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Rivoluzioni in vista in materia CEM, non solo l'innalzamento generico ma proprio un cambio radicale di approccio:
Codice delle Comunicazioni elettroniche, ok del Cdm: spinta all'installazione delle reti
Le nuove regole mirano a semplificare la realizzazione delle infrastrutture: diventano vincolanti le dichiarazioni rilasciate dagli operatori sui piani di roll out. Urso: "L'Italia recupera il ritardo". Ecco tutte le novitàwww.corrierecomunicazioni.it
Novità in vista dell’innalzamento dei limiti elettromagnetici
In vista dell’innalzamento dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici entro il 30 aprile 2024, è stato introdotto nel Codice delle comunicazioni il principio dell’equa ripartizione dello spazio elettromagnetico. Questo prevede l’autorizzazione all’occupazione dello spazio elettromagnetico in base all’assegnazione delle risorse spettrali tra gli operatori di telecomunicazioni secondo un criterio di proporzionalità rispetto alla banda acquisita, e quindi ai diritti d’uso di cui ciascuno è titolare. Si evita così una corsa all’accaparramento del nuovo spazio elettromagnetico a seguito del suo innalzamento da 6 v/m a 15 v/m, si assicura il coinvolgimento di tutti gli operatori interessati (anche quelli con dotazioni spettrali minori), si rispettano gli investimenti sostenuti da ciascuno e si incoraggiano gli operatori a utilizzare le tecnologie a maggiore efficienza spettrale, garantendo in prospettiva la migliore infrastrutturazione dei sistemi 5G e successivi.
Per i siti rispetto ai quali non vi siano state domande in numero tale da saturare il limite massimo previsto, gli operatori interessati possono richiedere in via temporanea un incremento pro quota del valore assentito, finché chi ha diritto decida di subentrare; nel caso di variazioni di servizi preesistenti o di assegnazione di nuove bande, il limite assentito è ricalcolato e le autorizzazioni già rilasciate sono rimodulate.
È prevista anche una rimodulazione dalla parte dell’amministrazione competente nel caso di sotto-utilizzo dello spazio elettromagnetico mentre, se si tratta di incrementare solo lo spazio elettromagnetico senza installare o modificare impianti, gli operatori presentano una semplice comunicazione all’amministrazione e all’organismo competente a effettuare i controlli.
Questa è una buona notizia, se non dovesse entrare in vigore prima di maggio si rischierebbe un intasamento a livello di procedure di modifica degli impianti.
Mi lascia perplesso il principio dell’equa ripartizione dello spazio elettromagnetico flessibile nel tempo che non da certezza