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Nuovo tassello
“La controllata di Tim ha smentito le indiscrezioni della stampa, dichiarando di "non essere parte nel procedimento azionato da iliad avverso il provvedimento della Commissione Europea" e di auspicarne "pronta definizione, in coerenza con il ruolo di neutral host ricoperto". Anzi, Inwit persegue "i propri obiettivi di massimizzazione dei profitti e dello sviluppo del business con iliad e con gli altri clienti del mercato".
In seguito alla smentita, gli analisti hanno concordato sul fatto che la telco italiana non sarà danneggiata dall'azione legale. "Tendiamo a credere alla versione della società", ha commentato oggi Banca Akros. D'altro canto, era stata la stessa Inwit a denunciare il rallentamento della cessione delle torri, a causa di intoppi amministrativi e problemi procedurali, oltre che dei limiti restrittivi alle emissioni di radiazioni elettromagnetiche. Sono proprio queste le ragioni ad aver frenato l'iter, a detta del broker. "Il buonsenso suggerisce che gli incentivi di iliad e della controllata di Tim siano allineati, come di consueto accade tra un acquirente e un offerente che hanno stretto un accordo volontariamente".
Bisogna anche considerare, ha aggiunto Banca Akros, che iliad non ha avanzato una richiesta di risarcimento danni nei confronti di Inwit, a sostegno dell'ipotesi che le due telco non siano in conflitto. In effetti, "anche se sembra controintuitivo, questa è una notizia più positiva che negativa per la società italiana"
Insomma, come sintetizzato da Mediobanca Securities (rating overweigth), "un accordo è nell'interesse di entrambe le parti". C'è da dire, però, che sulla questione pesano ancora i limiti alle emissioni elettromagnetiche imposti dal regolatore, che in Italia sono molto più bassi del resto d'Europa. Se il governo alzasse la soglia massima di radiazioni, le torri oggi occupate da Tim e Vodafone potrebbero ospitare anche iliad.
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“La controllata di Tim ha smentito le indiscrezioni della stampa, dichiarando di "non essere parte nel procedimento azionato da iliad avverso il provvedimento della Commissione Europea" e di auspicarne "pronta definizione, in coerenza con il ruolo di neutral host ricoperto". Anzi, Inwit persegue "i propri obiettivi di massimizzazione dei profitti e dello sviluppo del business con iliad e con gli altri clienti del mercato".
In seguito alla smentita, gli analisti hanno concordato sul fatto che la telco italiana non sarà danneggiata dall'azione legale. "Tendiamo a credere alla versione della società", ha commentato oggi Banca Akros. D'altro canto, era stata la stessa Inwit a denunciare il rallentamento della cessione delle torri, a causa di intoppi amministrativi e problemi procedurali, oltre che dei limiti restrittivi alle emissioni di radiazioni elettromagnetiche. Sono proprio queste le ragioni ad aver frenato l'iter, a detta del broker. "Il buonsenso suggerisce che gli incentivi di iliad e della controllata di Tim siano allineati, come di consueto accade tra un acquirente e un offerente che hanno stretto un accordo volontariamente".
Bisogna anche considerare, ha aggiunto Banca Akros, che iliad non ha avanzato una richiesta di risarcimento danni nei confronti di Inwit, a sostegno dell'ipotesi che le due telco non siano in conflitto. In effetti, "anche se sembra controintuitivo, questa è una notizia più positiva che negativa per la società italiana"
Insomma, come sintetizzato da Mediobanca Securities (rating overweigth), "un accordo è nell'interesse di entrambe le parti". C'è da dire, però, che sulla questione pesano ancora i limiti alle emissioni elettromagnetiche imposti dal regolatore, che in Italia sono molto più bassi del resto d'Europa. Se il governo alzasse la soglia massima di radiazioni, le torri oggi occupate da Tim e Vodafone potrebbero ospitare anche iliad.
Equita: l'azione legale di iliad aumenta la visibilità sui target 2021 di Inwit | MilanoFinanza News
Tutti gli analisti concordano sul fatto che il procedimento intentato dal colosso della telefonia francese sia una notizia positiva per Inwit. Per Banca Akros è nell'interesse di entrambe le società velocizzare la cessione delle torri. Buy confermati
www.milanofinanza.it
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