
Quando il sipario si alza su Solidays o Rock en Seine e migliaia di smartphone iniziano a registrare, postare e streammare, il vero headliner diventa la rete mobile. Da anni Free – il brand mobile del gruppo Iliad – gioca questo ruolo da protagonista portandosi dietro “camion antenna” e “remorques” che trasformano qualunque prato in una piccola città 5G. Quest’estate la tournée tecnica si allarga: saranno una trentina gli eventi francesi, da We Love Green al Lollapalooza di Parigi, a godere di una copertura 4G/5G potenziata.
Perché il segnale sparisce sotto il palco
I festival sono la perfetta tempesta radio: densità umana, traffico dati esplosivo, location spesso rurali. Come ricordava il Guardian analizzando le difficoltà di Glastonbury, il limite non è tanto la “potenza” del 5G quanto la capacità simultanea di ciascuna cella; troppi telefoni nello stesso “nido d’ape” e la banda evapora. La soluzione più efficace resta il “COW” (Cell-on-Wheels), cioè un’antenna su ruote pronta a essere innalzata dove serve.
La ricetta Free: macro-site a sei settori
Free ha perfezionato due format mobili: il camion antenna (mât telescopico fino a 20 m) e la remorque antenna, alimentati a fibra e pronti in meno di 48 ore. La versione 2025 usa la “solution forte capacité”: sei settori radio 4G affiancati sulla stessa antenna, capaci di quadruplicare gli utenti connessi rispetto a un sito macro outdoor classico. Il 90 % dei festival serviti userà questa configurazione potenziata.
Un’estate in tour: dove troverai il camion rosso
Da inizio giugno a metà settembre i mezzi Free seguiranno un calendario serrato: Bois de Vincennes per We Love Green (6-8 giugno), Torcy per Marvellous Island (7-8 giugno), Hellfest a Clisson (19-22 giugno), poi Garorock, Vieilles Charrues, Eurockéennes, Main Square, Rock en Seine e perfino la Rencontre Internationale de Cerf-Volants di aprile. Chi preferisce la traccia elettronica troverà campo pieno anche al Touquet Music Beach o al Golden Coast Festival. E non mancano le parentesi pop-culture: dal Pokémon GO Fest al SIAE di Le Bourget.
Fibra simmetrica per chi lavora dietro le quinte
La festa non riguarda solo i fan. Free Pro ripete l’operazione in versione wired, portando la Freebox Pro agli organizzatori con banda simmetrica fino a 8 Gbit/s e protezione anti-DDoS in tempo reale: indispensabile per ticketing, regia streaming e videosorveglianza.
Un benchmark europeo in piccolo formato
Il modello di Free ricalca quanto fa Vodafone a Glastonbury o EE a Wembley, ma con una peculiarità: il 100 % dell’hardware è progettato in-house e pilotato dal NOC di Parigi. Questo consente ottimizzazioni last-minute (es. riallineamento beamforming) che un vendor esterno non garantirebbe così rapidamente. È un approccio “artigianale-industriale” tutto francese che sta incuriosendo operatori di altri Paesi, Italia inclusa.
Il mio punto di vista
Da appassionato di rete trovo affascinante il bilanciamento fra rapidità logistica e densità radiomobile. La scelta dei 6 settori è un compromesso brillante: non spinge la modulazione a limiti estremi – che in un contesto affollato perderebbero efficienza – ma moltiplica le risorse di scheduling. Sarei curioso di vedere le statistiche di downlink throughput medio, soprattutto nelle ore di punta post-concerto: se Free riuscirà a mantenere 20-25 Mbit/s per utente, avrà vinto la sfida.
Uno sguardo al futuro
Il 6G promette celle ancora più dense e beam tracking personalizzato, ma la vera rivoluzione al prossimo giro potrebbe essere “network-slicing-a-la-carte”: pacchetti di banda riservati agli artisti per i loro live stream in 8K e, perché no, slice dedicate al pubblico che paga un extra per l’upload senza coda. Free sta già testando core standalone che potrebbero aprire la strada a questi servizi premium.
Concludendo, mentre ti prepari a cantare sotto il palco, ricorda che – in Francia almeno – qualcuno sta già accendendo un’antenna provvisoria dietro le quinte per farti postare la tua storia su Instagram senza buffering.