Negli albori del nuovo millennio, prima che lo tsunami chiamato Steve Jobs spazzasse via tutto, c’era un marchio che simboleggiava il mondo delle comunicazioni più di ogni altro: il Blackberry. Prima dell’avvento dell’iPhone e prima che il cellulare diventasse un’estensione indispensabile della nostra vita quotidiana, il Blackberry è stato uno dei dispositivi tecnologici che ha lasciato un’impronta indelebile nel nostro modo di comunicare. Questo cellulare, originario del Canada, è stato il precursore nella navigazione su Internet e nell’uso come strumento di lavoro. Oltre alle email, era noto per la sua tastiera “Qwerty” e un design iconico che è stato emulato da altre aziende, incluso il colosso Nokia.
Ora, la storia del Blackberry arriva sul grande schermo con un film prodotto da Matt Johnson, presentato per la prima volta alla Mostra del Cinema di Berlino all’inizio del 2023. Questo film, che verrà rilasciato in Italia il 16 novembre grazie a Eagle Pictures, è una miscela di dramma, commedia e satira sociale. Racconta l’ascesa, la caduta e l’eredità di questo piccolo oggetto tecnologico che ha rivoluzionato il mondo delle comunicazioni e del lavoro.
Basato sul libro “Losing the Signal,” scritto dai giornalisti economici Jacquie McNish e Sean Silcoff e pubblicato nel 2015, prima del crollo ufficiale della società, il film offre una narrazione coinvolgente di una storia vera. La vicenda inizia con Mike Lazaridis e Douglas Fregin, due giovani ingegneri di Waterloo, in Canada, che fondano la Research in Motion (RIM) nel 1988, mentre erano ancora studenti. RIM era specializzata in tecnologie legate all’invio di dati tramite reti Mobitex.
Con una profonda conoscenza dei processi meccanici e tecnologici, i due capirono nel corso degli anni ’90 che potevano realizzare il primo cellulare in grado di connettersi direttamente alle caselle di posta elettronica. Grazie ai finanziamenti adeguati, il primo Blackberry vide la luce e divenne subito popolare negli anni Duemila, trasformandosi in uno status symbol.
Tuttavia, nonostante il successo iniziale, il declino era inevitabile. Investimenti sbagliati e dispute interne all’azienda portarono i fondatori del marchio sull’orlo del baratro. Nel 2007, il primo iPhone fece il suo ingresso sul mercato, soppiantando tutti i cellulari prodotti fino a quel momento e segnando di fatto la fine della produzione del Blackberry nel 2016. Nonostante ciò, l’azienda sopravvisse e si reinventò come produttrice di software.
La storia del Blackberry è una testimonianza dell’effimero mondo della tecnologia e dei cambiamenti rapidi. È un racconto affascinante di innovazione, successo, e poi adattamento. Il film offre uno sguardo intrigante dietro le quinte di un’icona tecnologica che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia delle comunicazioni.
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