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Troppe zone senza segnale in Emilia? I politici si attivano (forse)

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Riporto da www.piacenza24.eu/troppe-zone-senza-segnale-telefonico-nel-piacentino-molinari-e-tarasconi-pd-subito-un-piano-di-interventi/

Oltre a un piano d’azione – spiegano i consiglieri piacentini – chiediamo di realizzare una mappatura delle situazioni critiche su tutto il territorio regionale. Sarebbe infatti necessario vagliare le soluzioni tecniche disponibili, in collaborazione con gli operatori di telefonia mobile. Se, ad esempio, ritorniamo al black out che si è verificato, la situazione degli abitanti di Vezzolacca e Castelletto non sarebbe risolvibile se non attraverso provvedimenti di questo tipo”. La dismissione dei contratti da parte dei gestori rischiano di lasciare scoperti i territori montani e tutti quelli delle cosiddette aree marginali: serve una inversione di tendenza in Alta Valnure e Valtidone”.

Da un primo incontro preliminare con l’assessorato, in cui si sono prospettate alcune soluzioni possibili, è stato confermato che a dover affrontare tale problema, oltre a Piacenza, ci sono le zone di Parma, Rimini e Valmarecchia. “Avendo soppiantato in molti casi la rete fissa – ricordano poi Molinari e Tarasconi – il segnale di telefonia mobile risulta di fondamentale importanza non solo negli scambi e nelle comunicazioni quotidiane, ma anche e soprattutto nelle situazioni di emergenza o pericolo in cui si chiede aiuto immediato così come è accaduto nei giorni scorsi”.
Secondo quanto hanno denunciato i Sindaci, in questi anni l’accorpamento di antenne e il mancato rinnovo di contratti e concessioni che permettevano di raggiungere numerosi territori di montagna e collina, ha lasciato intere vallate in diverse zone della regione prive del segnale.
 
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E già che ci sono, si dovrebbero attivare per spiegare ai loro elettori che in molti casi i comitati anti antenne sono cone la corazzata Potemkin, una c...ata pazzesca. Molte antenne di potenza ridotta sarebbero quasi sempre da preferire a poche sntenne di potenza elevata, e il telefono non sarebbe costretto a sparare segnale a potenza massima a 1 cm dalla testa per riuscire a raggiungerle.
 
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Cosa che per esempio in provincia di Bolzano hanno già fatto negli ultimi due anni.
 
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Ma quindi oltre alle pratiche di sharing/SSI, i due big stanno anche rimuovendo impianti remoti e che fatturano pochissimo traffico? Onestamente, almeno che non siano costretti per sfratto, non ho mai visto Wind togliere un sito "utile" alla copertura.
 
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ibm17 ha detto:
Ma quindi oltre alle pratiche di sharing/SSI, i due big stanno anche rimuovendo impianti remoti e che fatturano pochissimo traffico? Onestamente, almeno che non siano costretti per sfratto, non ho mai visto Wind togliere un sito "utile" alla copertura.

TIM ha tentato di smantellare due antenne, una in Sardegna, l'altra in Veneto. La prima è stata costretta a reinstallarla, visto che era l'unico operatore ad assicurare copertura in zona e c'era stato un vespaio di polemiche. La seconda è stata smantellata e... amen.
 
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corallo82pd ha detto:
TIM ha tentato di smantellare due antenne, una in Sardegna, l'altra in Veneto. La prima è stata costretta a reinstallarla, visto che era l'unico operatore ad assicurare copertura in zona e c'era stato un vespaio di polemiche. La seconda è stata smantellata e... amen.

Qui però mi sembra si parli di altri casi in Emilia Romagna. Non vorrei che stia diventando una pratica assodata....
 
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Vogliono dei soldi per affito suolo pubblico. Comuni senza cash ormai.
 
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corallo82pd ha detto:
TIM ha tentato di smantellare due antenne, una in Sardegna, l'altra in Veneto. La prima è stata costretta a reinstallarla, visto che era l'unico operatore ad assicurare copertura in zona e c'era stato un vespaio di polemiche. La seconda è stata smantellata e... amen.
Dove in Veneto?
 

g5x

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Il problema degli affitti e delle licenze penso sia un problema concreto per gli operatori. Non cosa da poco perché è terreno di lotta economica, politica, scientifica e culturale.
Tuttavia ritengo che in certe aree disagiate e con scarsa popolazione potrebbero realizzare degli impianti a cui tutti i gestori possano appoggiarsi senza necessità di moltiplicare antenne, pannelli e costi.
 
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g5x ha detto:
Il problema degli affitti e delle licenze penso sia un problema concreto per gli operatori. Non cosa da poco perché è terreno di lotta economica, politica, scientifica e culturale.
Tuttavia ritengo che in certe aree disagiate e con scarsa popolazione potrebbero realizzare degli impianti a cui tutti i gestori possano appoggiarsi senza necessità di moltiplicare antenne, pannelli e costi.

Condivido l'idea,dovrebbero condividere per legge per poter mantenere sito tutti e tre i gestori compresi pannelli nelle zone con poco traffico
 
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Non è troppo fattibile come ipotesi. Ricordiamoci che alla fine le zone dove i gestori hanno lo stesso vendor hw sono relativamente poche, spesso hanno vendor diversi tra loro nella stessa zona. E già questo è un punto di difficoltà, in più ogni gestore tende a voler fare la rete a proprio piacimento, è palese che configurino tutto in modo decisamente diverso, per cui limitarsi ad una stessa configurazione sicuramente farebbe storcere il naso a molti. L'ideale sarebbe la possibilità di ottenere permessi a prezzi bassi, magari affitto del terreno comunale gratuito o con una cifra simbolica e realizzare tralicci in grado di ospitare i tre gestori di telefonia, che quindi avrebbero il solo costo di installazione del palo ed eventuale manutenzione.
 
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theking ha detto:
Dove in Veneto?

Fino a circa sei mesi fa a Cavaso del Tomba (TV) TIM ospitava Wind 3 sul proprio traliccio, ora è rimasto solo il gestore arancione:

TV109U MONTE TOMBA (ID:13486) Wind Tre SpA
Indirizzo: MONTE TOMBA, SP141 C/O TRALICCIO, CAVASO DEL TOMBA (TV)
Quota al suolo: 840.0 m s.l.m.
Postazione: Su palo/traliccio
Ponti radio: Si con potenza inferiore ai 7 W

ibm17 ha detto:
Non è troppo fattibile come ipotesi. Ricordiamoci che alla fine le zone dove i gestori hanno lo stesso vendor hw sono relativamente poche, spesso hanno vendor diversi tra loro nella stessa zona. E già questo è un punto di difficoltà, in più ogni gestore tende a voler fare la rete a proprio piacimento, è palese che configurino tutto in modo decisamente diverso, per cui limitarsi ad una stessa configurazione sicuramente farebbe storcere il naso a molti. L'ideale sarebbe la possibilità di ottenere permessi a prezzi bassi, magari affitto del terreno comunale gratuito o con una cifra simbolica e realizzare tralicci in grado di ospitare i tre gestori di telefonia, che quindi avrebbero il solo costo di installazione del palo ed eventuale manutenzione.

Capisco, tuttavia in Alto Adige la condivisione dei siti fuori dei centri abitati è ormai una prassi diffusa, sopratutto per via della disponibilità degli enti locali.
 
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corallo82pd ha detto:
Capisco, tuttavia in Alto Adige la condivisione dei siti fuori dei centri abitati è ormai una prassi diffusa, sopratutto per via della disponibilità degli enti locali.

L'hai scritto. Con la disponibilità degli enti ed autorizzazioni più semplici si fa tutto in maniera rapida, e infatti in Alto Adige la copertura dei tre big è pressoché simile e totale.
 
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corallo82pd ha detto:
Fino a circa sei mesi fa a Cavaso del Tomba (TV) TIM ospitava Wind 3 sul proprio traliccio, ora è rimasto solo il gestore arancione:

TV109U MONTE TOMBA (ID:13486) Wind Tre SpA
Indirizzo: MONTE TOMBA, SP141 C/O TRALICCIO, CAVASO DEL TOMBA (TV)
Quota al suolo: 840.0 m s.l.m.
Postazione: Su palo/traliccio
Ponti radio: Si con potenza inferiore ai 7 W
Ma quindi adesso Alano di Piave è quasi senza copertura TIM? Mi sembra che la BTS di Segusino non sia nella posizione ideale per fornire copertura anche a quel comune.
 
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