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Per una serie di ragioni ogni tanto mi capita di visitare ospedali e spesso mi trovo o con segnale assente o linee intasate , ora in considerazione che ormai gli smartphone sono parte della nostra vita e per un paziente ricoverato rappresentano quel sottile cordone ombelicale con il resto del mondo , sarebbe utile che venisse emanata una norma o le compagnie si facessero parte diligente , magari consorziandosi , o ci pensassero direttamente le direzioni tecniche delle ASL di competenza , per dare una efficace copertura indoor negli ospedali . Sarebbe anche utile fornire anche punti di ricarica sui lettini , specialmente dei Pronto Soccorso dove i pazienti arrivano senza aver previsto di trovarsi li e magari si trovano con i cellulari con le batterie scariche , e' vero che spesso gli infermieri specialmente nei PS degli ospedali piu' piccoli spesso si preoccupano loro di fornire i caricabatterie , e un paziente che riesce a comunicare con i propri cari all'esterno magari evita l'assalto degli stessi ai punti informativi dei PS alla ricerca di informazioni sui propri cari , che invece magari vengono semplicemente trattenuti in osservazione .

Poi nel libro dei sogni magari si potrebbe ipotizzare che installando delle micro BTS nei PS il traffico che passasse di la non venga fatturato cosi' che anche i pazienti che magari arrivano con credito Zero possano comunicare con l'esterno.
 
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Poi nel libro dei sogni magari si potrebbe ipotizzare che installando delle micro BTS nei PS il traffico che passasse di la non venga fatturato cosi' che anche i pazienti che magari arrivano con credito Zero possano comunicare con l'esterno.
Nel libro dei sogni ci sono molte delle tue richieste e aspettative. Tu hai una qualche idea di quali impianti e quali costi ci sarebbero per ogni singola struttura ospedaliera? E chi se ne dovrebbe fare carico? Hai presente quante strutture hanno piani interrati perché vicini a strutture che devono essere il più isolate possibili? Sarebbe bello poter creare configurazioni ad hoc, per una copertura ideale, ma il problema rimane: Chi paga? Ad es. il 5G "vero" è solo per chi chiede una struttura dedicata, e quindi paga per averla. E visto lo stato della sanità italiana, pensi che ci possa essere qualcuno che spende soldi per dare una copertura dedicata? I gestori non avrebbero nessun interesse a migliorare il segnale indoor senza un rientro economico, rientro che non ci sarebbe in nessun modo.
 
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Key tu hai idea per esempio al San Camillo / Forlanini di Roma quanti pazienti ci sono o passano al Ps. ? Solo al San Camillo / Forlanini (li scrivo uniti perche' e' la stessa struttura) ci sono 1000 posti letto + 5000 dipendenti + tutti i pazienti che giornalmente passano al PS e piu' o meno a Roma tutti gli ospedali principali sono di quelle dimensioni , quindi spendere per garantire la copertura significherebbe avere ritorni sicuri .

Cmq non e' una questione di ritorno economico e' una questione di garantire a chi e' ricoverato la possibilità di stare in collegamento con i propri cari e' questo va al di la' dei meri ragionamenti economici , visto che vengono spesi soldi per coprire gli stadi , ora pure con il 5G , le compagnie possono spendere anche per coprire in maniera adeguata gli Ospedali cosa che forse e' piu' utile che garantire di poter fare la chiamata o collegarsi a Internet durante la partita a gente che ne potrebbe benissimo farne a meno .

Non mi rispondere che i costi sono diversi qui si parla di garantire a gente che se sta' in ospedale evidentemente non sta bene e di conseguenza e' compito della nostra società garantire che questo soggiorno non richiesto sia effettuato nelle migliori condizioni possibili e per questo obiettivo nessun costo e' troppo alto, fra l'altro ormai tutti gli ospedali sono cablati , spesso in fibra ottica , e di conseguenza e' solo richiesto lo studio di fattibililta' per installare le micro BTS dove e' necessario ed ovviamente installarle .
 
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Si potrebbero fare dei das condivisi tra tutti e 4 i gestori
In tanti ospedali comunque è già stato fatto, basta guardare su Lteitaly. Certo rispetto al totale sono ancora pochi, ma dei piani di copertura comunque ci sono. Ovviamente li realizzano i vari Cellnex/Inwit e poi i gestori ci vanno sopra in affitto.
 
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In tanti ospedali comunque è già stato fatto, basta guardare su Lteitaly. Certo rispetto al totale sono ancora pochi, ma dei piani di copertura comunque ci sono. Ovviamente li realizzano i vari Cellnex/Inwit e poi i gestori ci vanno sopra in affitto.
Bisognerebbe recuperare l'impianto di Quasso al monte .....
 
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Mi permetto di rispondere, vedendo quotidianamente da vicino la "vita di ospedale", tenendo conto della mia personale esperienza (ospedali medio/grandi del nord Italia).

Per una serie di ragioni ogni tanto mi capita di visitare ospedali e spesso mi trovo o con segnale assente o linee intasate , ora in considerazione che ormai gli smartphone sono parte della nostra vita e per un paziente ricoverato rappresentano quel sottile cordone ombelicale con il resto del mondo , sarebbe utile che venisse emanata una norma o le compagnie si facessero parte diligente , magari consorziandosi , o ci pensassero direttamente le direzioni tecniche delle ASL di competenza , per dare una efficace copertura indoor negli ospedali .
Mi trovo d'accordo con le osservazioni mosse da @keyfaiv e @ilblago81 in merito ai costi di realizzazione di un tale servizio (in un contesto molto controllato e "frenetico" diventa ulteriormente complesso e costoso) e alla possibilità di ridurre il problema, scaricando il costo di tali DAS tra i quattro gestori. Devo dire anche che, ultimamente, in molti ospedali la situazione è migliorata molto e sono stati installati numerosi DAS, sia INWIT che Cellnex/Commscon, anche in centri non di terzo livello. Spesso chi installa/offre servizio su questi DAS ha anche dei contratti più o meno esclusivi/vantaggiosi con l'IRCCS/ATS di riferimento per fornire il servizio di telefonia all'intero corpo dipendenti, assicurandosi uno share pressoché totale dei lavoratori presso quell'ente ed un ritorno, immagino, rapido dell'investimento, specie se il centro in oggetto è particolarmente "grande".
Sarebbe anche utile fornire anche punti di ricarica sui lettini , specialmente dei Pronto Soccorso dove i pazienti arrivano senza aver previsto di trovarsi li e magari si trovano con i cellulari con le batterie scariche , e' vero che spesso gli infermieri specialmente nei PS degli ospedali piu' piccoli spesso si preoccupano loro di fornire i caricabatterie , e un paziente che riesce a comunicare con i propri cari all'esterno magari evita l'assalto degli stessi ai punti informativi dei PS alla ricerca di informazioni sui propri cari , che invece magari vengono semplicemente trattenuti in osservazione .
Almeno nella mia esperienza, da anni in diversi PS ci sono delle postazioni dedicate sia con numerose prese a muro con un tavolinetto sotto e dei caricatori a disposizione del pubblico, sia dei veri e propri "frutti" con un caricatore USB all'interno, in cui basta semplicemente inserire un cavetto usb (di solito presente in loco). Forse sono stato fortunato io. (Se riesco prossimamente carico qualche foto).
Poi nel libro dei sogni magari si potrebbe ipotizzare che installando delle micro BTS nei PS il traffico che passasse di la non venga fatturato cosi' che anche i pazienti che magari arrivano con credito Zero possano comunicare con l'esterno.
Utopia. Anche perché un progetto del genere già esiste e riguarda l'accesso WiFi. Infatti molti ospedali sono già da tempo dotati di una loro rete wireless interna (spesso decisamente capillare, più di quanto può esserlo un DAS), con un SSID ed una VLAN apposita per gli ospiti, col suo portale d'accesso GRATUITO. Senza dimenticare anche il progetto "WiFi Italia" (https://wifi.italia.it/it/) , che comprende un gran numero, in espansione, di ospedali coperti da questa rete federata (qui l'elenco https://wifi.italia.it/it/ospedali-connessi , sono conteggiate solo le reti ex-novo); a cui, tra l'altro, si accede con un unico set di credenziali, valido in tutt'Italia e non solo per gli ospedali. La connettività per questo progetto di norma viene data dal provider stesso che fornisce servizio internet all'ospedale o, in altri casi, dal GARR (la rete delle università e dei centri di ricerca italiani).

E per quei posti dove il telefono non prende manco una "tacchetta" di 2G (mi vengono in mente i locali della RMN, dell'emodinamica o passaggi sotterranei)? Beh, sarebbe anche ora di implementare il VoWiFi.
 
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@Mattia io frequento strutture del Lazio e DAS , postazioni per cellulari , wi-fi ecc.ecc. di cui parli al Nord Italia neanche l'ombra e quando c'e' segnale e' talmente intasato che e' come non averlo , chiaro che nel Lazio non e' ovunque così , ci sono strutture dove il segnale arriva da postazioni esterne ed e' decente ed altre dove come mi e' capitato per avere una tacchetta di segnale bisogna mettersi sulla finestra o arrivare al ballatoio e penso che la stessa cosa sia al Nord , chiaro che servirebbe qualcuno che a livello centrale unificasse le direttive e ci si preoccupasse di dare il servizio ovunque e non a seconda delle sensibilità delle singole ASL , ripeto dare connettività ai pazienti ricoverati e' importante e' il loro legame con l'esterno quindi e' un costo ma e' anche una forma di aiuto psicologico per chi e' ricoverato .
 
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@Mattia io frequento strutture del Lazio e DAS , postazioni per cellulari , wi-fi ecc.ecc. di cui parli al Nord Italia neanche l'ombra e quando c'e' segnale e' talmente intasato che e' come non averlo , chiaro che nel Lazio non e' ovunque così , ci sono strutture dove il segnale arriva da postazioni esterne ed e' decente ed altre dove come mi e' capitato per avere una tacchetta di segnale bisogna mettersi sulla finestra o arrivare al ballatoio e penso che la stessa cosa sia al Nord , chiaro che servirebbe qualcuno che a livello centrale unificasse le direttive e ci si preoccupasse di dare il servizio ovunque e non a seconda delle sensibilità delle singole ASL , ripeto dare connettività ai pazienti ricoverati e' importante e' il loro legame con l'esterno quindi e' un costo ma e' anche una forma di aiuto psicologico per chi e' ricoverato .
Questo è chiaro e indubbio. Ma nell'ordine delle priorità di un'ATS/ASL, credo sia proprio in fondo alla lista ciò di cui tu parli. E non perchè siano menefreghisti, ma perché la "coperta" delle risorse resta sempre corta.
 
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@Mattia intanto garantire una copertura decente anche solo in Wi-Fi nelle zone senza segnale non mi pare sia questo gran costo anche considerando i benefici per i malati , fra l'altro ormai la cablatura cmq in generale arriva in tutti i corridoi e i reparti e almeno le strutture piu' grandi hanno proprio personale interno che si occupa della manutenzione delle reti , quindi si tratterebbe di fare i progetti e magari ripartire la spesa su piu' anni , fra l'altro ci sono i fondi per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione e sono soldi al di fuori dei bilanci delle ATS/ASL che volendo possono impiegarli per il progetti , chiaro che se non si entra nell'ottica che dare un simile servizio porta benefici ai malati questa cosa rimarrà sempre in fondo e ci troveremo tra 10/15 anni con le stesse problematiche .
 
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Si potrebbero fare dei das condivisi tra tutti e 4 i gestori
A questo mondo si può fare tutto. Sempre, Ma ho imparato una cosa fondamentale che mi è stata rinfacciata spesso e volentieri: se tu mi dai i tuoi soldi per far realizzare a me i miei progetti, si può fare. Se io devo mettere i miei soldi per realizzare i tuoi desideri, allora la cosa diventa complicata.
 
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Cmq non e' una questione di ritorno economico e' una questione di garantire a chi e' ricoverato la possibilità di stare in collegamento con i propri cari e' questo va al di la' dei meri ragionamenti economici
Mi dispiace ma non posso concordare con te. E non perché lo dico io, ma perché in qualsiasi realtà mi sbattono in faccia la questione dei soldi. Nessuno fa niente gratis. A volte non si fanno le cose nemmeno quando si può guadagnare. E' un possibile ritorno di immagine estremamente positivo? si, assolutamente sì. Tu vedi il problema da parte di chi è malato. Io ascolto i piangina dei commerciali che vogliono fare cassa e se non c'è un riscontro utile, le cose diventano complicate. Il lato umano si scontra spesso con questioni di business, però magari sono pessimista io e per mia fortuna conosco molti ospedali ma quelli da te citati mi mancano (per fortuna).
 
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@Key io inquadro il discorso in una visione di Solidarietà sociale su cui si fonda il convivere civile , per cui io che sto bene aiuto anche con queste cose tu che stai male e li non ci sono soldi che reggano , se questa cosa serve a te per stare meglio la si fa' indipendentemente dal costo economico .

Estremizzo il tuo ragionamento quindi seguendo la logica del ritorno economico possiamo ipotizzare di iniziare tagliare le pensioni di invalidità , loro stanno male ma sono un costo senza ritorno economico ecc.ecc.

Capisci che mettendo i soldi avanti a tutto si finisce come nella società Americana dove la prima cosa che ti chiedono quando entri in ospedale e' se hai l'assicurazione sanitaria privata e in alternativa che carta di credito hai e se non hai ne l'una ne l'altra vieni sbattuto nelle strutture pubbliche che sono lontane anni luce dalle belle immagini di efficienza e perfezione che ci propagandano le serie TV Americane in onda in Italia .

Poi forse sono sbagliato io che sono stato educato a mettere avanti alla vita altre cose e non necessariamente i soldi .
 
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@luigi esiste in tanti settori dove i margini non ci sono proprio e dove si e' trovato il sistema di garantire le fasce piu' deboli caricando pochi euro sui costi , tipo per esempio il settore assicurativo dove c'e' un fondo vittime della strada alimentato da un X % caricato sulle assicurazioni e che copre i danni quando l'altro veicolo non e' assicurato , qui volendo si potrebbe fare lo stesso con 0.05 cent a ricarica , roba che nessuno si accorge del ricarico , considerando che in Italia credo ci siano almeno 70.000.000 di ricariche al mese sarebbero 42.000.000 di euro annui destinati quale contributo fisso di solidarietà per la gestione degli impianti negli ospedali e con 42.000.000 di euro di roba ne installi , magari ripartita su un programma pluriennale .

Poi continuate a scrivere delle povere compagnie di TLC con i bilanci in rosso ma che si possono permettere sedi faraoniche o stipendi milionari ai propri manager che quando poi le cose vanno male frignano e mandano a casa il personale perchè non sono capaci di trovare soluzioni alternative ed e' più semplice licenziare che ridurre i costi intervenendo altrove , ma loro meritano di essere aiutate chi si trova in ospedale senza poter comunicare con l'esterno e nel periodo del Covid il cellulare era l'unico sistema per rimanere in contatto con i propri parenti , secondo il vostro concetto, NO .
 
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Poi forse sono sbagliato io che sono stato educato a mettere avanti alla vita altre cose e non necessariamente i soldi .
Il fatto è che spesso si scambio ciò che io riporto con il mio pensiero. Io penso una cosa diversa, ma mi limito a riportare ciò che mi viene ripetuto da oltre 20 anni. Io non faccio le regole e non sono io a guidare il mercato. A titolo personale "lotto" per cambiare le cose, ma spesso sono anche stato minacciato per dover stare al mio posto. Quindi ho capito che dietro certe scelte, ci sono situazioni molto più grosse e non sempre il singolo riesce a vedere la situazione nel complesso. Tutto qui. Spesso finisco per semplificare in maniera estrema certi concetti perché non è semplice affrontare discussioni senza ammorbare chi legge.
 
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@Key sia chiaro nulla di personale ovvio che uno commenta ciò che legge ed e' giusto che hai chiarito quello che pensi .

Avendo passato gli ultimi 30 anni alternando il lavoro di consulente a quello di amministratore di aziende capisco anche quando mi parli del discorso che il singolo anche da dentro non vede la complessità della cosa , ma questo non deve esimerci dal lottare per far cambiare le cose , che poi sostanzialmente e' quello che sto cercando di fare nel mio piccolo sollevando la questione in questo Forum , che , vista la sua importanza, sicuramente e' letto anche da personale delle compagnie di TLC che ne possono parlare alla dirigenza e magari impegnandoci tutti quanti possiamo essere di stimolo per affrontare e risolvere la problematica.

Alla fine come ho scritto si spendono soldi per coprire gli stadi con impianti dedicati che vengono usati 1 o al Max. 2 volte alla settimana ne potrebbero spendere altrettanti consorziandosi tra operatori e aumentando di 0.05 cent il costo della ricarica per destinare questi i soldi in piu' per coprire gli Ospedali con poca copertura , copertura cosa che forse è piu' utile alla collettività del dare il 5 G al tifoso nello stadio .
 
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Sono d'accordo, negli ospedali dove non c'è campo decente ed è difficile avere connessione dei das repeater condivisi andrebbero messi anche solo 1800 che è la banda che hanno ormai tutti quasi ovunque nei macro esterni...Andrebbe garantita una connessione sufficiente per almeno una videochiamata a mio parere, nulla di eclatante..
Vedo che mettono dei das repeater inutili in posti dove c'era buona copertura comunque, come nell'Esselunga dove vado a far la spesa che ha tutti e 4 i gestori a 200m che sparano contro preciso con un settore, e già prendeva 4G discreto anche nei garage, mi chiedo perché non frega spesso nulla degli ospedali.
Qui all'ospedale di Varese ad esempio c'è a 300/400m un traliccione con tutti i gestori la situazione è abbastanza buona, ma nei piani più bassi, terra e primo, che guardano dalla parte opposta del traliccione si salva solo Tim che ha un ulteriore sito macro B3 in solitaria da quel lato (e un das 2G nell'ospedale, con suo cid quindi hw dedicato, non repeater), con gli altri devi avvicinarti alle finestre per avere 4G utilizzabile (cosa che non tutti i pazienti possono fare). Credo anche io che nel 2022 la connettività in un ospedale sia importante e mi sento di dire anche una questione di civiltà, visto che una videochiamata a un parente a 600km ad esempio può fare la differenza...
PS nei reparti sotterranei dell'ospedale di Varese prende solo tim 2G grazie al das, infatti tutti i medici compreso un parente che ci lavora hanno tim per questo motivo...perché ricordiamo che oltre ai pazienti serve anche a chi ci lavora.
Io non ho idea di cosa possa costare un das repeater condiviso da 4 gestori per i SOLI piani bassi e interrati, ma tenendo poi conto che gli ospedali hanno già predisposti tutti i cunicoli di servizio dove passano cavi e tubi di ogni genere tra i piani, non credo sia una spesa mostruosa e un lavoro pazzesco da fare... Ma potrei sbagliarmi ..

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Passata giornata all'Ospedale di Tor Vergata , praticamente dalle 12.45 alle 16.30 senza poter ricevere notizie della Sig.ra che doveva fare una PET , visto che gia' nel Policlinico il segnale e' deboluccio nonostante Wind attorno abbia 3 impianti ma al piano -1 sparisce al -2 Wanted e questo vale anche per gli altri operatori , e parliamo di un Policlinico che e' riferimento per una vastissima zona di Roma Sud/Est fra l'altro abbastanza nuovo e dove non credo sia questa impresa mettere 2 repeater ai piani inferiori .
 
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È anche un problema di limiti CEM secondo me, già 3 volte in più il limite attuale andrebbe meglio deep indoor...
 
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