Obert ha detto:effettvamente quest'asta mi ricorda un po' quella per l'umts di Blu, anche se allora neanche partecipò e, da lì, fu un avvio verso la fine......
In questa gara 3 stà facendo l'interesse dello Stato, facendo semplicemente salire le offerte.
Non ricordi bene. Blu partecipò all'asta UMTS...ma si ritirò ben presto (poco dopo i primi rilanci) per un dissidio fra gli azionisti. Blu era un consorzio, Tre non lo è. La ritirata improvvisa di Blu, preavvisata all'epoca da una lettera del presidente Elia Valori al ministero già prima dell'inizio dell'asta stessa dove si rendeva noto l'inizio di un dissenso fra gli azionisti, portò all'assegnazione automatica delle frequenze a prezzi molto bassi rispetto alle aspettative. Con il ritiro di Blu, i partecipanti all'asta erano in egual numero rispetto ai lotti di frequenze disponibili...da qui chiusura immediata dell'asta.
Tre non si è ritirata, partecipa alla gara delle restanti frequenze. La differenza sta nel fatto che il gruppo Hutchinson, anche in periodo di crisi estrema, è un gruppo finanziario che ha come unico obiettivo quello di creare profitto. Hutchinson creò Orange in Inghilterra in epoca fiorente per poi cederla a France Telecom (che con Orange creò il loro brand pan europeo). Tre si aggiudicherà qualche frequenza a 2600mhz. E poi si vedrà con tutta calma.
Sarà Hutchinson a valutare se conviene iniettare altri soldi su 3 Italia. Tre con frequenze a 2600mhz è comunque appetibile come presenza sul mercato italiano; 3 senza LTE lo è certamente meno.
Ultima considerazione sulla disponibilità di denaro da parte di Hutchinson: è una multinazionale cinese con un potere di mercato incredibile, dal tessile all'industriale. Investono in settori remunerativi non necessariamente per tenerli quanto per venderli (Orange docet). Si vede che spendere oltre per le frequenze a 800mhz per LTE non era così conveniente. Ma da qui a dire che così venderà 3 siamo ben lontani.