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Ciao a tutti, questa discussione la apro per catturare l'attenzione dei rivenditori con mandato diretto Wind, sono un vostro collega e vorrei discutere con voi di qualche situazione che si sta creando in questi ultimi tempi. C'è qualcuno per una conversazione?
 
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Specifico che NON sono un rivenditore.
Ti riferisci alla fusione con 3? Sono argomenti che si possono discutere apertamente o cerchi confronti diretti?
 
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Ciao ibm, parallelamente riguarda la fusione Tre ma nello specifico cerco un confronto diretto per la situazione che si sta per configurare a livello di distribuzione e mandati. Wind è l'unica tlc in italia che per il momento affida ad un unico master dealer la gestione dei rivenditori indiretti, molti dei quali, tra cui io, sono stati appena avvertiti che verranno annoverati con mandato diretto. Tutto questo sta avvenendo in un periodo dove sto in trattativa per cedere l'attività e queste notizie mi hanno spiazzato, non so quando verrò contattato dalla forza vendita e mi farebbe comodo sapere le dinamiche commerciali in anticipo così da permettermi di scegliere quale strada adottare. Insomma se c'è qualche diretto che è disposto a dare dei consigli è ben accetto!
 
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La convenienza, in termini di remunerazione, c'è se superi i target mensili...
ad es ricaricabile>80
altrimenti non vedi un euro
 
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leito ha detto:
Ciao ibm, parallelamente riguarda la fusione Tre ma nello specifico cerco un confronto diretto per la situazione che si sta per configurare a livello di distribuzione e mandati. Wind è l'unica tlc in italia che per il momento affida ad un unico master dealer la gestione dei rivenditori indiretti, molti dei quali, tra cui io, sono stati appena avvertiti che verranno annoverati con mandato diretto. Tutto questo sta avvenendo in un periodo dove sto in trattativa per cedere l'attività e queste notizie mi hanno spiazzato, non so quando verrò contattato dalla forza vendita e mi farebbe comodo sapere le dinamiche commerciali in anticipo così da permettermi di scegliere quale strada adottare. Insomma se c'è qualche diretto che è disposto a dare dei consigli è ben accetto!

Mi spiegheresti cosa cambierebbe tra indiretti e diretti? E perché Wind sta facendo questa pratica? Grazie.
 
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leito ha detto:
Ciao a tutti, questa discussione la apro per catturare l'attenzione dei rivenditori con mandato diretto Wind, sono un vostro collega e vorrei discutere con voi di qualche situazione che si sta creando in questi ultimi tempi. C'è qualcuno per una conversazione?
la relazione fra wind e spal si chiude perchè economicamente non più conveniente e sostenibile. tra le altre cose il sistema di gesione delle attivazioni era già meterialmente nel cloud di wind che così verificava la produttività di ogni singolo punto di vendita. spal pertanto fungeva meramente da vettore logistico, gestore della relazione commerciale e si faceva carico del rischio di credito. Gli oltre 100 dipendenti oltre ad una ormai modesta pattuglia di agenti sopravvissuti dalla vecchia gestione aziendale sono orami costi che non trovano più alcuna giustificaizone di essere sostenuti per gestire una rete di formalmente 3000pdv di cui i primi 500 fanno oltre il 90% del transato. nel tempo i rapporti fra spal e wind si sono consumati e negli ultimi anni (per intenderci dalla dipartita di Bona grande sponsor e probaiblmente non disinteressato contributore di Spal nell'assetto post 2004) ha causato 4 esercizi di perdita secca. Wind ha svalutato a 0 la propria partecipazione in Spal già da mesi ed il suo rappresentante è uscito dal cda. insomma la separazione non proprio un fulmine a cielo sereno. per i dealer che verranno integrate nella rete diretta vantaggi (migliore remunerazione e contatto diretto con l'azienda) ma anche oneri (budget, immagine, gestione concorrenza formalità..). in generale diciamo che tutta la filiare commerciale indipendnentemente dal gestiore è sotto pressione, i margini si sono grandemente ridotti, i volumi richiesti ed i minimi alzati .....
 
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ibm17 ha detto:
Mi spiegheresti cosa cambierebbe tra indiretti e diretti? E perché Wind sta facendo questa pratica? Grazie.
Ciao ibm, gli indiretti vengono gestiti dal distributore e i diretti dal gestore stesso. Generalmente tra i due cambiano la visibilità e la remunerazione. Accade a volte che dealer diretti vengono passati al distributore a causa di basse performance o viceversa. In questo caso, il rapporto tra Wind e Spal si è spezzato e da febbraio molti dealer cambieranno casacca. L'utente poco sopra, che verosimilmente lavora in Wind, ha spiegato dettagli che potrebbero essere il reale motivo della divisione. Io in merito ho un altro pensiero e nella mia mente vedo un paletto imposto dalla Tre. Avevo inteso poco tempo addietro che il 30 % della produzione totale era Spal. Se è vero che 500 pv portano avanti tutta la baracca, perché non disdettare chi produce briciole invece che sbolognare un distributore di quella portata? Secondo me Wind sta prendendo una toppa colossale, nel mercato italiano non esiste alcuna azienda con le capacità logistiche, formative e di partner care come lo è Spal, basti pensare alla rete distributiva Vodafone che casualmente sta per essere smantellata...
 
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jussi ha detto:
la relazione fra wind e spal si chiude perchè economicamente non più conveniente e sostenibile. tra le altre cose il sistema di gesione delle attivazioni era già meterialmente nel cloud di wind che così verificava la produttività di ogni singolo punto di vendita. spal pertanto fungeva meramente da vettore logistico, gestore della relazione commerciale e si faceva carico del rischio di credito. Gli oltre 100 dipendenti oltre ad una ormai modesta pattuglia di agenti sopravvissuti dalla vecchia gestione aziendale sono orami costi che non trovano più alcuna giustificaizone di essere sostenuti per gestire una rete di formalmente 3000pdv di cui i primi 500 fanno oltre il 90% del transato. nel tempo i rapporti fra spal e wind si sono consumati e negli ultimi anni (per intenderci dalla dipartita di Bona grande sponsor e probaiblmente non disinteressato contributore di Spal nell'assetto post 2004) ha causato 4 esercizi di perdita secca. Wind ha svalutato a 0 la propria partecipazione in Spal già da mesi ed il suo rappresentante è uscito dal cda. insomma la separazione non proprio un fulmine a cielo sereno. per i dealer che verranno integrate nella rete diretta vantaggi (migliore remunerazione e contatto diretto con l'azienda) ma anche oneri (budget, immagine, gestione concorrenza formalità..). in generale diciamo che tutta la filiare commerciale indipendnentemente dal gestiore è sotto pressione, i margini si sono grandemente ridotti, i volumi richiesti ed i minimi alzati .....
Grazie per questa testimonianza, hai per caso idea di quando i dealer più performanti verrano visitati? Oggi ho saputo di pv, tra l'altro poco produttivi, che già sono stati contattati telefonicamente.
 
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leito ha detto:
Grazie per questa testimonianza, hai per caso idea di quando i dealer più performanti verrano visitati? Oggi ho saputo di pv, tra l'altro poco produttivi, che già sono stati contattati telefonicamente.
vedi che i funzionari diretti wind sono già stati "formati" per andare a visitari i 500/600 punti di vendita serviti da Spal. Peraltro dal 2005 Wind ha piena visibilità delle attivazioni per singolo punto di vendita quindi è evidente che i funazonari di vendita avranno modo e tempo per contattarli uno ad uno. E' anche vero che Spal in passato aveva raggiunto il 25-30% delle vendite ma da questa cifra devi scorporare la parte relativa alla gdo che era stata girata a Spal in cambio di una significativa riduzione dei margini e della cessione della piattaforam proprietaria di gestione dei flussi di ordini e soprattutto attivazioni dai pdv rinunciando di fatto ad una parte fondamentale del prorpio patrimonio di distributore. Per la gdo ma come per tutti gli altri non si pongono problemi ad essere serviti direttamente da wind o da terzi a patto che si rispettino i patti ed i contratti e tutti i commercianti per definizione sono sul mercato a disposizione del miglior offerente. Evidentemente il costo di una struttura molto "ingrassata" negli anni da 45 risorse dipendendenti del 2004 ad oltre 150 del 2014 non trova più alcuna giustificazione in un contensto di mercato completamente cambiato per un distributore sostanzialmente monomadato se togli un pugno di accessori, e qualche telefono cinese. A questo aggiungiamo che il povero ma molto liquido mercato della ricariche fisiche vera fonte di vita per Spal in questi anni che a fronte di margini in calo poteva comunque sedersi di un bel cuscino di cassa legato ai diversi termini di pagamento fra wind e spal e spal ed il mercato va via via restringendosi aggravando l'impatto negativo di una struttura di costo elefantiaca che infatti negli ultimi anni non ha che accumulati perdite su perdite sempre più importanti. Sono curioso di capire come verranno regolati i crediti/debiti alla fine di 18 anni di partnership in considerazione che stimo in 15-20 milioni la cassa di wind in mano a spal.
 
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jussi ha detto:
vedi che i funzionari diretti wind sono già stati "formati" per andare a visitari i 500/600 punti di vendita serviti da Spal. Peraltro dal 2005 Wind ha piena visibilità delle attivazioni per singolo punto di vendita quindi è evidente che i funazonari di vendita avranno modo e tempo per contattarli uno ad uno. E' anche vero che Spal in passato aveva raggiunto il 25-30% delle vendite ma da questa cifra devi scorporare la parte relativa alla gdo che era stata girata a Spal in cambio di una significativa riduzione dei margini e della cessione della piattaforam proprietaria di gestione dei flussi di ordini e soprattutto attivazioni dai pdv rinunciando di fatto ad una parte fondamentale del prorpio patrimonio di distributore. Per la gdo ma come per tutti gli altri non si pongono problemi ad essere serviti direttamente da wind o da terzi a patto che si rispettino i patti ed i contratti e tutti i commercianti per definizione sono sul mercato a disposizione del miglior offerente. Evidentemente il costo di una struttura molto "ingrassata" negli anni da 45 risorse dipendendenti del 2004 ad oltre 150 del 2014 non trova più alcuna giustificazione in un contensto di mercato completamente cambiato per un distributore sostanzialmente monomadato se togli un pugno di accessori, e qualche telefono cinese. A questo aggiungiamo che il povero ma molto liquido mercato della ricariche fisiche vera fonte di vita per Spal in questi anni che a fronte di margini in calo poteva comunque sedersi di un bel cuscino di cassa legato ai diversi termini di pagamento fra wind e spal e spal ed il mercato va via via restringendosi aggravando l'impatto negativo di una struttura di costo elefantiaca che infatti negli ultimi anni non ha che accumulati perdite su perdite sempre più importanti. Sono curioso di capire come verranno regolati i crediti/debiti alla fine di 18 anni di partnership in considerazione che stimo in 15-20 milioni la cassa di wind in mano a spal.
Buongiorno, è vero che la GDO è stata passata a Spal e che le ricariche hanno permesso alla stessa di generare un importante cash flow, ma quello che reputo io è che hanno fatto uno sbaglio pazzesco. Ho avuto modo di ricevere le advance di altri gestori tramite i loro distributori, e ti assicuro che non hanno fatto belle figure. Nel giro di una settimana mi hanno visitato Ellepi, Gsm, Easy e dopo qualche tempo Melito per propinarmi Vodafone, questo è imbarazzante, non puoi lasciare che un probabile partner venga assalito da più attori nello stesso territorio, poni dei limiti, assegna una zona a X un'altra a Y e un'altra a Z, no e invece sono stati sguinzagliati senza una logica e il risultato è che me ne sono visto bene a scendere a patti con questi signori.
Ripeto, secondo me hanno toppato.
Lato preparazione agenti/funzionari, visto che sei molto informato, sai entro quando termineranno le visite? Grazie!
 
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leito ha detto:
Buongiorno, è vero che la GDO è stata passata a Spal e che le ricariche hanno permesso alla stessa di generare un importante cash flow, ma quello che reputo io è che hanno fatto uno sbaglio pazzesco. Ho avuto modo di ricevere le advance di altri gestori tramite i loro distributori, e ti assicuro che non hanno fatto belle figure. Nel giro di una settimana mi hanno visitato Ellepi, Gsm, Easy e dopo qualche tempo Melito per propinarmi Vodafone, questo è imbarazzante, non puoi lasciare che un probabile partner venga assalito da più attori nello stesso territorio, poni dei limiti, assegna una zona a X un'altra a Y e un'altra a Z, no e invece sono stati sguinzagliati senza una logica e il risultato è che me ne sono visto bene a scendere a patti con questi signori. Ripeto, secondo me hanno toppato. Lato preparazione agenti/funzionari, visto che sei molto informato, sai entro quando termineranno le visite? Grazie!
un errore da eivtare è quello di guardare all'oggi con gli occhiali di ieri e cercare di scrutare il domani con le ottiche dell'oggi. E' del tutto evidente anche ai gestori ed alle coorti di funzionari interessati che il modello master dealer non è più adeguato. in origine era stato introdotto per poter raggiungere velocemente ed a costi marginali gli obbiettivi di penetrazione del territorio e potenzile clienti. Questo modello in discussione già da 10 anni perchè il territorio e la base della popolazione ormai era raggiunta da tempo è stato utilizzato per veicolare attività che non sarebbe stato possibile "gestire" direttamente dai gestori tipo mnp multiple mentenendo cliente anche non proprio disinterresate all'interno dei gestori stessi, raggiugimento farlocco di numeri con sim attivate a medesime anagrafiche ecc.. La crrisi del modello si è accentuata con il sostanziale venire meno della necessità per i lcienti di avere sim multiple correlato all'espasione dei modelli di tariffazione tutto incluso ed a prezzi sempre più compressi e la contestuale diminuzione dei flussi di immigraizone residente post crisi del 2008 che hanno sostanzialmente fermato il numero a circa 5 milioni di potenzili di nuovi clienti molto poco fedeli ai gestori ed ai numeri telefonici. La prova che il modello master dealer non è più attuale è anche data dalla constazione che gli ultimi arrivati sul mercato si sono organizzati in modo differente seppur arrvandoci per tentativi magari no proprio guidati da una illuminazione strategica, vedi vwiind agli inizi del 2000 con Spal unico distributore e 3 con una rete di agenti diretti separata dai funzionari, a partire dal 2010, dopo aver penato non poco cercando di sccimmiottare questo o quel modello. provando a dare uno sguardo al futuro certo che Vodafone ha disdettato i master dealer dovendo far posto a far data dal 23 febbraio 2016 a Spal. Non conoscendo i termini e la durata del loro nuovo accrodo posso solo immaginare che vodafone utilizzerà Spal per liquidare con il minor danno possibile, finanziario e di avviamento, la propria attuale ormai inutile rete indiretta cercando almeno una miglior efficienza del modello. Per quanto riguarda Wind la scelta non ha nulla a che vedere con la fusione possible con 3 avendo ormai accertato che se la commissione europea non porrà troppi ostacoli come avvenuto in inghilterra ed in danimarca la guida operativa della nuova entità sarà a trazione wind con 3 e le sue strutture sostanzialmente acquisite a da omogeneizzare. la scelta di Wind piuttosto è orientata a vedere un ruolo mutato dei pdv che diventano sempre più terminali e vetrine delle politiche marketing e di gestione della cutomer base piuttosto che hub commerciali con un capovolgimento delle logiche rispetto al passato dove il mktg era sempre visto in funzione delle aree commerciali. Non posso escludere che in questa nuova prospettiva in questi 3 mesi di transizione non vengnano presi in priorità i contatti con i pdv che per questioni di volumi e localizzazioni siano strategicamente più funzzionali al modello. vedo che sei di roma, tradizionalmente la presenza di spal in termini di peso sulle attivazion è stata meno rilevante nelle grandi città, ti suggeisco qualora non venissi contattato nei prossimi 15 giorni di cercare tu il funzionario Wind di zona per farti dare un quadro della tua situazione in prospettiva, in modo da essere in grado, consapevolmente, di prendere le tue decisioni di merito.
 
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Scusa ma state sempre parlando dei rivenditori indiretti? Ad oggi sapete se all'inrerno delle rispetive aziende stanno facendo delle selezioni?
 
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jussi ha detto:
un errore da eivtare è quello di guardare all'oggi con gli occhiali di ieri e cercare di scrutare il domani con le ottiche dell'oggi. E' del tutto evidente anche ai gestori ed alle coorti di funzionari interessati che il modello master dealer non è più adeguato. in origine era stato introdotto per poter raggiungere velocemente ed a costi marginali gli obbiettivi di penetrazione del territorio e potenzile clienti. Questo modello in discussione già da 10 anni perchè il territorio e la base della popolazione ormai era raggiunta da tempo è stato utilizzato per veicolare attività che non sarebbe stato possibile "gestire" direttamente dai gestori tipo mnp multiple mentenendo cliente anche non proprio disinterresate all'interno dei gestori stessi, raggiugimento farlocco di numeri con sim attivate a medesime anagrafiche ecc.. La crrisi del modello si è accentuata con il sostanziale venire meno della necessità per i lcienti di avere sim multiple correlato all'espasione dei modelli di tariffazione tutto incluso ed a prezzi sempre più compressi e la contestuale diminuzione dei flussi di immigraizone residente post crisi del 2008 che hanno sostanzialmente fermato il numero a circa 5 milioni di potenzili di nuovi clienti molto poco fedeli ai gestori ed ai numeri telefonici. La prova che il modello master dealer non è più attuale è anche data dalla constazione che gli ultimi arrivati sul mercato si sono organizzati in modo differente seppur arrvandoci per tentativi magari no proprio guidati da una illuminazione strategica, vedi vwiind agli inizi del 2000 con Spal unico distributore e 3 con una rete di agenti diretti separata dai funzionari, a partire dal 2010, dopo aver penato non poco cercando di sccimmiottare questo o quel modello. provando a dare uno sguardo al futuro certo che Vodafone ha disdettato i master dealer dovendo far posto a far data dal 23 febbraio 2016 a Spal. Non conoscendo i termini e la durata del loro nuovo accrodo posso solo immaginare che vodafone utilizzerà Spal per liquidare con il minor danno possibile, finanziario e di avviamento, la propria attuale ormai inutile rete indiretta cercando almeno una miglior efficienza del modello. Per quanto riguarda Wind la scelta non ha nulla a che vedere con la fusione possible con 3 avendo ormai accertato che se la commissione europea non porrà troppi ostacoli come avvenuto in inghilterra ed in danimarca la guida operativa della nuova entità sarà a trazione wind con 3 e le sue strutture sostanzialmente acquisite a da omogeneizzare. la scelta di Wind piuttosto è orientata a vedere un ruolo mutato dei pdv che diventano sempre più terminali e vetrine delle politiche marketing e di gestione della cutomer base piuttosto che hub commerciali con un capovolgimento delle logiche rispetto al passato dove il mktg era sempre visto in funzione delle aree commerciali. Non posso escludere che in questa nuova prospettiva in questi 3 mesi di transizione non vengnano presi in priorità i contatti con i pdv che per questioni di volumi e localizzazioni siano strategicamente più funzzionali al modello. vedo che sei di roma, tradizionalmente la presenza di spal in termini di peso sulle attivazion è stata meno rilevante nelle grandi città, ti suggeisco qualora non venissi contattato nei prossimi 15 giorni di cercare tu il funzionario Wind di zona per farti dare un quadro della tua situazione in prospettiva, in modo da essere in grado, consapevolmente, di prendere le tue decisioni di merito.
Jiussi io sono sicuro che verrò passato diretto, quello che mi preme è conoscere dettagliatamente quali condizioni commerciali otterrò. A questo punto spero quanto prima di essere contattato dal funzionario. Comunque grazie di tutto ;)
 
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Citrigno1976 ha detto:
Scusa ma state sempre parlando dei rivenditori indiretti? Ad oggi sapete se all'inrerno delle rispetive aziende stanno facendo delle selezioni?
In che senso?
 
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jussi ha detto:
... la scelta di Wind piuttosto è orientata a vedere un ruolo mutato dei pdv che diventano sempre più terminali e vetrine delle politiche marketing e di gestione della cutomer base piuttosto che hub commerciali con un capovolgimento delle logiche rispetto al passato dove il mktg era sempre visto in funzione delle aree commerciali...

la scelta di Wind è sicuramente comprensibile, ma, il rivenditore non è Wind. Il rivenditore è quasi sempre una famiglia che ha investito i propri risparmi per lavorare in partnership con Wind. E' una famiglia che magari si è fatta pure i debiti per garantirsi un futuro.
Questo rapporto, oggi è di esclusiva subalternità non di partnership.
Lo testimonia la modifica unilaterale del contratto di affiliazione che i dealer sono stati costretti ad accettare lo scorso anno, e lo testimonia quest'ultimo canvass in cui le 2 proposte commerciali che risultano interessanti sono: Christmas Ricarica e Smartphone Box.
In particolare, se i dealer seguissero le direttive di Wind, ed investissero 100.000 euro su questi 2 prodotti, avrebbero un guadagno di 3000.
Vi sembra possibile ?????
Inoltre:
nell'ultima convention un dealer ha fatto un'osservazione ad Ibarra:
"da quando avete inserito la scritta -più vicini- in realtà vi siete allontanati dai dealer...." applausi a scena aperta.
Ibarra, non sapendo come/cosa rispondere, chiede il sostegno di Marra ed Accroglianò che devono solo constatare che non è un problema del territorio ma nazionale.
I dealer stanno subendo da quasi 2 anni il ricatto di questa fusione e, vessati, soggiacciono a modifiche e costrizioni sconvenienti del marketing.
La Wind che tutti conoscevamo non esiste più.
Trasparenza e convenienza sono valori del passato. Oggi è rimasta solo la convergenza, ma quella verso i loro interessi.
 
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N3M0 ha detto:
la scelta di Wind è sicuramente comprensibile, ma, il rivenditore non è Wind. Il rivenditore è quasi sempre una famiglia che ha investito i propri risparmi per lavorare in partnership con Wind. E' una famiglia che magari si è fatta pure i debiti per garantirsi un futuro. Questo rapporto, oggi è di esclusiva subalternità non di partnership. Lo testimonia la modifica unilaterale del contratto di affiliazione che i dealer sono stati costretti ad accettare lo scorso anno, e lo testimonia quest'ultimo canvass in cui le 2 proposte commerciali che risultano interessanti sono: Christmas Ricarica e Smartphone Box. In particolare, se i dealer seguissero le direttive di Wind, ed investissero 100.000 euro su questi 2 prodotti, avrebbero un guadagno di 3000. Vi sembra possibile ????? Inoltre: nell'ultima convention un dealer ha fatto un'osservazione ad Ibarra: "da quando avete inserito la scritta -più vicini- in realtà vi siete allontanati dai dealer...." applausi a scena aperta. Ibarra, non sapendo come/cosa rispondere, chiede il sostegno di Marra ed Accroglianò che devono solo constatare che non è un problema del territorio ma nazionale. I dealer stanno subendo da quasi 2 anni il ricatto di questa fusione e, vessati, soggiacciono a modifiche e costrizioni sconvenienti del marketing. La Wind che tutti conoscevamo non esiste più. Trasparenza e convenienza sono valori del passato. Oggi è rimasta solo la convergenza, ma quella verso i loro interessi.
è un dato di fatto che non solo per wind ma per tutti gli opeeratori la "rete" di vendita oggi non rappresenti più un asset cardine della propria strategia. La situazione non è differente in casa tim, vodafone o 3. interessante notare come negli ultimi anni il numero di trattanti si sia solo modestamente contratto a fronte di un vero crollo delle contribuzioni dirette ed indeirette dei gestori. per il futuro è evidnete come i gestori stiano investemo più risorse sulla gestione della customer base piuttosto che sulla rete. per i dealer vuol dire aggiustare la propria struttura dei costi al nuovo scenario cercando di fidelizzare in ogni modo possible la propria clientela oppure...... chiudere .
 
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