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SteelBlade ha detto:
...il Node B così finisce dentro la catena di ponti radio e ogni tratta ha la modulazione adattativa, che va da un minimo a un massimo in Mbps a seconda della qualità dei valori di ricezione sulla tratta i protocolli non hanno più una banda preassegnata ma un QoS che prioritizza opportunamente il traffico, quindi la banda disponibile a quel Node B ora dipende dalla combinazione delle capacità delle tratte radio per cui passa e da quanto sono congestionate.
Praticamente un sistema intelligente in grado di regolarsi in base al traffico. Ma le frequenze che ha H3G non sono sempre adiacenti? Oppure cambiano a seconda della zona? Altra cosa, se non ricordo male questi nuovi ponti radio anche nelle peggiori condizioni erogano diverse decine di Mbit, quindi non avremo più casi in cui un node-b verrà configurato ad una velocità superiore rispetto alla banda in entrata?
 
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ATA ha detto:
Ciao SteelBlade, al momento mi sembra che la maggior parte dei node-B di TIM stia ancora utilizzando il protocollo ATM con i vari link portati su doppino in rame; eppure al momento le prestazioni sono mediamente buone parlando si HSPA; arriverà anche per TIM l'esigenza del protocollo IP e se si saranno costretti ad abbandonare il supporto fisico di rame? Grazie
In realtà TIM è stata la prima a cominciare a migrare verso IP, solo che loro continuano a usare rete cablata... non ho indagato nel dettaglio, ma immagino che o aggregano la banda di diversi link E1 al Node B oppure portano delle linee di banda maggiore evitando di disgregarle in link E1 a monte.

Noid ha detto:
Praticamente un sistema intelligente in grado di regolarsi in base al traffico. Ma le frequenze che ha H3G non sono sempre adiacenti? Oppure cambiano a seconda della zona? Altra cosa, se non ricordo male questi nuovi ponti radio anche nelle peggiori condizioni erogano diverse decine di Mbit, quindi non avremo più casi in cui un node-b verrà configurato ad una velocità superiore rispetto alla banda in entrata?
Beh il sistema non è propriamente "intelligente" semplicemente non ha più i limiti rigidi che aveva prima, c'è una catena di ponti radio con diversi punti di ingresso e la banda è "libera" con priorità sul traffico che deve arrivare puntuale come segnalazione e traffico voce. H3G ha 3 frequenze nel 2100 tutte e 3 adiacenti in quanto le sono state tutte assegnate all'epoca dell'asta, gli altri 3 operatori hanno 2 frequenze + 1... all'epoca dell'asta gli sono state assegnate 2 frequenze adiacenti per uno in quanto avevano già una rete GSM mentre ad H3G e IPSE2000 furono assegnate 3 frequenze, quando IPSE è fallita le 3 frequenze sono state date 1 per ogni operatore che aveva solo 2 frequenze, quindi ogni operatore "vecchio" ha 2 frequenze adiacenti e una ereditata da IPSE che non è adiacente alle altre, H3G usa sempre la stessa frequenza per le celle del 1° layer (cellid che terminano da 1 a 3), 2° layer (da 4 a 6) e 3° layer (da 7 a 9).
Tornando alla banda, facendo l'esempio del Node B del test di cui si parlava, la prima tratta radio che prende il traffico da lui generato ha una banda variabile da 90 a 170 Mbps, che varia a secondo della qualità del collegamento radio, se c'è fading e i valori di ricezione peggiorano il ponte radio abbassa la velocità della modulazione rendendola più affidabile a discapito della banda trasmessa, su questa banda però non ci passa solo quel Node B ma anche quelli più "lontani".
Tieni conto che anche in ATM, se avevi un Node B con le celle configurate a 21 Mbps e la banda alla base di 8 Mbps, non necessariamente ti andava a tappo, un conto sono i picchi di traffico, un conto è il throughput medio dell'intero Node B... non so se mi spiego. Chiaramente se hai la cella a 21 Mbps e la banda alla base a 8, più di 8 Mbps di picco non li fai.
Lato rete non hai un parametro sulle celle che dice 7,2, 14,4, 21, hai dei parametri che parlano di numero di codici disponibili (vedere funzionamento del WCDMA, spreading factor, ecc...) puoi impostare modulazioni più efficienti come la 64QAM, puoi attivare l'enhanced uplink con tti a 2ms, la velocità massima è una conseguenza di questi parametri, però anche avendo uno strozzamento sulla banda IuB (fra Node B e RNC) l'attivazione di queste feature ti possono cmq aiutare a migliorare la situazione, magari rendendo più omogeneo il traffico.
 
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Chiedo scusa se rispondo punto per punto ma credo sia più chiaro. :)

SteelBlade ha detto:
In realtà TIM è stata la prima a cominciare a migrare verso IP, solo che loro continuano a usare rete cablata... non ho indagato nel dettaglio, ma immagino che o aggregano la banda di diversi link E1 al Node B oppure portano delle linee di banda maggiore evitando di disgregarle in link E1 a monte.

Da quello che avevo letto useranno una combinazione di fibra ottica, ponti radio di nuova generazione e linee xDsl di grande capacità: http://www.corrierecomunicazioni.it/index.php?section=news&idNotizia=77693

SteelBlade ha detto:
H3G ha 3 frequenze nel 2100 tutte e 3 adiacenti in quanto le sono state tutte assegnate all'epoca dell'asta

Allora perchè hai scritto "dove possibile"? :blink:

SteelBlade ha detto:
Tornando alla banda, facendo l'esempio del Node B del test di cui si parlava, la prima tratta radio che prende il traffico da lui generato ha una banda variabile da 90 a 170 Mbps, che varia a secondo della qualità del collegamento radio, se c'è fading e i valori di ricezione peggiorano il ponte radio abbassa la velocità della modulazione rendendola più affidabile a discapito della banda trasmessa, su questa banda però non ci passa solo quel Node B ma anche quelli più "lontani".

La modulazione è l'impatto sulle prestazioni l'ho capita avendo letto diversi documenti in proposito, quello che non mi è chiaro è il dimensionamento dei ponti radio. Mi spiego meglio, nei documenti che avevo letto si diceva che per esempio in una configurazione ad albero si usano link di capacità diversa a seconda della distanza dall'hub collegato in fibra, quelli che partono dall'hub sono di capacità maggiore per diminuire man mano che diminuiscono i Node-B che questi dovranno collegare, cioè più ci si allontana dal punto base. Sul ponte radio di cui abbiamo parlato tanto per farsi un'idea quanti Node-B ci sono collegati? La capacità di questi ponti radio è già sovradimensionata (e aumentabile senza sostituire l'apparato) rispetto al traffico attuale oppure tra 1 anno si dovranno di nuovo sostituire?

SteelBlade ha detto:
Tieni conto che anche in ATM, se avevi un Node B con le celle configurate a 21 Mbps e la banda alla base di 8 Mbps, non necessariamente ti andava a tappo, un conto sono i picchi di traffico, un conto è il throughput medio dell'intero Node B... non so se mi spiego. Chiaramente se hai la cella a 21 Mbps e la banda alla base a 8, più di 8 Mbps di picco non li fai.

Vediamo se ho capito bene, anche se sono stati aumentati i codici del Node-B per portarlo a 21 Mbit poi gli si porta solo la banda media che "genera"?

SteelBlade ha detto:
Lato rete non hai un parametro sulle celle che dice 7,2, 14,4, 21, hai dei parametri che parlano di numero di codici disponibili (vedere funzionamento del WCDMA, spreading factor, ecc...) puoi impostare modulazioni più efficienti come la 64QAM, puoi attivare l'enhanced uplink con tti a 2ms, la velocità massima è una conseguenza di questi parametri, però anche avendo uno strozzamento sulla banda IuB (fra Node B e RNC) l'attivazione di queste feature ti possono cmq aiutare a migliorare la situazione, magari rendendo più omogeneo il traffico.

A proposito di uplink, come mai a volte il download è bassissimo e l'upload supera anche il Mbit? Dipende dalla gestione delle risorse?

Sarebbe molto interessante sapere Vodafone come porta la banda nei comuni nel progetto 1000 comuni, servirebbe Supertech :)


P.s. Steelblade senza andare troppo nel dettaglio perchè immagino che non lo potrai fare, come sono stati organizzati questi upgrade? Si comincia dalle zone con traffico più elevato? Nei comunicati dicono che gli ci vorrà ancora quasi 1 anno per la migrazione ip, ci crediamo?
 
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Noid ha detto:
Da quello che avevo letto useranno una combinazione di fibra ottica, ponti radio di nuova generazione e linee xDsl di grande capacità: http://www.corrierecomunicazioni.it/index.php?section=news&idNotizia=77693
Devo indagare bene su come si sono regolati sulla parte fisica del trasporto, appena ho la possibilità lo faccio, ma so che sono stati i primi a passare a IP, sempre usando rete cablata.

Noid ha detto:
Allora perchè hai scritto "dove possibile"? :blink:
Parlavo dell'attivazione del 42 Mbps, per dove possibile intendevo dove c'è la banda che lo permette, dove c'è già attiva la 2° frequenza e dove hai l'hardware per farlo, i modelli più vecchi di Node B hanno delle piastre fatte per gestire tot "canali" se le saturi va in congestione e se aumenti i codici saturi più facilmente le risorse, i nuovi modelli usano un sistema diverso, hai la parte baseband compattata tutta dentro una piastra che ha molti "canali" sblocchi il numero che ne vuoi utilizzare comprando delle licenze, se non ti dovessero bastare metti un'altra piastra uguale, stesso discorso per la parte RF, prima avevi un ampli per ogni portante, ora con un ampli fai tranquillamente 3 portanti perché sono da 60W, solo che se non compri la licenza di base puoi usarlo solo a 20W

Noid ha detto:
La modulazione è l'impatto sulle prestazioni l'ho capita avendo letto diversi documenti in proposito, quello che non mi è chiaro è il dimensionamento dei ponti radio. Mi spiego meglio, nei documenti che avevo letto si diceva che per esempio in una configurazione ad albero si usano link di capacità diversa a seconda della distanza dall'hub collegato in fibra, quelli che partono dall'hub sono di capacità maggiore per diminuire man mano che diminuiscono i Node-B che questi dovranno collegare, cioè più ci si allontana dal punto base. Sul ponte radio di cui abbiamo parlato tanto per farsi un'idea quanti Node-B ci sono collegati? La capacità di questi ponti radio è già sovradimensionata (e aumentabile senza sostituire l'apparato) rispetto al traffico attuale oppure tra 1 anno si dovranno di nuovo sostituire?
Il concetto che tu esprimi della diversa capacità man mano che ci si allontana dall'hub è corretto, sulla tratta della quale ho indicato la capacità (90-170 Mbps) ci passano 3 Node B, compreso quello del test, una delle nuove frontiere dell'incremento di capacità sarà unire la banda di due tratte radio parallele come se fosse una sola. Gli impianti si conta di non sostituirli dopo un anno, al massimo se si rendesse necessario aggiungerne altri.

Noid ha detto:
Vediamo se ho capito bene, anche se sono stati aumentati i codici del Node-B per portarlo a 21 Mbit poi gli si porta solo la banda media che "genera"?
La strategia che ho visto fino a un certo punto era di portare alla base i link necessari alla velocità massima delle celle per cui era configurato, esempio: 7.2 = 4 link e1 alla base, poi hai problemi di posti dove andare col ponte radio è complicato e allora rimani bloccato sulle linee in affitto che magari sono anche finite e non puoi aumentare oltre, da quello che vedo ora si riconfigura aumentando codici e attivando la 64QAM e il dual carrier dove hai le condizioni per farlo, se la IuB si satura, amen... chiaramente certe modifiche non si fanno dove la IuB è veramente castrata, vedi per esempio i casi di leased line dove non puoi nemmeno fare l'IMA.

Noid ha detto:
A proposito di uplink, come mai a volte il download è bassissimo e l'upload supera anche il Mbit? Dipende dalla gestione delle risorse?
Nel 90% di questi casi c'è saturazione sul canale HS in downlink della cella... tanti che scaricano e nessuno che fa uplink, quindi il canale EUL è abbastanza libero

Noid ha detto:
P.s. Steelblade senza andare troppo nel dettaglio perchè immagino che non lo potrai fare, come sono stati organizzati questi upgrade? Si comincia dalle zone con traffico più elevato? Nei comunicati dicono che gli ci vorrà ancora quasi 1 anno per la migrazione ip, ci crediamo?
Per l'IP si è partiti da una sperimentazione a Roma, poi Milano e poi un po' a macchia di leopardo, secondo me i criteri sono più logistici che altro, con attenzione cmq ai grandi centri urbani e dove c'è bisogno.
 
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SteelBlade, allora come si spiega il download a 0,22Mbit anche a mezzanotte inoltrata? Tutti che scaricano allegramente in una zona coperta da 7Mbit? (forse nella città che ospita l'antenna c'è anche la 20Mbit)
 
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tuxpenguin ha detto:
SteelBlade, allora come si spiega il download a 0,22Mbit anche a mezzanotte inoltrata? Tutti che scaricano allegramente in una zona coperta da 7Mbit? (forse nella città che ospita l'antenna c'è anche la 20Mbit)
Ogni caso fa capo a se, se hai maggiori dettagli che mi permettono di analizzare il problema ne possiamo parlare, Comunque ne basta anche uno che scarica allegramente e che è sensibilmente più vicino alla cella di quello che scarica male... nell'UMTS la cella scambia più volentieri con gli utenti che hanno un buon CQI, gli altri ci rimettono... è una questione di sfruttare efficientemente la banda a disposizione.
 
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Grazie SteelBlade della risposta, ora è più chiaro ;) 90-170 Mbit non sono affatto pochi ma visto che si sta parlando di Roma immagino che dovranno essere aumentati per l'Lte, anzi, già ora sarebbero al limite per supportare una velocità di picco ipotizziamo di 3x2 portanti x 21 Mbit. Se stanno impiegando le stesse risorse che hanno usato per cambiare tutti i Node B l'anno scorso dovrebbero andare spediti per sostituire i link :). Che tu sappia i link che stanno installando hanno quella capacità massima oppure con modulazioni più spinte possono aumentare ancora? Sul sito Ericsson ce ne sono di tante capacità, anche superiori :) Ultima domanda (per ora :D), tutti gli operatore escluso Tim cosa fanno quando non riescono a raggiungere un sito con un ponte radio e non possono comprare flussi da telecom? Hanno le mani legate?

SteelBlade ha detto:
Comunque ne basta anche uno che scarica allegramente e che è sensibilmente più vicino alla cella di quello che scarica male...

Ma nella maggioranza dei casi ci sarà poca banda alla base no?
 
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gially

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guarda da quello che ho visto io insieme a Fra (steel) ti posso dire che molti node-b hanno ormai almeno 4 Mbit di banda alla base ;)
 
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Vero ma con tutti gli smartphone e le chiavette che si vendono banda ne serve quasi ovunque, soprattutto su quelli settati a 7,2 o più.
 
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SteelBlade ha detto:
Ogni caso fa capo a se, se hai maggiori dettagli che mi permettono di analizzare il problema ne possiamo parlare, Comunque ne basta anche uno che scarica allegramente e che è sensibilmente più vicino alla cella di quello che scarica male... nell'UMTS la cella scambia più volentieri con gli utenti che hanno un buon CQI, gli altri ci rimettono... è una questione di sfruttare efficientemente la banda a disposizione.
Guarda, adesso sono in Francia, quindi fino a sabato prossimo non posso darti CellID e LAC. Cmq ti manderò un MP con i dati esatti sabato prossimo. :bye:
 
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Sarebbe possibile fare qualche esempio reale oppure è tutto materiale non divulgabile? Magari omettendo il nome della città...
 
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Mi sa che anche i tecnici sono andati in vacanza :D

P.S.: SteelBlade, ti ho inviato CellID e LAC in MP :bye:
 
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Beh il periodo è giusto :D comunque spero che questa discussione vada avanti perchè trovo che sia molto interessante :)
 
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SteelBlade ha detto:
Se in un paese ci sono 10 strade a una sola corsia che confluiscono tutte sulla strada principale, non si pretenderà di avere quest'ultima della larghezza di 10 corsie per ovvii motivi. Lo stesso contetto si applica a una rete di trasporto.

Leggevo questo post di alcuni mesi fa e mi è venuto un dubbio: poniamo di avere un hub collegato in fibra da cui partono due rami ognuno dei quali serve 3 node-b. Poniamo di voler fornire a ogni node-b una banda di 50 Mbit. Per fare questo la banda totale sarebbe 300 Mbit quindi in teoria servirebbero due ponti da 150 Mbit dall'hub, poi due da 100 e poi 2 da 50 Mbit. Questa ovviamente è la teoria, che non tiene conto di problemi tecnici e del carico differente di ogni node-b. Immagino che gli apparati di maggiore capacità costino di più ma visto che il traffico continuerà a crescere non sarebbe il caso di installare microlink più capienti specie in zone ad elevato traffico come le grandi città anche in ottica Lte? Se invece aumenta molto il traffico di un node-b che per esempio è a 3 hop dall'hub bisogna aggiornare tutta la catena per portargli la banda? E in questo caso a quelli prima si aumenta o no? Come avevo detto prima dei casi reali sarebbero più chiari forse ma probabilmente non si possono fare.
 
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Noid ha detto:
Leggevo questo post di alcuni mesi fa e mi è venuto un dubbio: poniamo di avere un hub collegato in fibra da cui partono due rami ognuno dei quali serve 3 node-b. Poniamo di voler fornire a ogni node-b una banda di 50 Mbit. Per fare questo la banda totale sarebbe 300 Mbit quindi in teoria servirebbero due ponti da 150 Mbit dall'hub, poi due da 100 e poi 2 da 50 Mbit. Questa ovviamente è la teoria, che non tiene conto di problemi tecnici e del carico differente di ogni node-b. Immagino che gli apparati di maggiore capacità costino di più ma visto che il traffico continuerà a crescere non sarebbe il caso di installare microlink più capienti specie in zone ad elevato traffico come le grandi città anche in ottica Lte? Se invece aumenta molto il traffico di un node-b che per esempio è a 3 hop dall'hub bisogna aggiornare tutta la catena per portargli la banda? E in questo caso a quelli prima si aumenta o no? Come avevo detto prima dei casi reali sarebbero più chiari forse ma probabilmente non si possono fare.
Devi sempre considerare che sulla banda che dici tu viaggiano diversi tipi di traffico con priorità diverse, il traffico voce ha una certa priorità perché non ci si può permettere di scartarlo, il traffico dati subisce aggregazioni man mano che si sale di livello, se io ho 3 Node B in cascata ai quali voglio dare ognuno i tuoi 50 Mbps di banda per un totale di 150, non è detto che tutti e 3 facciano contemporaneamente 150 Mbps di banda ma è più realistico che mediamente ne facciano di meno e quindi la capacità delle tratte radio superiori non è la somma aritmetica di tutte quelle che sono in cascata, poi nei casi di traffico eccezionale viene scartato del traffico, quello dati...
Il problema di fare un esempio reale è semplicemente che non ho il tempo, appena riesco ad avere un lasso di tempo della lunghezza adeguata faccio un esempio...
 
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Sì sì infatti avevo capito che le tratte non fossero la somma delle singole capacità, mi chiedevo cosa implicasse a livello pratico (anche come costo) fare quello che ho detto nell'esempio. Dopotutto almeno nelle grandi città in ottica Lte si presume che il traffico aumenti molto. Certo, a meno che non intendano utilizzare un ponte radio da 90/170 Mbit anche quando, ipoteticamente, quei 3 node-b saranno Lte... :unsure: Non ho capito il fatto di scartare del traffico, viene fatto nell'immediato per tamporare la situazione e si provvede ad aggiornare i microlink solo se c'è davvero necessità? Per l'esempio volevo solo sapere se fosse possibile, prenditi tutto il tempo che vuoi ci mancherebbe altro :)
 
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