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Aumento limite di emissione elettromagnetica

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giovax

Guest
gially ha detto:
Puoi legare però la Potenza in uscita al connettore d antenna con il valore di campo elettrico irradiato, più difficile risalire ai parametri di sensibilità del ricevitore ;-)

come fai a legare una potenza fornita all'antenna con una densità di potenza/campo senza sapere come irradia l'antenna in questione (?)
 
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giovax

Guest
corallo82pd ha detto:
6 V/m dove? Nel vano scale di un palazzo di cemento, nell'ascensore (gabbia di Faraday...), nel garage sotterraneo, all'ultimo piano? Non ho letto la legge, ma se è scritta così dà adito a molteplici interpretazioni.

Una femtocella o un ripetitore da interno correttamente configurati emettono più o meno elettrosmog rispetto a una BTS distante trecento metri e tarata a 6 V/m? Perché se emettono meno radiazioni sarebbero la scelta più salutare.

la nuova normativa stabilisce che le pertinenze ESTERNE degli edifici NON sono più da considerarsi come luoghi su cui effettura le misurazioni per le condizioni di lunga permanenza e per le quali vige il limite di 6 V/m. Inoltre le misure andranno create tramite medie temporali lunghe, non con medie di pochi minuti o misure spot
 
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giovax ha detto:
la nuova normativa stabilisce che le pertinenze ESTERNE degli edifici NON sono più da considerarsi come luoghi su cui effettura le misurazioni per le condizioni di lunga permanenza e per le quali vige il limite di 6 V/m. Inoltre le misure andranno create tramite medie temporali lunghe, non con medie di pochi minuti o misure spot

Certo, ma tutto dipende dai materiali e dalla loro densità, oltre che dalla pianta e dall'altezza dell'edificio. Per questo dico che la normativa è vaga.
 
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corallo82pd ha detto:
Aprezzo le risposte approfondite ma vi prego di non esagerare con i tecnicismi, non sono un ingegnere ;)

Il motivo della mia domanda è il seguente: innalzando il limite d'esposizione a 6 V/m all'interno degli edifici, si può ragionevolmente garantire un segnale a -82 dBm sulla maggior parte dei cellulari? Con cinque tacche (o sette per alcuni Nokia), i telefonini richiedono meno energia per collegarsi alla BTS, quindi sono meno pericolosi per la salute. Se la risposta è sì, la nuova normativa ci tutelerebbe meglio, oltre a favorire le compagnie telefoniche.

Direi che i due temi sono scollegati. La necessità di limiti piu' alti (in realta' non sono piu' alti ma cambia il metodo di misura semmai) e' per lo piu' dettata dalla necessita' di avere piu' capacita' sui siti (TRX/portanti) e dalla volonta' di introdurre nuovi sistemi come LTE (e quindi il tema e' poco collegato alla copertura). Pertanto la questione non e' aumentare la potenza sul singolo trasmettitore quanto piuttotosto aumentare la potenza complessiva visto che sulla maggiorparte dei siti ormai ci sono gia' due sistemi e dovra' essenre introdotto un terzo (e ormai sempre piu' spesso ci sono anche piu' operatori).

Per questo motivo la questione del -82 dBm sui cellulari in realta' non e' che abbia molto senso. La sensibilita' di un cellulare (parliamo di GSM per semplificare) e' di -102 dBm (o almeno dovrebbe essere...) e le reti sono pianificate per offrire al minimo questo valore (con i dovuti margini legati a come e dove si vuole garantire il servizio). Nessuno sarebbe cosi sciocco da cercare di garantire a tutti le 5 tacche perche' sarebbe assolutamente inutile (a che pro?). Generalizzando si puo' dire che le reti sono pianificate per offrire un certo tipo di servizio a bordo cella e ovviamente questo non e' legato al numero di tacche.Quindi il legame tra -82 dBm e i 6 V/m e' abbastanza "improbabile" come concetto, anche perche' come detto il problema non e' la copertura (altrimenti dovresti aumentare anche la potenza trasmessa dai cellulari)

Come e' gia' stato detto da qualcuno il legame tra campo e potenza ricevuta necessita' di qualche informazione in piu' legata all'antenna. Semplificando, se si considera il range di frequenze di interesse per la telefonia mobile e si assume che il ricevitore abbia un'antenna con un guadagno di 0 dBi su 50 Ohm i 6 V/m corrispondono a potenza ricevute dell'ordine di -10/0 dBm (valori ben lontani da quelli che siamo abituati a vedere) Tali valori, in caso di propagazione ini spazio libero si registrano ad una distanza che a seconda della potenza irradiata varia da pochi metri ad alcune decine di metri (in direzione del massimo guadagno dell antenna trasmittente). Pertanto i punti critici possono essere quelli immediatamente vicini all'antenna ed in particolare di fronte, ma basta uscire fuori dal lobo principale o basta che ci sia un ostacolo o un muro che il campo scenda al di sotto di questi valori.
 
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gially

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giovax ha detto:
come fai a legare una potenza fornita all'antenna con una densità di potenza/campo senza sapere come irradia l'antenna in questione (?)

dipende cosa intendi per come irradia l'antenna, considera che le misure che vengono effettuate tengono conto del volume di rispetto, si tratta del volume all’interno del quale possono essere superati i valori limite di campo elettromagnetico imposti dalla legge. A fini pratici, si considera il volume di un parallelepipedo i cui lati rappresentano la distanza a cui i limiti vengono raggiunti lungo la direzione di propagazione delle onde elettromagnetiche e nelle direzioni a questa perpendicolari (orizzontale e verticale).

in questo caso io sono in grado di legare la potenza con l'intensità del campo elettrico NON la densità ;)
 
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Supertech ha detto:
Direi che i due temi sono scollegati. La necessità di limiti piu' alti (in realta' non sono piu' alti ma cambia il metodo di misura semmai) e' per lo piu' dettata dalla necessita' di avere piu' capacita' sui siti (TRX/portanti) e dalla volonta' di introdurre nuovi sistemi come LTE (e quindi il tema e' poco collegato alla copertura). Pertanto la questione non e' aumentare la potenza sul singolo trasmettitore quanto piuttotosto aumentare la potenza complessiva visto che sulla maggiorparte dei siti ormai ci sono gia' due sistemi e dovra' essenre introdotto un terzo (e ormai sempre piu' spesso ci sono anche piu' operatori).

Per questo motivo la questione del -82 dBm sui cellulari in realta' non e' che abbia molto senso. La sensibilita' di un cellulare (parliamo di GSM per semplificare) e' di -102 dBm (o almeno dovrebbe essere...) e le reti sono pianificate per offrire al minimo questo valore (con i dovuti margini legati a come e dove si vuole garantire il servizio). Nessuno sarebbe cosi sciocco da cercare di garantire a tutti le 5 tacche perche' sarebbe assolutamente inutile (a che pro?).

Grazie per il tuo intervento :) Se le cose stanno così, il discorso almeno in parte cambia.

Considera tuttavia che laddove le BTS operano a 40 V/m, le zone d'ombra sono rarissime. L'ho constatato di persona girando il Regno Unito in lungo e in largo. Quindi il legame tra V/m e tacche sul cellulare c'è, magari è empirico, ma c'è.

Avere cinque tacche indoor serve a minimizzare l'esposizione del cervello alle microonde: più forte è il segnale, meno potenza è necessaria al terminale per comunicare con la rete.

Certo, sarebbe esagerato avere una rete GSM a -82dBM nel 90% del territorio, per questo guardo con interesse alle femtocelle e ai ripetitori da interni.
 
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corallo82pd ha detto:
Considera tuttavia che laddove le BTS operano a 40 V/m, le zone d'ombra sono rarissime. L'ho constatato di persona girando il Regno Unito in lungo e in largo. Quindi il legame tra V/m e tacche sul cellulare c'è, magari è empirico, ma c'è.
Penso che ci sia un pò di confusione. Le BTS non "operano a 40 V/m", in quanto la potenza massima è abbastanza standard e tipicamente varia tra 20/40 W per Trx/portante, indipendentemente dai limiti. 40 V/m è solo una soglia che non devi superare in ricezione ad una certa distanza e pertanto questo incide più che altro sul dove e sul come si fanno siti e non su quanto coprono ( a meno che uno non è costretto a dewattare per farci stare tutti i sistemi, ma questo non è la regola ma semmai l'eccezione, oltrettutto abbastanza rara in ambienti rurali) Il problema è che a causa della necessità di avere più portanti, più sistemi e più operatori queste eccezioni tendono ad aumentare...
Pertanto le zone d'ombra sono rarissime non per i 40 V/m, ma per altri motivi (che possono andare dalla maggiore densità di siti al fatto che l'orografia nel regno unito è decisamente meno complressa rispetto all'Italia).

La differenza 6 V/m verso 40 V/m si traduce in una differenza in potenza di parecchi dB, ma non è che per questo chi può utilizzi amplificatori più potenti. Gli amplificatori delle BTS/Node B come detto sono abbastanza standard (spesso tra 20-40 W ovvero 43/46 dBm per TX/carrier) e questo vale per tutti indipendentemente dai limiti e pertanto, laddove uno non è costretto a dewattare (gran parte dei siti), la copertura ottenibile sarà la medesima. Non si deve pensare che siccome ho un limite più alto allora uso amplificatori da 60 dBm (15 dB più alti ad esempio) anche perchè questo surplus di potenza sarebbe inutile visto che andrebbe "compensato" da un analogo incremento di potenza lato terminali (altrimenti il terminale sente ma non può rispondere)
Se ho il limite più alto invece posso installare praticamente dove voglio (vicino alle case) e quanto voglio (come potenza complessiva)
 
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Supertech ha detto:
Penso che ci sia un pò di confusione. Le BTS non "operano a 40 V/m", in quanto la potenza massima è abbastanza standard e tipicamente varia tra 20/40 W per Trx/portante, indipendentemente dai limiti. 40 V/m è solo una soglia che non devi superare in ricezione ad una certa distanza e pertanto questo incide più che altro sul dove e sul come si fanno siti e non su quanto coprono ( a meno che uno non è costretto a dewattare per farci stare tutti i sistemi, ma questo non è la regola ma semmai l'eccezione, oltrettutto abbastanza rara in ambienti rurali) Il problema è che a causa della necessità di avere più portanti, più sistemi e più operatori queste eccezioni tendono ad aumentare...
Pertanto le zone d'ombra sono rarissime non per i 40 V/m, ma per altri motivi (che possono andare dalla maggiore densità di siti al fatto che l'orografia nel regno unito è decisamente meno complressa rispetto all'Italia).

La differenza 6 V/m verso 40 V/m si traduce in una differenza in potenza di parecchi dB, ma non è che per questo chi può utilizzi amplificatori più potenti. Gli amplificatori delle BTS/Node B come detto sono abbastanza standard (spesso tra 20-40 W ovvero 43/46 dBm per TX/carrier) e questo vale per tutti indipendentemente dai limiti e pertanto, laddove uno non è costretto a dewattare (gran parte dei siti), la copertura ottenibile sarà la medesima. Non si deve pensare che siccome ho un limite più alto allora uso amplificatori da 60 dBm (15 dB più alti ad esempio) anche perchè questo surplus di potenza sarebbe inutile visto che andrebbe "compensato" da un analogo incremento di potenza lato terminali (altrimenti il terminale sente ma non può rispondere)
Se ho il limite più alto invece posso installare praticamente dove voglio (vicino alle case) e quanto voglio (come potenza complessiva)

Coreggimi se sbaglio: in sintesi, l'innalzamento della soglia di esposizione indoor permetterà ai gestori di installare meno antenne e di sfruttare maggiormente i co-siting, ma non si tradurrà in un segnale più forte per i clienti.

In rete si trova del materiale per approfondire? Qualcosa di non troppo tecnico magari.
 
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corallo82pd ha detto:
Coreggimi se sbaglio: in sintesi, l'innalzamento della soglia di esposizione indoor permetterà ai gestori di installare meno antenne e di sfruttare maggiormente i co-siting, ma non si tradurrà in un segnale più forte per i clienti.

In rete si trova del materiale per approfondire? Qualcosa di non troppo tecnico magari.

Sostanzialmente è cosi (come ti ho detto fanno eccezione i casi in cui l'operatore per fare spazio a tutti i sistemi ha dovuto dewattarne qualcuno; in questi casi, riportando ai valori normali la potenza irradiata, si avrebbe anche un aumento di copertura).

..in rete non saprei dove indirizzarti..
 
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Albemix

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Si si su rai3 stanno parlando dei campi elettromagnetici, ora il programma parla dei soggetti ammalati ed è stato chiesto di ricordare per quanto tempo si è utilizzato il cellulare, qualcuno sta registrando la puntata?.

Saeuti

Albemix
 
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giovax

Guest
come sempre Report tende a nascondere alcune cose e pilotare un po' sulle conclusioni.
La ricerca a cui si fa riferimento è una delle tante che si basa quasi esclusivamente sul "ricordo" dei pazienti. Ma parallelamente è stato anche dimostrato che molte persone "ricordavano" dell'uso frequente dei cellulari SOLO dopo aver ricevuto una diagnosi di tumore. Purtroppo questo tipo di ricerche è sempre assoggettabile a questo tipo di rischi, e difficilmente si possono eliminarli.

Beh, consigliare di tenere aperto "un po'" il finestrino quando siamo in auto è un consiglio tecnico che non ha né capo né coda, le onde elettromagnetiche non è che "escono" da due dita di finestrino ......
 
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E del treno che pensi? Effettivamente il treno attenua moltissimo il segnale (almeno 10db, data la sua struttura metallica). Lì sì che il cell usa tanta potenza! (ad esclusione dei frecciarossa che hanno la cella on board)
 
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giovax ha detto:
come sempre Report tende a nascondere alcune cose e pilotare un po' sulle conclusioni.
La ricerca a cui si fa riferimento è una delle tante che si basa quasi esclusivamente sul "ricordo" dei pazienti. Ma parallelamente è stato anche dimostrato che molte persone "ricordavano" dell'uso frequente dei cellulari SOLO dopo aver ricevuto una diagnosi di tumore. Purtroppo questo tipo di ricerche è sempre assoggettabile a questo tipo di rischi, e difficilmente si possono eliminarli.

Beh, consigliare di tenere aperto "un po'" il finestrino quando siamo in auto è un consiglio tecnico che non ha né capo né coda, le onde elettromagnetiche non è che "escono" da due dita di finestrino ......

Quali conclusioni sarebbero forzate? Io l'ho trovata una puntata illuminante. La vicenda di Motorola che riciclava i soldi per finanziare le ricerche dell'OMS non la sapevo, ad esempio. E come me migliaia di persone, credo.

Il problema di fondo è che, per ogni ricerca che dimostra la nocività delle onde elettromagnetiche, ne esiste un'altra che conclude il contrario. E' curioso quanto ha affermato il ricercatore del CNR, praticamente l'opposto di quello che ha detto l'epidemiologa dell'Istituto Superiore di Sanità. Lei sostiene in sostanza che non ci siano i presupposti per applicare il principio di precauzione, in quanto non esiste un rischio potenziale. Le sue parole sono state: -Del resto neppure l'OMS raccomanda l'uso dell'auricolare-.

In attesa di chiarimenti da parte della scienza, mi chiedo perché le case produttrici di cellulari non consiglino l'uso dell'auricolare. In questo modo si cautelerebbero e non si troverebbero esposte al rischio di class actions in futuro. Del resto l'auricolare riduce del 90% il rischio di tumori al cervello, almeno secondo il ricercatore del CNR intervistato.

Una riflessione: avete notato che la percezione del rischio tende a essere inversamente proporzionale all'utilità percepita? In genere si addossano pericoli maggiori a cose che usiamo meno: gli elettrodotti, le centrali nucleari, ecc. Nessuno si preoccupa del radon che esce dall'acqua del rubinetto, della formaldeide nei mobili, del tasso di mortalità degli incidenti stradali e via dicendo. Forse è per questo che la ricerca dell'OMS dello scorso maggio è finita in un trafiletto in quindicesima pagina, come ha osservato Milena Gabanelli.

giovax ha detto:
Beh, consigliare di tenere aperto "un po'" il finestrino quando siamo in auto è un consiglio tecnico che non ha né capo né coda, le onde elettromagnetiche non è che "escono" da due dita di finestrino ......
Effettivamente sembra un consiglio empirico e casereccio. Lo sapevi però che se un fulmine colpisce la tua auto mentre il finestrino è anche solo in parte abbassato, rischi grosso? L'effetto gabbia di Faraday si ha solo a finestrini e areatori chiusi.
 
Windisti
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Ecco: http://www.comune.marone.bs.it/App_Functions/DB_File.aspx?Id=177043

Malgrado gli impianti vengano verificati da Arpa e, su richiesta, Arpa stessa effettui eventuali rilievi strumentali, in questo caso, probabilmente per sedare le preoccupazioni dei residenti, è stata commissionata un'indagine ad un'azienda privata.
Date un'occhiata ai risultati riportati nelle ultime pagine, tenendo conto che il limite di legge è di 6 V/m.
 
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