WindTre, l’operatore di telecomunicazioni italiano, ha annunciato un ritardo nei tempi previsti per lo scorporo della sua rete fissa e mobile, inizialmente programmato per novembre del 2023. La nuova data prevista per il closing dell’operazione è stata ricalendarizzata al 12 febbraio, estendendo la deadline di tre mesi rispetto alle aspettative iniziali.
L’operazione, annunciata a maggio, coinvolge il fondo svedese Eqt, che acquisirà una partecipazione del 60% nella nuova società (newco) responsabile della gestione della rete mobile e fissa di WindTre. L’accordo, basato su un valore di impresa di 3,4 miliardi di euro, prevede che l’attuale proprietario di WindTre, CK Hutchison, mantenga una quota del 40% nella newco.
Secondo fonti stampa, il ritardo potrebbe essere attribuito alle trattative in corso con Iliad e Fastweb, società con cui WindTre ha accordi per la condivisione della tecnologia 5G. La società è attualmente coinvolta in negoziati con Eqt, cercando di raggiungere accordi soddisfacenti prima del closing.
Il fondo Eqt Infrastructure ha sottolineato l’impegno nell’espandere la propria presenza in Italia e nel perseguire opportunità di investimento di qualità nel paese. L’acquisizione mira a consolidare la posizione di WindTre come fornitore leader di servizi di telecomunicazioni, con un focus particolare sullo sviluppo della rete e dei servizi offerti.
La newco, guidata da Benoit Hanssen nel ruolo di CEO, controllerà la più grande rete mobile in Italia, coprendo circa il 67% del paese con la ricezione 5G entro la fine del 2022. L’obiettivo è creare un operatore wholesale focalizzato principalmente sulla telefonia mobile, differenziandosi da altre iniziative europee che si concentrano principalmente sulla rete fissa.
Gli analisti di Intermonte hanno sottolineato che questa operazione è unica in Europa e rappresenta un passo significativo verso la creazione di un operatore wholesale mobile indipendente. Tuttavia, esistono alcune preoccupazioni riguardo alla possibile minore diversificazione dei servizi e al controllo limitato sugli sviluppi tecnologici dell’infrastruttura, aspetti che saranno attentamente monitorati durante il processo di scorporo.