Windisti
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Propria, altrui, o senza responsabilità (certe volte infatti giochi contro quello che alcuni chiamano destino, contro cui non c'è verso di aver la meglio) garantisco che non è mai piacevole.
Dicono che chi lavora in un ospedale tutto sommato "ci deve essere abituato". Dicono che anzi, bisogna essere capaci di stare accanto a chi parte e soprattutto a chi resta. Tutto vero. Ma purtroppo, o forse per fortuna, ogni tanto ti trovi davanti certi quadri che ti fanno capire come, in quanto persone, all'idea della morte è meglio non sentirsi troppo abituati, altrimenti addio umanità e dignità. Certamente, il sano distacco è quello che permette di sopravvivere, ma credo che in certi momenti negare il sentimento sia solo un modo per costruirsi una corazza troppo rigida e pertanto troppo fragile.
Fine del delirio di amarezza, torniamo a cose più allegre...
Dicono che chi lavora in un ospedale tutto sommato "ci deve essere abituato". Dicono che anzi, bisogna essere capaci di stare accanto a chi parte e soprattutto a chi resta. Tutto vero. Ma purtroppo, o forse per fortuna, ogni tanto ti trovi davanti certi quadri che ti fanno capire come, in quanto persone, all'idea della morte è meglio non sentirsi troppo abituati, altrimenti addio umanità e dignità. Certamente, il sano distacco è quello che permette di sopravvivere, ma credo che in certi momenti negare il sentimento sia solo un modo per costruirsi una corazza troppo rigida e pertanto troppo fragile.
Fine del delirio di amarezza, torniamo a cose più allegre...