
Negli ultimi anni, il settore delle telecomunicazioni ha assistito a una trasformazione profonda, trainata dalle potenzialità dell’intelligenza artificiale. Dai processi di manutenzione predittiva alle analisi in tempo reale, le reti stanno evolvendo verso un modello sempre più autonomo e proattivo. A fare da pioniere in questo scenario è Sparkle, primo operatore internazionale italiano e tra i principali player mondiali, che il 15 maggio 2025 ha annunciato i brillanti risultati del progetto Artificial Intelligence Sparkle Network Assurance (AISNA), realizzato in partnership con Engineering Group totaltele.com.
Un salto di qualità per il NOC di Sparkle
Il cuore pulsante dell’iniziativa AISNA è il Network Operation Center (NOC) di Sparkle, dove per la prima volta l’intelligenza artificiale è stata impiegata su larga scala per gestire e monitorare la rete internazionale. Fino a oggi, le attività del NOC – controllo degli allarmi, escalation dei ticket, campagne di aggiornamento – richiedevano un intervento manuale intenso, esposto al rischio di errori e ritardi. AISNA cambia radicalmente questa prospettiva: grazie a modelli di machine learning e a tecniche di NLP (Natural Language Processing), il sistema automatizza le procedure ripetitive, anticipa gli eventi critici e semplifica l’accesso alle informazioni per gli operatori Ingegneria Informatica.
Numeri alla mano: efficienza e qualità in aumento
I dati parlano chiaro. L’adozione di AISNA ha permesso di:
- Ridurre del 30% il tempo medio di gestione degli alert nel NOC;
- Accorciare fino all’80% la durata delle campagne di aggiornamento massivo della rete;
- Risparmiare circa 3.000 ore all’anno nella redazione dei report di assistenza clienti;
- Recuperare 700 ore annue dedicate ai Report for Outage (RFO), grazie all’analisi automatica delle email e all’aggiornamento dinamico dei ticket totaltele.com. Il risultato è duplice: da un lato, gli operatori possono concentrare le proprie competenze sui casi più complessi e sull’interazione diretta con i clienti; dall’altro, la qualità complessiva del servizio migliora, con tempi di risposta più rapidi e un monitoraggio costante senza soste.
Il contesto globale: perché l’AI è ormai strategica
Non si tratta di un’eccezione isolata. Secondo il World Economic Forum, l’uso di soluzioni AI per l’automazione dei processi di network management è destinato a ridurre drasticamente il “cost-to-serve” degli operatori, rendendo le reti più resilienti e scalabili reports.weforum.org. In parallelo, una ricerca di Gartner stima che entro il 2026 il 75% delle nuove applicazioni enterprise incorporerà modelli di intelligenza artificiale e machine learning, spinto dalla necessità di decisioni sempre più rapide e basate sui dati LinkedIn. Altri leader di mercato – da Cisco a Nokia – stanno sperimentando architetture di closed-loop automation, dove il sistema non si limita a rilevare anomalie, ma propone e attua in autonomia le contromisure necessarie. In questo senso, il progetto AISNA si inserisce in una visione di intent-based networking, in cui gli obiettivi di business (accordi sui livelli di servizio, ottimizzazione delle risorse) sono tradotti in “intenti” che la rete stessa provvede a rispettare, adattandosi in real time Cisco.
Sfide e opportunità: il mio punto di vista
Pur entusiasmante, l’adozione dell’AI nelle operation di rete non è priva di complessità. In prima battuta, serve un solido governance framework per garantire trasparenza nei processi decisionali e responsabilità sulle azioni automatizzate. La qualità e la provenienza dei dati sono un altro pilastro: modelli predittivi efficaci nascono solo da dataset accurati e aggiornati. Infine, la trasformazione culturale: gli operatori devono evolvere da esecutori di procedure a veri e propri “supervisori” dell’ecosistema AI, con nuove competenze di data analysis e machine learning.Tuttavia, credo che iniziative come AISNA rappresentino una tappa fondamentale per il settore. L’efficienza operativa acquisita può tradursi in investimenti più mirati, capaci di sostenere rollout 5G avanzati, servizi edge computing e applicazioni critiche per IoT e Industry 4.0. Guardando avanti, immagino una rete sempre più autonoma, dove l’intelligenza artificiale non è solo uno strumento di supporto, ma un motore di innovazione continua. Il progetto AISNA di Sparkle è un esempio concreto di come l’AI possa trasformare le operation di una delle infrastrutture di rete più estese al mondo. Grazie alla collaborazione con Engineering Group e a un approccio orientato ai risultati, Sparkle consolida la propria posizione di avanguardia, offrendo ai clienti servizi sempre più affidabili e flessibili.