Benvenuti in TLCWorld!

Dopo 22 anni, WindWorld si rinnova totalmente e diventa TLCWorld.
Nel corso di due decadi, WindWorld si è affermato come punto di riferimento per gli appassionati di telefonia e telecomunicazioni, per questo motivo abbiamo creato una nuova “casa”, che possa essere luogo di incontro e scambio di conoscenze e idee per tutti gli appassionati di TLC, da chi sta muovendo i primi passi in questo mondo a chi da anni lavora nel settore.
Siamo un blog/forum amatoriale, non siamo sponsorizzati da alcun gestore, ragion per cui saremo sempre neutrali ed obiettivi, caratteristiche che ci hanno contraddistinto fin dal lontano 1999.

Per eventuali consigli o problemi, si prega di usare il thread dedicato presente in "Comunicazioni di servizio".

Registrati ora!
  • Gentili visitatori e utenti,
    Vi informiamo che il nostro indirizzo email è cambiato: ora potete contattarci a info@tlcworld.it
    Siamo sempre aperti a critiche costruttive e suggerimenti, quindi non esitate a farci sapere le vostre opinioni. Promettiamo che non mordiamo!
    Grazie per il vostro supporto!
Fedelissimi
Messaggi
1,369
Reazioni
127
Punteggio
63
Chabuje99 ha detto:
In queste 100/120000 antenne è in piano di utilizzare la 26Ghz dato che è quella con più banda? Oppure solamente la 2600/3700?
Onestamente non lo so. Da quello che se ne può capire e intuire, ci sono molte idee ma in concreto non saprei.
 
Fedelissimi
Messaggi
1,369
Reazioni
127
Punteggio
63
alex.vt ha detto:
Cmq le 100/120.000 antenne non lo vedo come un risultato irraggiungibile
Per la mia esperienza personale, io non mi preoccupo del fatto che si debbano installare così tante macchine.
Quello su cui sono poco fiducioso, è che venga realmente concessa la possibilità di installarle. Non è un problema tecnico, ma di ostruzionismo.
Vedere che, ancor quando il 5G è un miraggio, ci sono già comuni e associazioni che ne boicottano la possibile installazione, non mi fa essere ottimista.
Ecco perché mi chiedo come sarà possibile fornire un servizio su cui, da diverse parti, si fa muro.
 
Utente
Messaggi
2,563
Reazioni
308
Punteggio
83
A livello tecnico si fa' tutto il discorso ma le compagnie di TLC e' lo vogliono fare ? Alla fine sinceramente sono 30 anni che seguo il settore , la SIP faceva le cose per prestigio e cmq spendeva a pie' lista senza controllo con servizi dal costo assurdo e servizio al cliente finale da III Mondo , chi ebbe a che fare con il Call Center dell'epoca tutti impostati a livello locale quindi ogni sede provinciale aveva il suo Call Center con personale locale ecc.ecc. , con tempi di attesa di ore , mi ricordo che per segnalare e fare bloccare un cell che mi avevano rubato nel 1996 stetti in attesa 1 ora e spicci , arrivo' Omnitel ed esordi' con lo slogan "Vi diamo ascolto" tanto per far capire che il call center funzionava , ma come copertura faceva pieta' dovette entrare prima nell'orbita di Mannesman e poi di Vodafone per migliorare le cose , Wind e 3 sappiamo le rispettive coperture con il 4 G che adesso e' decente almeno come numero di BTS , poi da vedere effettivamente quelle fibrate e le velocita' effettive , visto che stanno acquisendo MNVO a tutto spiano , TIM e VO pure sul 4G non e' che stanno messe meglio , ok hanno piu' BTS fibrate hanno la fama di copertura migliore , pero' sinceramente il debutto con il simil 5G spacciato per il 5G reale , oltre al trucchetto di TIM di limitare la velocita' del 4G+ se non pagando extra , non e' che mi faccia fare soverchie illusioni sul futuro , ne nessuna delle 2 ha diramato idee sui progetti futuri di implementazione della rete se non il discorso della fusione dei siti delle antenne , ma oggettivamente visto come funzionano le cose da noi ho la nettissima impressione che i comitati contro le antenne serviranno solo a coprire il discorso della mancata implementazione della rete in maniera capillare , sempre aspettando la liberazione dei 700 Mhz per vendere il 5G a livello di Marketing al di fuori delle grandi Citta' ..........
 
Fedelissimi
Messaggi
1,369
Reazioni
127
Punteggio
63
alex.vt ha detto:
sinceramente il debutto con il simil 5G spacciato per il 5G reale - CUT - se non il discorso della fusione dei siti delle antenne , ma oggettivamente visto come funzionano le cose da noi ho la nettissima impressione che i comitati contro le antenne serviranno solo a coprire il discorso della mancata implementazione della rete in maniera capillare , sempre aspettando la liberazione dei 700 Mhz per vendere il 5G a livello di Marketing al di fuori delle grandi Citta' ..........
Onestamente credo di aver capito come invece stanno le cose, perché è sempre la medesima storia: $$$$$
Le operazioni strategiche degli ultimi anni sono sempre più verso la direzione dei tagli delle spese, proprio per avere quei margini di cassa che permettano di spendere nei vari progetti.
Si sviluppano nuove piattaforme, nuove tecnologie, l'intelligenza artificiale, per abbassare sempre più i costi delle infrastrutture, e contemporaneamente aumentando la capillarità di servizi ed impianti. Dopo anni, in Wind|3, forse si vedrà finalmente la luce, perché sembra che Hutchinson copra il debito, dando maggior respiro all'azienda. Questo significa, automaticamente, aumentare la liquidità annua, di circa 800milioni di € dovuta al fatto di non pagare gli interessi. Sia Vodafone che Tim, stanno agendo per recuperare diversi miliardi di € con le manovre di unificazione delle installazioni. E non sono bruscolini. I soldi, ognuno, li sta raschiando da ogni barile possibile, il 5G inizialmente sarà "apparenza"? vorrà dire che intanto sarà il primo passo per poi svilupparlo in maniera serie. Vogliamo ricordarci cos'era l'UMTS quando è comparso? quando sono arrivate le revisioni con HSDPA e HSUPA, finalmente le velocità sono state degne di significato. L'ostruzionismo implementativo è una questione molto rognosa. E a molti può sembrare una scusa, ma siamo pieni di persone che, utilizzando la burocrazia o il proprio ruolo in certe catene di comando, fanno muro per non accendere nuovi impianti e anzi, talvolta, li fanno spegnere.
 
Amministratore
Staff Forum
Messaggi
26,810
Reazioni
1,699
Punteggio
113
Io spero che nelle città a maggior densità abitativa si punti ad installare sistemi DAS condivisi, magari con soluzioni XRAN, in modo che le antenne possano essere sfruttate da tutti i gestori, contenendo costi, lamentele e proliferare oltre misura di sistemi radianti ridondanti. Almeno questo... Poi sui macro ok che rimangano almeno 2/3 reti distinte, ma sul microcellulare mi sembra la soluzione migliore e più logica.
 
Fedelissimi
Messaggi
1,369
Reazioni
127
Punteggio
63
ibm17 ha detto:
Io spero che nelle città a maggior densità abitativa si punti ad installare sistemi DAS condivisi
Il punto è: con aziende che sono in competizione tra loro, sarà possibile ottenere accordi che vadano bene per tutti? in alcune realtà, si è riusciti a condividere, ma sui grandi numeri, girano grandi soldi. E devo ammettere di essere rimasto molto colpito dall'accordo Tim/Vodafone, ma accordi con altri gestori li ritengo complicati, anche se auspicabili.
 
Utente
Messaggi
342
Reazioni
2
Punteggio
18
Da ingegnere mi viene in mente anche un altro punto: la resilienza dell’infrastruttura.
Se le installazioni sono uniche per tutti, alcuni tipi di guasti potrebbero lasciare tutti gli utenti senza servizio.
Avendo almeno due infrastrutture in parallelo (per esempio TIM-Vodafone e Wind3-Fastweb-Iliad), i rischi di black-out totale sarebbero minori.
 
Fedelissimi
Messaggi
1,369
Reazioni
127
Punteggio
63
stefm ha detto:
Se le installazioni sono uniche per tutti, alcuni tipi di guasti potrebbero lasciare tutti gli utenti senza servizio.
Parole sante. Ma in quel caso bisogna decidere se si vuole creare una ridondanza oppure no. Spesso, sul mobile, non è nemmeno prevista a livello di filosofia.
 
Utente
Messaggi
142
Reazioni
0
Punteggio
16
keyfaiv ha detto:
No. Non ho informazioni così dettagliate. Tieni conto che anche la filosofia degli impianti deve cambiare, specialmente per la differenziazione che bisogna fare nei grossi centri urbani, dove i siti dovranno essere capillari (cosa che, con l'attuale legislazione e paura delle antenne, non ritengo sarà possibile in tempi umani) e con una diversa infrastruttura di server dedicati ai servizi ad hoc che verranno dati ai clienti di alto profilo (a prescindere dall'operatore, un conto è dare il segnale 5G ed un altro è fornire un servizio dedicato, custom), mentre negli spazi più aperti potranno bastare i siti "macro" che verranno potenziati per dare capacità e copertura ad ampio raggio con solo qualche ritocco in aree dedicate. Al momento ci sono diverse sperimentazioni, sia in Italia che all'estero, sempre con i medesimi fornitori dei gestori italiani. Sarà interessante fare qualche raffronto quando le diverse reti cominceranno ad evolversi

Col 5g il concetto di "antenna" evolvera' notevolmente: adesso siamo all'anno zero, antenne "grosse" che emettono alla massima potenza consentita, in maniera omnidirezionale, sempre e comunque al di la' del fatto che ci siano utenti da servire o meno. Adesso e' come se per consentire a una persona la lettura di un libro al buio, si usasse un grosso faro da stadio; in futuro, con le varie tecnologie allo studio che impatteranno le antenne 5G (beamforming, onde centimetriche e millimetriche, massive mimo ecc. ecc.), si avranno tanti fasci concentrati che si attiveranno solo in presenza di richiesta utente.
E' vero che la rete si densifichera' per il 5G, ma cio' avverra' in diminuzione della singola potenza del singolo elemento "antenna", le antenne si miniaturizzano, le celle pure, si moltiplicheranno ma diventeranno "piccole" in modo da poterle quasi dedicare per singolo utente.

Quello che fa paura alla gente e' il grosso e potente impianto che sovrasta il paesaggio: non e' detto che le future antenne facciano la stessa paura, bisognera' di vedere come sono fatte e dove verranno installate, ma la speranza e' che siano accettate come ognuno di noi (penso anche a quello che si oppone alla macro BTS sopra casa sua) accetta il proprio wi-fi.
Una antenna che non emette radiofrequenze in ogni momento ma che si attiva solo quando serve e' una cosa nuova nel campo della telefonia cellulare, come lo sara' la miniaturizzazione.
Ciao
Claudio
 
Amministratore
Staff Forum
Messaggi
17,244
Reazioni
1,771
Punteggio
113
Paolonew2 ha detto:
Wind3 con ZTE o Ericsson
Iliad con Nokia
Tim con huawei ?
Voda?

d_16_ ha detto:
Tim con ericsson in realtà

Non hanno fatto nuove gare per nuovi fornitori hw 5g.
Quindi per tim e vodafone per il 5G rimangono gli stessi vendor delle stesse zone del 2g/3g/4g, ovvero nokia/ericsson/huawei per tim e nokia/huawei per vodafone.

sul 5g al momento huawei è moooolto piu' avanti di nokia.
 
Amministratore
Staff Forum
Messaggi
17,244
Reazioni
1,771
Punteggio
113
ibm17 ha detto:
https://www.corrierecomunicazioni.i...to-del-nuovo-governo-golden-power-su-5-telco/

Senza entrare nel merito politico, vorrei capire gli effetti di questa decisione sul rollout 5G.
Secondo me serve solo a dire "l'ultima parola spetta a noi " (noi inteso governo).
Ma mi sembra la solita "paraculata" della politica.
Il governo 1.0 e soprattutto questo 2.0 mi sembra siano sempre stati "amici" di Huawei e zte e della Cina in generale.
Via della Seta, zte Security Lab , centri ricerca Huawei, ecc ecc

Solo la lega era dichiaratamente "filo trump" riguardo zte e Huawei.

Inviato dal mio Mi MIX 2 utilizzando Tapatalk
 
Utente
Messaggi
2,563
Reazioni
308
Punteggio
83
Serve solo a far capire agli Americani che il neo Governo e' dalla parte loro , non per nulla Trump durante la crisi aveva dato un'assist a Conte , quindi di allineamento ai desiderata USA dopo le aperture Giallo/verdi alla Cina ed anche se non c'e' la Lega la linea e' pro USA .......

Niente di nuovo sotto al sole ..... L'Italia fin dall'arzigogolato imbarco del Regno Savoia nella grande politica Mondiale grazie alla Guerra di Crimea , proseguendo con le guerre di indipendenza ecc.ecc. si e' sempre dovuta appoggiare a qualche superpotenza giocando le sue carte da potenza intermedia , praticamente in Europa i giochi li fanno i Franco/Tedeschi , quindi deve giocare la carta USA per avere uno straccio di margine di manovra con gli altri partner Europei e la dichiarazione di oggi nel I CdM serve a mandare un messaggio chiaro agli USA da cui ci si aspetta sostegno per avere margine di manovra contro i Franco/Tedeschi soprattutto ora che la locomotiva tedesca sembra arenata e quindi bisogna cercare altri mercati dove espanderci ........... Poi tocca realmente vedere al dunque cosa succede ......
 
Utente
Messaggi
1,877
Reazioni
91
Punteggio
48
Ma ciò non è il seguito del golden power già adottato a marzo? Ora il cdm ha ufficialmente esercitato i poteri. Credo si tratti di poteri di controllo inteso come la verifica delle apparecchiature tecnologiche fatta tramite una agenzia che verrà istituita per l'occasione.

Insomma, per non dispiacere Trump vengono messi nel mirino i fornitori di tecnologie 5g e per non dispiacere i cinesi non verranno bandite la huawei e ZTE ma semplicemente le loro apparecchiature hw e sw (come quelle degli europei nokia e Ericsson immagino) dovranno essere supervisionate da tecnici per verificare che non ci sia nulla di pericoloso per la privacy ed assenza di spionaggio.

Io credo che sia solo questo.

P. S. L'articolo parla di contratto tra wind3 e huawei per il 5g, è un errore o mi sono perso qualcosa?
 
Utente
Messaggi
1,877
Reazioni
91
Punteggio
48
Mi correggo, ho appena letto che il golden power al momento non si applica ai fornitori europei.

Quindi anche Samsung è coinvolta.
 
Utente
Messaggi
142
Reazioni
0
Punteggio
16
Per il 5G funziona cosi': i servizi segreti Amercani condividono con i servizi degli alleati europei una serie di informazioni circa quello che loro temono, presumono o sanno faccia la Cina sugli apparati di TLC fabbricati in Cina da societa' cinesi.
In America c'e' il ban, quindi tendenzialmente i cinesi non venderanno piu' un chiodo su suolo americano e il problema e' risolto alla radice, da noi in Europa invece si e' scelta la strada di non bannarli ma di mettere sotto controllo statale/europeo quello che ci vendono.
I Paesi europei a questo punto devono ricevere tutta la documentazione contrattuale e tecnica di compendio dei contratti di fornitura delle aparecchiature vendute dalle societa' extracomunitarie per verificare che tipo di apparecchiature entrano nel territorio nazionale e sulla base di quali contratti in modo poi di poter dire fate cosi', cosi' no ecc.: in Italia si e' deciso di ricorrere allo strumento che si usava da trent'anni per controllare le modifiche degli assetti proprietari delle societa' privatizzate (telecom in primis), in modo da non trovarsi a sorpresa che proprietario fosse un nemico dello Stato. Lo Stato non aveva piu' la maggioranza della societa' ma aveva potere di veto e altri poteri speciali (appunto: golden powers).
In campo 5G questi sono i poteri speciali introdotti per decreto legge (che ha modificato l'originario D.L. 15 marzo 2012, n. 21) introducendovi un articolo 1-bis in parte convertito e con alcune modifiche ancora da convertire ed eventualmente riproporre

Art. 1-bis Poteri speciali inerenti le reti di telecomunicazione elettronica a banda larga con tecnologia 5G (17)
In vigore dal 12 luglio 2019

1. Costituiscono, ai fini dell'esercizio dei poteri di cui al comma 2, attività di rilevanza strategica per il sistema di difesa e sicurezza nazionale i servizi di comunicazione elettronica a banda larga basati sulla tecnologia 5G.

2. La stipula di contratti o accordi aventi ad oggetto l'acquisto di beni o servizi relativi alla progettazione, alla realizzazione, alla manutenzione e alla gestione delle reti inerenti i servizi di cui al comma 1, ovvero l'acquisizione di componenti ad alta intensità tecnologica funzionali alla predetta realizzazione o gestione, quando posti in essere con soggetti esterni all'Unione europea, è soggetta alla notifica di cui al comma 3-bis, al fine dell'eventuale esercizio del potere di veto o dell'imposizione di specifiche prescrizioni o condizioni. A tal fine, sono oggetto di valutazione anche gli elementi indicanti la presenza di fattori di vulnerabilità che potrebbero compromettere l'integrità e la sicurezza delle reti e dei dati che vi transitano. (18)

2-bis. In sede di prima applicazione delle disposizioni di cui al comma 2, con la notifica di cui al comma precedente, l'impresa notificante fornisce altresì una informativa completa sui contratti o accordi di cui al primo periodo del comma 2, la cui efficacia è cessata alla data del 26 marzo 2019. (19)

3. Per le finalità di cui ai commi 2 e 2-bis, per soggetto esterno all'Unione europea si intende: (20)
1) qualsiasi persona fisica o persona giuridica, che non abbia la residenza, la dimora abituale, la sede legale o dell'amministrazione ovvero il centro di attività principale in uno Stato membro dell'Unione europea o dello Spazio economico europeo o che non sia comunque ivi stabilito;
2) qualsiasi persona giuridica che abbia stabilito la sede legale o dell'amministrazione o il centro di attività principale in uno Stato membro dell'Unione europea o dello Spazio economico europeo o che sia comunque ivi stabilito, e che risulti controllato direttamente o indirettamente da una persona fisica o da una persona giuridica di cui al n. 1);
3) qualsiasi persona fisica o persona giuridica che abbia stabilito la residenza, la dimora abituale, la sede legale o dell'amministrazione o il centro di attività principale in uno Stato membro dell'Unione europea o dello Spazio economico europeo o che sia comunque ivi stabilito, al fine di eludere l'applicazione della disciplina di cui al presente articolo.

3-bis. Entro dieci giorni dalla conclusione di un contratto o accordo di cui al comma 2 l'impresa acquirente dei beni o dei servizi di cui al comma 2 notifica alla Presidenza del Consiglio dei ministri una informativa completa, in modo da consentire l'eventuale esercizio del potere di veto o l'imposizione di specifiche prescrizioni o condizioni. Entro quarantacinque giorni dalla notifica, il Presidente del Consiglio dei ministri comunica l'eventuale veto ovvero l'imposizione di specifiche prescrizioni o condizioni. I poteri speciali sono esercitati nella forma di imposizione di specifiche prescrizioni o condizioni ogniqualvolta ciò sia sufficiente ad assicurare la tutela degli interessi essenziali della difesa e della sicurezza nazionale. Decorsi i predetti termini, i poteri speciali si intendono non esercitati. Qualora si renda necessario richiedere informazioni all'impresa o formulare richieste istruttorie a soggetti terzi, il termine di quarantacinque giorni previsto dal presente comma è sospeso, per una sola volta, fino al ricevimento delle informazioni richieste, che sono rese entro il termine di trenta giorni. Le richieste di informazioni successive alla prima non sospendono i termini. In caso di incompletezza della notifica, il termine di quarantacinque giorni previsto dal presente comma decorre dal ricevimento delle informazioni o degli elementi che la integrano. Qualora sia necessario svolgere approfondimenti riguardanti aspetti tecnici relativi alla valutazione di possibili fattori di vulnerabilità che potrebbero compromettere l'integrità e la sicurezza delle reti e dei dati che vi transitano, il termine di quarantacinque giorni previsto dal presente comma è sospeso fino a quarantacinque giorni, prorogabili una sola volta in caso di particolare complessità. Il Governo, nell'esercizio dei poteri di cui al presente articolo, può ingiungere all'impresa acquirente e all'eventuale controparte di ripristinare a proprie spese la situazione anteriore. Salvo che il fatto costituisca reato, chiunque non osservi gli obblighi di notifica di cui al presente articolo ovvero le disposizioni contenute nel provvedimento di esercizio dei poteri speciali è soggetto a una sanzione amministrativa pecuniaria fino al doppio del valore dell'operazione e comunque non inferiore all'uno per cento del medesimo valore. (21)

4. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, sentito il Gruppo di coordinamento costituito ai sensi dell'articolo 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 6 agosto 2014, possono essere individuate misure di semplificazione delle modalità di notifica, dei termini e delle procedure relativi all'istruttoria ai fini dell'eventuale esercizio dei poteri di cui al comma 2.

(17) Articolo inserito dall'art. 1, comma 1, D.L. 25 marzo 2019, n. 22, convertito, con modificazioni, dalla L. 20 maggio 2019, n. 41.

(18) Comma così modificato dall'art. 1, comma 3, lett. a), D.L. 11 luglio 2019, n. 64; per l'applicabilità di tale disposizione vedi l'art. 1, comma 7, del medesimo D.L. n. 64/2019.

(19) Comma inserito dall'art. 1, comma 3, lett. b), D.L. 11 luglio 2019, n. 64; per l'applicabilità di tale disposizione vedi l'art. 1, comma 7, del medesimo D.L. n. 64/2019.

(20) Alinea così modificato dall'art. 1, comma 3, lett. c), D.L. 11 luglio 2019, n. 64; per l'applicabilità di tale disposizione vedi l'art. 1, comma 7, del medesimo D.L. n. 64/2019.

(21) Comma inserito dall'art. 1, comma 3, lett. d), D.L. 11 luglio 2019, n. 64; per l'applicabilità di tale disposizione vedi l'art. 1, comma 7, del medesimo D.L. n. 64/2019.

I decreti adottati oggi stabiliscono cosa devono (rectius: dovranno) fare le società interessate che avevano notificato i loro contratti con gli asiatici.
Ciao
Claudio
 
Top