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LTE: la corsa ad ostacoli della Banda Larga Mobile italiana veniva scritto: È possibile tuttavia, comunque, che
crescerà il numero di utenti che si potranno accontentare della
banda larga mobile, se questa migliorerà grazie all’LTE. Incideranno anche i passi avanti dell’UMTS/HSPA, in termini sia di qualità sia di copertura, grazie a vari fattori: l’estensione dei
42 Mbps, l’offloading dell’attuale rete per l’avvento dell’LTE e il refarming
UMTS 900.
Telecom e Vodafone l’hanno già cominciato, spostando sulle frequenze
900 MHz i servizi UMTS/HSPA.
3 Italia e Wind partiranno tra fine anno e inizi del 2012. Il risultato sarà una copertura UMTS/HSPA pari all’attuale Gsm (oltre
99% della popolazione). Lo scenario che comincerà a delinearsi tra poco più di un anno è il seguente:
banda larga mobile a 42 Mbps per tutti e, per quasi tutti, a
100 Mbps. Teorici, ovviamente. Com’è teorico che il governo riuscirà a togliere gli
800 MHz alle emittenti locali, che hanno appena cominciato a fare battaglia. Si si è visto come wind ha iniziato con l'umts 900 invece di fare promesse perché non dichiaravano che al momento non dispongono di abbastanza canali o Herz? E poi Ibarra
http://www.corrierecomunicazioni.it/tlc/12613_lte-ibarra-doppie-risorse-doppio-vantaggio.htm E il refarming Umts 900 come sta procedendo?
In questo momento siamo nella fase finale di sviluppo che potrebbe avvenire nel corso del 2012. In quel momento sarà possibile utilizzare per l’Umts le frequenze 900 MHz che sono attualmente usate dal Gsm. Tecnicamente completeremo entro quest’anno tutti i passi necessari per poter partire con il refarming.
L’investimento per l’acquisto delle frequenze e quello sulla rete 4G, sommato all’investimento per lo sviluppo e l’evoluzione dell’Hspa+, rappresenta per noi uno sforzo significativo, ma di fatto è obbligato perché intendiamo soddisfare al meglio le esigenze dei nostri clienti, che richiedono una copertura ad alta velocità sia domestica sia in mobilità.