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Buongiorno, premetto che non sono un ingeniere delle telecomunicazioni ma solo una persona molto curiosa.
Io non ho ancora ben capito la suddivisione dei mhz per ogni utente collegato ad una cella. Supponiamo che abbiamo una cella in banda 3 a 20 mhz, ogni utente avrà a disposizione quei 20 mhz per arrivare alla velocità di picco disponibile oppure in quei 20 mhz ogni utente connesso si deve spartire la suddetta larghezza di banda?
Da quello che ho capito ogni 5 mhz danno disponibilità di 37,5 mb/s. Corretto?
Ciò significa che su questi 20 mhz disponibili in banda 3 su di una determinata cella, tutti gli utenti collegati ad essa in un determinato secondo hanno disponibili solo 150 mb/s da dividersi con gli altri utenti connessi?

Giuro non riesco a capire il principio di funzionamento.

È la banda disponibile su di una enodeb che determina la velocità di picco raggiungibile da ogni utente oppure i mhz disponibili?
Se io e un’altra persona facciamo uno speed test da 75mb/s su un totale di 150 mb/s su 20 mhz questo significa che occupiamo tutta la banda e nessun’altro può navigare in quell’istante?

Spero di essermi spiegato.
Grazie
 
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Benvenuto sul forum, e benvenuta la tua curiosità.

La rete è condivisa, quindi per avere i '150 megabit/s', servono alcuni 'ingredienti' (contemporaneamente):
> un cellulare almeno classe 4
> una posizione 'idonea' (determina il s/r)
> un enode non 'affollato'
> un enodeB con 20 MHz allocati al 4G
> un backbone di portata idonea

Se tutte queste condizioni sono verificate (e c'è solo un telefono che scambia dati sulla cella), allora si possono raggiungere i 150 megabit/s.
Ovviamente l'elemento più 'restrittivo' determina la velocità massma effettiva:
> telefono cat 3 -> max 100 megabit/s perchè usa 'contemporaneamente' al più 15 MHz
> segnale interferito -> se il segnale non è buono la velocità cala
> cella affollata -> la velocità è da dividere tra tutti gli utenti
> enodeB con poca 'frequenza (es 10 MHz) -> limite a 75 MBit/s
> backbone 'limitato' es: se è stato riciclato il vecchio backbone del 3G (max 42.2) allora la velocità sarà determinata dal backbone

Se ho sbagliato qualcosa, prego correggetemi.


Un paragone può essere l'autostrada:
> deve essere libera (pochi utenti)
> deve avere un adeguato numero di corsie (backbone deimensionato)
> deve avere un limite idoneo (MHz disponibili)
> la macchina deve poter andare alla velocità massima consentita (classe del telefono idonea)
 
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DavideDaSerra ha detto:
Benvenuto sul forum, e benvenuta la tua curiosità.

La rete è condivisa, quindi per avere i '150 megabit/s', servono alcuni 'ingredienti' (contemporaneamente):
> un cellulare almeno classe 4
> una posizione 'idonea' (determina il s/r)
> un enode non 'affollato'
> un enodeB con 20 MHz allocati al 4G
> un backbone di portata idonea

Se tutte queste condizioni sono verificate (e c'è solo un telefono che scambia dati sulla cella), allora si possono raggiungere i 150 megabit/s.
Ovviamente l'elemento più 'restrittivo' determina la velocità massma effettiva:
> telefono cat 3 -> max 100 megabit/s perchè usa 'contemporaneamente' al più 15 MHz
> segnale interferito -> se il segnale non è buono la velocità cala
> cella affollata -> la velocità è da dividere tra tutti gli utenti
> enodeB con poca 'frequenza (es 10 MHz) -> limite a 75 MBit/s
> backbone 'limitato' es: se è stato riciclato il vecchio backbone del 3G (max 42.2) allora la velocità sarà determinata dal backbone

Se ho sbagliato qualcosa, prego correggetemi.


Un paragone può essere l'autostrada:
> deve essere libera (pochi utenti)
> deve avere un adeguato numero di corsie (backbone deimensionato)
> deve avere un limite idoneo (MHz disponibili)
> la macchina deve poter andare alla velocità massima consentita (classe del telefono idonea)

Grazie mille per la tua risposta!
Per cui da come ho capito la velocità di picco è data dalla lunghezza di banda disponibile in pratica. Se su un enodeb sono presenti 3 settori in banda 3 20 mhz ogni antenna dedicata a ciascun settore emette 20 mhz di banda, per cui la velocità massima raggiungibile su quella base station sarà di massimo 450 mb/s giusto in totale? (150 mb/s x 3 settori)
Per cui anche se porti 10gb/s su di una enodeb è praticamente inutile perché la larghezza di banda in mhz limiterà sempre la banda disponibile, giusto?

Gli operatori possono limitare il numero di mhz disponibili per singolo utente? Per esempio dove vivo io essendo zona turistica noto che la velocità per tutta la durata del giorno fino a dopo la mezzanotte è sempre limitata e non più di 2mb/s.
 
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Sì (nel senso che il iscorso fila) e no (perchè le celle hanno più bande e più tecnologie): considera che adesso abbiamo LTE+, inoltre ogni 'lato' della cella può avere più settori (B1 + B3 + B7 + B20), per un totale teorico di 15 (20 per w3) + 20 + 15 (20 per w3) + 10 = 60 MHz + B32 (per tim/voda) e il tutto per 3 lati. 10 gigabit forse no, ma 5 sì.

Per il discorso 'prestazioni ridotte di notte', effettivamente vodafone applica lo 'spegnimento notturno' dei layer 'di supporto' lasciando attivo solo il principale (tipicamente disattiva B3 e B7 per lasciare solo B20). C'è una discussione sul forum in cui è descritto.

I MHz per utente non ha senso che l'operatore li limiti (se un'utente ha il 4G+ e può connettersi a più celle al gestore fa solo un favore così può bilanciare). Può però imporre limiti alla velicità massima.
 
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