Recente articolo che parla delle differenze tra 5 SA e NSA spiegate da manager Ericsson:
https://www.hdblog.it/mobile/articoli/n535308/5g-standalone-sa-nsa-differenze/
Un pezzo interessante tratto dall'articolo:
"IL PERCORSO DI AVVICINAMENTO: DA 5G NSA A 5G SA
Il tema centrale per la transizione è legato alla copertura. Il primo passo dovrà essere quello di implementare le frequenze del 5G ovunque si intendano lanciare nuovi servizi basati su Standalone, che siano aree localizzate o limitate per reti private, oppure su larga scala.
"Il mobile broadband, ad esempio, andrebbe offerto in 5G SA solo quando la copertura del 5G sarà paragonabile a quella del 4G, pena il rischio di inficiare le prestazioni a causa di una copertura discontinua", prevede Basile. "Una volta disponibile una buona rete radio 5G, gli operatori dovranno attivare la core 5G (o 5GC), da affiancare alla core network attuale che gestisce il 4G ed il 5G NSA". Ericsson in tal senso propone la cosiddetta "Dual Mode Core", in grado di gestire simultaneamente le reti tradizionali 4G e 5G NSA, e le reti 5G Standalone.
C'è però un paradosso. "Un utente 5G SA potrebbe godere di una velocità di connessione inferiore a quella di un utente 5G NSA presente nella stessa rete", aggiunge Basile. Il motivo si deve al fatto che l'utente 5G SA può accedere solo alla rete 5G mentre quello 5G NSA, grazie alla "Dual Connectivity" può godere della combinazione del flusso dei dati ricevuto dalle reti 4G e 5G insieme.
"Un modo semplice per risolvere il problema è quello di disattivare il 4G in alcune delle attuali frequenze e dedicarle al 5G (refarming, NdR.). Una operazione 'brutale' che va a discapito dell’utenza 4G che vedrà ridotta la velocità e la capacità, e che gli operatori vogliono evitare visto che per molti anni ancora il traffico 4G sarà la componente dominante sul totale".
Ericsson propone per questa criticità la tecnologia Dynamic Spectrum Sharing (DSS), "che permette di usare la stessa frequenza contemporaneamente per il 4G e il 5G grazie ad un sofisticato algoritmo che ogni millisecondo decide quale utente servire". Con il DSS gli utenti 4G potranno continuare ad usufruire del servizio esistente mentre quelli 5G avranno accesso ad una capacità maggiore anche in modalità SA.
"Molti operatori stanno attivando il DSS proprio per prepararsi ad una configurazione ottimale della rete in tutte le modalità", spiega Basile. "In alcune reti il DSS è stato anche attivato in aree prive della copertura delle frequenze aggiuntive del 5G (midband). In queste aree il DSS permette di offrire un servizio 5G con prestazioni paragonabili a quelle del 4G pre-esistente. In futuro disporre di una connessione 5G anche nelle aree dove sono presenti solo le frequenze utilizzate oggi dal 4G grazie al DSS permetterà di mantenere una connessione 5G stabile in mobilità, soprattutto in Standalone, con i relativi vantaggi in termini di latenza e sicurezza. Presumibilmente poi gli operatori porteranno in tali aree anche le frequenze aggiuntive del 5G per offrire maggiore velocità e capacità quando necessaria".
La prospettiva insomma è di assicurare il perenne collegamento in 5G sfruttando le nuove frequenze e temporaneamente il DSS per le frequenze pre-esistenti del 4G."