultima è affamata di 700 e Iliad della sua 800)?
Anzi, Iliad ha un accordo di cositing con INWIT per le 11.500 antenne di proprietà TIM. Se il Memorandum di TIM+Vodafone si concludesse, in automatico Iliad si ritroverebbe un accordo di cositing anche con le 11.100 antenne di proprietà Vodafone (visto che, se non erro, l’accordo Vodafone+Iliad non esiste nemmeno).
secondo me stai mischiando un pò le situazioni.
Iliad ha semplicemente chiesto agli organi di controllo (agcom e antitrust) di verificare se l'accordo paventato sia lecito all'interno di un mercato regolamentato (oltretutto a livello europeo).
a mio parere, ha fatto bene, meglio verificare tale cosa prima e non a posteriori.....
ilblago81 ha detto:
Stiamo parlando di aziende private. Perchè ripeto, io azienda devo vedere i miei competitor guadagnare di piu di me?
Se un operatore prima di me decide che il mese deve durare 28 giorni e non 30, io operatore che faccio ? Vedo il mio competitor guadagnare milioni ed io devo stare a guardare?? Ma suvvia.
Premesso che se un operatore fa una pratica illecita e gli altri la imitano (mica saranno così fessi?) non la fa diventare lecita.
infatti poi ne subiscono le conseguenze (o almeno dovrebbero se gli organi di controllo fossero efficienti)
Se un operatore modifica le proprie offerte commerciali a "danno" dei consumatori, e immediatamente gli altri competitor si adeguassero, ciò fa immediatamente pensare ad un accordo tra le parti che va a ledere la concorrenza.
chiaramente tale accordo va poi dimostrato dagli organi di controllo deputati.
Il vero problema lo ripetero' sempre siamo noi. Noi consumatori. Vogliamo solo spendere poco, anche al di sotto del costo del lavoro, e poi ci lamentiamo quando gli operatori trovano trucchi per recuperare il cash delle tariffe sottocosto.
almeno io, non ho mai visto in italia (e nemmeno nel mondo) casi in cui erano i consumatori ad imporre alle aziende il prezzo di un bene o servizio, in un mercato aperto alla concorrenza.
alex.vt ha detto:
ecco che la condivisione dei Pali potrebbe avere un senso magari accompagnata dall'obbligo di coprire anche zone commercialmente meno interessanti ,
in francia lo stato ha individuato delle "zone bianche", zone dove non è redditizio per gli operatori piazzare bts.
in questi casi, se non erro, la bts la piazza lo stato ( o ne sostiene le spese, non ricordo bene) e tutti gli operatori ne usufruiscono.
ilblago81 ha detto:
Mi state dicendo che in Italia non c'è concorrenza e che i gestori fanno cartello.
La risultante é che abbiamo da prima di Iliad i prezzi medi più bassi d' Europa.
C'è qualcosa che non riesco a capire....
Semplice.
Prima di Iliad, avevi uno scenario con 2 grandi operatori, uno medio e uno piccolo.
Abbastanza concorrenziale.
Ora hai 3 grandi operatori che si spartiscono in modo quasi paritario il mercato, con un quarto che non conta nulla.
Uno scenario che potrebbe sfociare in un possibile cartello tra i 3 grandi operatori.