Una compagnia di jet privati ha annunciato l’introduzione di Starlink per l’aviation sui propri Gulfstream. Entro il 2024, molti altri modelli di aeromobili di diverse compagnie saranno compatibili.
L’iniziativa Starlink di SpaceX sta espandendo concretamente i suoi servizi Internet nello spazio, raggiungendo ora anche i velivoli. Annunciato nell’ottobre dell’anno scorso, Starlink per l’aviation ha recentemente ottenuto l’approvazione tecnica per essere utilizzato su un altro modello di aeromobile: il Gulfstream G650.
Starlink per l’aviation sarà presto disponibile sulla flotta di jet privati Gulfstream dell’azienda Trans-Exec Private Jets, consentendo streaming, videochiamate, giochi online e lavoro a distanza.
Al momento, il servizio Starlink è stato implementato con successo su oltre 70 aeromobili a livello globale, con piani per estenderlo ad altri 400 velivoli.
L’annuncio di Starlink per l’aviation è stato fatto nell’ottobre dell’anno precedente, e nei primi mesi del 2023, SpaceX ha intrapreso le necessarie procedure per ottenere il Supplemental Type Certificate (STC) dalla Federal Aviation Administration (FAA) statunitense per vari modelli di aeromobili.
L’STC è un certificato rilasciato dalla FAA quando un’azienda ottiene l’approvazione per apportare modifiche a un “prodotto aeronautico” rispetto al suo progetto originale, in questo caso, si riferisce all’hardware Starlink destinato agli aeromobili.
Attualmente, Starlink ha ottenuto l’approvazione per gli Embraer ERJ-135 e ERJ-145, oltre ai Gulfstream G650 e G650 ER.
L’elenco dei velivoli compatibili non include solo jet privati e aeromobili utilizzati su tratte regionali, ma prevede anche modelli destinati a tratte a lungo raggio, tra cui il Boeing 777, la cui approvazione è prevista nel corso del 2024.
Il costo per le compagnie aeree interessate è di 150.000 dollari per l’hardware iniziale e di 25.000 dollari al mese per il servizio in abbonamento. La velocità offerta varia da 40 a 220 Mb/s in download e da 8 a 25 Mb/s in upload, con una latenza di 99 ms.
