I telefoni wind non sono più attivi a San Marino! Sportello Consumatori
pubblicato venerdì 04 maggio 2012 alle 14:26
I telefoni wind non sono più attivi a San Marino!
4 maggio 2012 - Avevamo denunciato pochi giorni fa l’assoluta inerzia delle autorità sammarinesi verso il problema del roaming per gli utenti Wind. Prendiamo atto con favore, dalle precisazioni giunte, che gli utenti non Wind non avranno penalizzazioni, mentre invece si aggrava la situazione per gli stessi utenti Wind. Infatti, come ci hanno segnalato diversi di loro, dall’inizio di maggio i telefoni Wind risultano non più funzionanti all’interno del territorio di San Marino.
Infatti, anziché esigere da Wind il pagamento del canone di concessione, consentendo ai tanti utenti sammarinesi di continuare ad usufruire di un servizio ormai primario e anche a tutto vantaggio delle entrate pubbliche, lo Stato sammarinese, a quanto ci risulta, ha ripetutamente preteso la disattivazione del segnale verso San Marino. Ciò crea un enorme disservizio che priva gli utenti Wind sammarinesi della possibilità sia di fare che di ricevere telefonate dentro San Marino. Solo fuori dal territorio sammarinese la loro linea telefonica funziona, naturalmente a costi maggiorati per effetto del roaming, nelle chiamate da e verso la RSM.
Non c’è che dire: non poteva esserci modo peggiore per gestire il problema del roaming! Ora cosa faranno gli utenti Wind, se non viene rapidamente ripristinato il servizio a condizioni normali? Forse qualcuno valuterà seriamente la possibilità di passare ad altre compagnie telefoniche che operano a San Marino. Una vicenda non risolta, forse, per difendere gli interessi di qualcuno? Mentre la situazione è precipitata, siamo ancora in attesa di conoscere la posizione del Governo, che continua a svolgere un ruolo di semplice spettatore. Dopo la inusuale tempestività con cui la Segreteria per gli Affari Esteri ci risponde per una semplice puntualizzazione, in cui riconosce tuttavia il problema, attendiamo ora che l’Esecutivo ci dica cosa intende fare concretamente per tutelare gli utenti interessati e per promuovere un sistema di concorrenza che abbia lo scopo di ridurre il più possibile le tariffe.
L’Osla, in una sua nota, si dice contraria alla possibilità che lo Stato conceda nuove concessioni. In sostanza, difende a spada tratta la situazione di sostanziale monopolio che esiste da sempre a San Marino. Afferma che le compagnie sono tre, ma tutti sanno che sia TIM-Telecom che TMS usano le stesse reti. Perché un utente sammarinese non può avere le stesse opportunità che ha un cittadino che abita a pochi metri dal confine, che può scegliere tra più compagnie telefoniche e quindi tra una gamma più ampia di servizi e tariffe?
L’instaurazione di un regime di concorrenza correttamente regolamentato, come avviene normalmente in qualsiasi Stato di qualsiasi dimensione, permetterebbe di ampliare l’offerta di servizi telefonici e di innescare un meccanismo che può portare al ribasso dei prezzi, a beneficio dei consumatori. Infine, sorprende non poco che l’Osla, organizzazione che si dice protesa verso il futuro e l’innovazione, difenda strenuamente l’attuale situazione nel campo delle telecomunicazioni, che a San Marino è ancora alla preistoria…
Associazione Sportello Consumatori