Windisti
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michelerossi ha detto:Ho trovato questo che chiarisce le idee.
Il Chianti, inteso come vino, docg, è solo rosso, secondo un disciplinare che ne regola la composizione con due uve rosse (Sangiovese: minimo 75%; Canaiolo nero: fino al 10%) e una-due uve bianche, in minore quantità, che non influiscono più di una sfumatura sul colore del prodotto (Trebbiano toscano e Malvasia del Chianti singolarmente o congiuntamente: fino al 10%).
Nel Chianti, intesa come regione, possono però essere prodotti vini bianchi, seppur privi della denominazione d'orgine "Chianti docg". Questo però accade raramente, a causa della forte vocazione del territorio, la sua tradizione e il suo mercato consolidato.
Ma certamente. Infatti non mi riferivo a un docg. Però, sai, c'è sempre il Chianti Geografico che non è da buttare manco quello. E accade meno raramente di quanto tu possa pensare. Certo, le aziende che si arrischiano in tali "avventure", sono quelle più blasonate. Per esempio, ho appena controllato e mi ricordavo bene: la Barone Ricasoli fa un bianco.