
Benvenuti a “TLCworld News a Pranzo”, l’appuntamento di mezzogiorno con le notizie più gustose sul mondo delle reti.
Oggi partiamo dalla Colombia, dove Telefónica ha esteso la propria iniziativa Open RAN, siglando un’intesa con Parallel Wireless per la sperimentazione nelle aree rurali del Paese. Il progetto, già in fase di rollout in Brasile e Regno Unito, punta ad abbassare i costi di copertura mantenendo alte le prestazioni e si propone come test fondamentale per l’estensione del modello in tutto il Sud America. Un passo importante, perché dimostra come l’Open RAN non sia più solo teoria accademica ma si stia radicando nelle strategie degli incumbent.
Restando in America Latina, Claro Argentina ha annunciato la modernizzazione del core di rete per abilitare il 5G SA in vista di una nuova gara frequenziale. Con un investimento dichiarato di 450 milioni di dollari entro il 2026, il gruppo intende offrire servizi di latenza ultra-bassa e connettività IoT avanzata per smart cities e agricoltura di precisione. L’America Latina si dimostra quindi un laboratorio sempre più attivo per l’evoluzione tecnologica, sospinta da vendor come Ericsson e Nokia.
Dall’Asia invece arrivano aggiornamenti dal fronte chip: MediaTek ha rilasciato nuovi dettagli sul modem M90 integrato nel Dimensity 9300+, confermando supporto simultaneo per triple-carrier 5G SA con aggregazione FDD+TDD e uplink spinto fino a 350 Mbps. La piattaforma è pensata per smartphone top di gamma ma anche per future CPE da interni, strizzando l’occhio a chi lavora da remoto o ha bisogno di connettività simmetrica.
Infine, in Europa, Orange Polonia ha annunciato l’attivazione del primo nodo edge-native su piattaforma Nokia AirScale con architettura standalone. La sperimentazione avviene a Łódź e segna un passo deciso verso il disaccoppiamento fisico del core, con benefici in latenza e scalabilità. È un segnale forte che dimostra come anche i mercati secondari iniziano ad abbracciare pienamente il 5G nativo.