
È ora di cena, e il piatto forte è servito con TLCworld.it News a Cena, l’appuntamento che mette in tavola le ultime sulle reti mobili del mondo, condito con un tocco locale e un sorso di innovazione.
Oggi voliamo negli Stati Uniti, dove Dish Network riafferma la sua posizione nel panorama Open RAN. In un’intervista rilasciata a Light Reading, il COO John Swieringa ha confermato che la compagnia sta proseguendo nel rollout della sua rete disaggregata, pur avviando in parallelo la cessione di spettro in eccesso. Il messaggio è chiaro: Dish intende focalizzarsi su un’infrastruttura snella ma performante, puntando tutto su architetture cloud-native con partner come Mavenir, Fujitsu e Dell. Una transizione che si gioca tra pragmatismo finanziario e determinazione tecnica.
Nel Regno Unito, Vodafone ha completato una nuova fase di test del suo core 5G SA in modalità slicing multicliente, con particolare attenzione al settore logistico e alla gestione della supply chain. I trial hanno coinvolto magazzini automatizzati e terminali portuali in collaborazione con BT, evidenziando latenze ridotte e isolamento totale del traffico.
Dalla Cina arriva invece un aggiornamento da Huawei, che ha presentato il nuovo CPE 5G “FusionCube Home 2”. Il dispositivo include supporto SA/NSA, gestione smart del traffico domestico e compatibilità con impianti fotovoltaici, mirato alle famiglie che vogliono abbattere costi energetici e digital divide. La connettività arriva insieme alla sostenibilità.
In India, Reliance Jio ha annunciato di aver attivato la copertura 5G SA in oltre 8.000 città, diventando il primo operatore nazionale a offrire una rete interamente standalone su scala nazionale. L’infrastruttura è basata su core e software sviluppati internamente, una rarità a livello globale, e integra servizi edge AI per telemedicina e agritech.
Infine, dalla Svezia, Ericsson ha avviato test su un nuovo modulo Massive MIMO per ambienti urbani estremamente densi. Il sistema è capace di adattare dinamicamente i pattern di trasmissione con AI on-device, promettendo di ridurre l’interferenza del 25 % rispetto ai modelli precedenti.