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[font=Tahoma, Verdana, Arial, sans-serif]Concordo. [/font]
Proseguono i dinieghi di alcuni comuni alle installazioni 5G. Questa volta è il turno di Albignasego, in provincia di Padova:
https://www.ilgazzettino.it/nordest/padova/antenne_5g_ordinanza_sindaco_giacinti-5243394.html
Se fossi nelle compagnie telefoniche, chiederei:
1) allo Stato il rimborso dei soldi spesi per le licenze 5G (vista l'opposizione di un numero crescente di comuni e la conseguente impossibilità di assolvere agli obblighi di copertura previsti dalle aste),
2) agli enti locali gli indennizzi per lucro cessante in caso di ritardo o blocco delle installazioni (forse in tal caso vi sarebbero i presupposti per denuncia per interruzione di pubblico servizio),
3) ai comuni il rimborso delle spese legali sostenute per i loro ricorsi al TAR, ecc..
E magari, ma lo dico come provocazione,
spegnerei i ripetitori nei comuni più riottosi, giusto per ricordare agli "ambientalisti da tastiera" che il cellulare è ormai fondamentale per la vita quotidiana, così come Internet e i PC.
Forse certa gente, dopo qualche ora di astinenza dal telefonino, inizierebbe a riflettere. Scusate la provocazione, ma di fronte a tanta ignoranza, a volta strumentalizzata da taluni sindaci, mi ribolle il sangue nelle vene.