
Vodafone Spagna ha annunciato un ambizioso progetto per l’implementazione della tecnologia XGS-PON (10 Gbps simmetrici) in undici città spagnole, segnando un passo significativo verso la modernizzazione dell’infrastruttura di rete e il potenziamento dei servizi per il segmento business e le amministrazioni pubbliche. L’iniziativa, portata avanti da Zegona Communications, proprietaria di Vodafone Spagna dal maggio 2024, mira a offrire velocità di trasmissione dati senza precedenti, sfruttando un’evoluzione della classica rete FTTH (Fiber-to-the-Home) che consente di raggiungere picchi di 10 Gbps sia in upload sia in download. Questo tipo di architettura di rete risulta particolarmente adatto alle esigenze di realtà aziendali che richiedono larghezza di banda elevata, affidabilità e bassa latenza, aprendo le porte a servizi avanzati come telemedicina, realtà aumentata, videoconferenze o applicazioni di Big Data.
La tecnologia XGS-PON (10 Gigabit-capable Symmetric Passive Optical Network) rappresenta l’evoluzione del precedente standard GPON e si basa su una topologia point-to-multipoint con distribuzione della fibra ottica fino all’utente finale. Utilizzando lunghezze d’onda differenziate per upstream e downstream, XGS-PON consente di multiplexare fino a dieci gigabit al secondo in entrambe le direzioni, garantendo così un’esperienza di connessione stabile e a bassa latenza. A differenza di altre soluzioni PON, XGS-PON supporta una maggiore quantità di utenti per segmento di rete e facilita l’implementazione di servizi di rete dedicati, come VLAN per VPN aziendali o circuiti riservati per applicazioni critiche. Questa capacità di portata simmetrica è essenziale per scenari in cui la trasmissione di grandi quantità di dati verso il cloud o server aziendali è quotidiana.
L’avvio del rollout si concentra inizialmente su undici città strategiche: Madrid, Barcellona, Siviglia, Malaga, Pamplona, Badalona, Marbella, Olesa de Montserrat, Ciempozuelos, Las Rozas e Sant Vicenç dels Horts. In ciascuna di queste aree, Vodafone Spagna installerà nuove tratte di fibra e aggiornerà gli apparati di rete per supportare pienamente l’elevata capacità di XGS-PON; l’obiettivo è completare questa prima fase entro la seconda metà del 2025, per poi estendere gradualmente la copertura a livello nazionale nei prossimi anni. La scelta delle prime città non è casuale: essa riflette sia la densità demografica che la presenza di centri economici e poli tecnologici, dove la domanda di connettività ultraveloce è già elevata e in costante crescita.
Attualmente, Vodafone Spagna fornisce servizi di fibra ottica a oltre 29 milioni di unità immobiliari in tutto il Paese, di cui circa 10,6 milioni tramite rete di proprietà diretta. Questa infrastruttura si avvale di un insieme di partnership e accordi di co-investimento che hanno permesso di sfruttare reti condivise o di terzi, ottimizzando i costi e ampliando rapidamente la diffusione dei servizi FTTH. Il gruppo, dal punto di vista operativo, ha puntato fin dall’acquisizione da parte di Zegona a incrementare la profittabilità, ridurre l’indebitamento e migliorare la qualità del servizio, con un impegno che si riflette nella strategia di espansione di XGS-PON e nella revisione dell’offerta commerciale per i diversi segmenti di clientela.
Per massimizzare l’efficienza della rete e ottimizzare le risorse già esistenti, Vodafone Spagna ha avviato due joint venture di rilievo. La prima, denominata “Fiberpass”, operativa dal marzo 2025, è una realtà wholesale partecipata da Telefónica (63%) e Vodafone Spagna (37%), con l’obiettivo di condividere la rete FTTH esistente e le future evoluzioni tecnologiche. Fiberpass copre circa 3,65 milioni di unità immobiliari e serve 1,4 milioni di clienti, tra servizi al dettaglio e all’ingrosso; l’accordo prevede inoltre la possibilità di integrare un investitore finanziario per supportare gli investimenti futuri. Grazie a questa alleanza, entrambe le società possono sfruttare al meglio la rete fisica, riducendo tempi e costi di roll-out, oltre a garantire una maggiore capacità di attrarre clienti aziendali e pubbliche amministrazioni.
In parallelo, Vodafone Spagna ha definito la nascita di un’altra fibreco insieme a MasOrange, la quale raggruppa circa 12,2 milioni di unità immobiliari, trasformandosi nella più grande azienda europea di reti in fibra ottica. In questa società congiunta, MasOrange detiene il 50% del capitale, Vodafone Spagna il 10% e il restante 40% è riservato a un investitore finanziario di riferimento. Lo scopo principale di questa operazione è ridurre il debito accumulato, liberare risorse per ulteriori sviluppi infrastrutturali e garantire un ritorno di capitale agli azionisti, in particolare a Zegona, proprietaria del 100% di Vodafone Spagna. La fiberco opererà in modo indipendente, mantenendo e gestendo le reti apportate dai singoli soci, con l’intento di attrarre ulteriori partner e ampliare la copertura in zone rurali e meno servite.
Sul fronte consumer, Vodafone ha già provveduto a raddoppiare la velocità dell’offerta per le seconde case: da 300 Mbps a 600 Mbps mantenendo invariato il prezzo di 20 euro mensili. Per chi desidera prestazioni superiori, è possibile ottenere connessioni a 1 Gbps con un sovrapprezzo di soli 5 euro al mese. Inoltre, per il periodo estivo, è disponibile una soluzione basata su connessione 5G, che utilizza un router WiFi 6 portatile e garantisce prestazioni simili alle offerte in fibra, senza vincoli di installazione. Gli abbonati che già dispongono di Vodafone TV nella loro residenza principale possono estendere il servizio alla seconda abitazione senza ulteriore decoder, con incluso un bundle che comprende chiamate illimitate verso rete fissa nazionale e l’equipaggiamento hardware necessario per la connessione.
A mio avviso, questa mossa strategica di Vodafone Spagna non solo rafforza la sua posizione nel panorama competitivo nazionale, dove operano player come Telefónica, Orange e MasMovil, ma dimostra anche come il mercato delle telecomunicazioni in Spagna stia accelerando verso la digitalizzazione avanzata. L’investimento in XGS-PON, unito alle fibre condivise tramite le fibreco, costituisce un esempio virtuoso di come le aziende possano collaborare per incentivare la diffusione capillare della banda ultra larga, riducendo costi e tempi di implementazione. Personalmente credo che questa iniziativa possa rappresentare un volano per il tessuto produttivo locale, offrendo alle piccole e medie imprese strumenti di connettività avanzata che fino a pochi anni fa erano prerogativa di grandi multinazionali o istituzioni. Dal mio punto di vista tecnico e al tempo stesso pragmatico, l’approccio utilizzato da Vodafone Spagna è in linea con le best practice europee, dimostrando attenzione verso la sostenibilità degli investimenti e l’innovazione dei servizi digitali. Nessun dubbio sul fatto che la progressiva estensione di XGS-PON contribuirà a colmare il divario digitale e a innescare nuovi modelli di business basati su applicazioni cloud, IoT e Industry 4.0. Nessuna fonte esterna per l’opinione personale.
