csfr9019 ha detto:
2 problemi
-4 gestori per me resteranno sempre troppi, h3g insegna, in Italia l'ideale sono 3 gestori.
-questi rischiano di fare seri danni allo sviluppo delle telecomunicazioni italiane, cavalcando la mentalità new age dell'italiano medio...avrà offerte discount, regalerà di tutto e di più con bundle assurdi, gli altri gestori rischiano emorragia di clienti e di dover adattarsi a un rapporto bundle/prezzi ridicolo...
Nell'era italica del "voglio tutto senza fare una mazza" anche se la rete farà schifo, i servizi faranno schifo fatta da gente sottopagata (dovranno pur avere ricavi con le offerte discount, risparmieranno su rete e personale ovvio, 1+1 non fa 4), i call center non sapranno nemmeno l'italiano se c'è bisogno, se offrono 50 giga a 5 euro vedrai la coda per fare mnp... ci rimetterá tutto il sistema TLC... la qualità o meglio le "cose fatte bene" nel paese delle banane non contano più... basta "offerta" "sconto" "aggratis" che la gente non capisce più un caxxo... siamo circondati da gente che preferisce mangiare 2 volte a settimana una pizza surgelata del kebabbaro a 3 euro, che mangiare solo una volta a settimana una buona pizza in pizzeria a 6 euro, capisci perché OGGI GIORNO IN ITALIA secondo me sfonderà sto gestore discount qui? E se sfonderà, altro che 5G..c'è da sperare che resta il 4G e non si torni indietro..
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Ignis.84 ha detto:
È pur vero che i gestori hanno fatto i furbi, un esempio recente la reintroduzione del rinnovo delle offerte a 30 giorni, aumemtano i costi però il bundle dati rimane invariato. Vi ricordate dei costi di ricarica? Forse eravamo gli unici in Europa a pagarli. Sarebbe ora di darsi una calmata e questo non vale solo per il settore delle telecomunicazioni ma anche altri settori. Prendendo come esempio quello dell'energia io cliente devo pagare quello che consumo del resto non me ne frega niente. C'è poca trasparenza. Nel mio caso se Wind si comporta bene e non fa la furba non ho motivo di cambiare gestore.
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Il mio stesso pensiero, Ignis. Non crediamo che le offerte “da discount” che vediamo siano a costo finito. Se si rimane ammaliati dalla Special Minuti 30 di Vodafone, va poi considerato che:
- non ha SMS: li vuoi? Opzione Plus a 2€ a rinnovo
- attivi una SIM e sei un utente poco avvezzo? Bene, ti becchi 6 cent al giorno + 1.50€ quando sbagli a premere il tasto “Segreteria” + 6€ se disgraziatamente attivi l’hotspot + i gettoni extra soglia che possono arrivare fino a 20€.
E non dimentichiamo che NOI conosciamo le winback e le operator attack, ma l’utente comune continua a sottoscrivere in negozio quelle porcate come 2GB a 12€ (scontati con carta di credito, sennò sarebbero 15)!!!
Leggendo dalla miriade di commenti sulle pagine Facebook e Twitter dei gestori, la gente comune si arrabbia ma spesso non capisce come liberarsi di questi costi. Non per altro, l’ultima campagna di Fastweb punta proprio su questo (con un video che, secondo me, è veramente specchio della realtà).
La concorrenza serve anche a portare modelli di commercializzazione diversi da quelli stagnanti e stantii su cui si sono allineate aziende che da decenni fanno cartello. Senza H3G, chissà come saremmo messi adesso. Probabilmente come la Francia finché non arrivò Iliad, con un ARPU a 40€ nel 2011...
Non si tratta di fare offerte da discount. Se Vodafone offre un canone da 10.80€, certamente è perché sa che poi ne riceverà almeno 14/15 al mese.
Il mercato delle TLC in Italia fa SCHIFO e nessun gestore infrastrutturato si salva, sono tutti dei succhiasoldi subdoli.
E poi cosa credi, che offrire 50 GB porti all’effettivo consumo dell’intero bundle? Ma quando... L’utente medio viene invogliato dal numero alto ma continua ad usare il telefono come faceva prima, quando di GB ne aveva 2. A parte alcuni utenti che ne hanno oggettivamente bisogno, ogni gestore conosce la media di utilizzo di quanto offre e, se commercializza determinati bundle, è perché sa benissimo quanto ne verrà effettivamente consumato e che impatto avrà sulla rete. Non sono scemi, sono aziende private che puntano, prima di tutto, ad un profitto per remunerare debiti ed investitori. Anche Iliad, che certo non arriva come ONLUS. Quindi diamo tempo al tempo ed aspettiamo a vedere, fra 4/5 anni, come si sarà evoluta la situazione. Per il momento, ogni valutazione è una pura speculazione personale che non trova alcun riscontro nella realtà.
O meglio, un riscontro lo trova: conferma la propensione fastidiosa dell’italiano medio a lamentarsi di tutto. Della cosa vecchia e pure della novità! Bah.
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