1) Ah ecco, ma quindi essendo una sostituzione non c'è stato cambio di gestore, quindi il rivenditore avrebbe dovuto verificare l'identità della persona che aveva di fronte, conoscendo da terminale i dati dell'intestatario.
Non l'ha fatto oppure gli sono stati mostrati documenti falsi?
2) Ok, quindi in sostanza la persona doveva conoscere:
- il codice utente (la mia banca non me l'ha mai inviato per email)
- la password principale (mai inviata via email)
- la password dispositiva (idem come sopra, mai inviata via email)
- il codice inviato via sms
Per modificare la password dispositiva comunque bisognava avere le prime due info.
Mi chiedo come potessero esserne in possesso, comunque la cosa mi tranquillizza un po', in ogni caso è meglio che i rivenditori inizino a stare un po' più attenti alle procedure di sicurezza, anzi sarebbe il caso che venisse loro IMPOSTO per legge, oramai perdere il numero di telefono può essere piuttosto grave.
giovax ha detto:
1) non è stata una portabilità, ma una SOSTITUZIONE della sim; il tutto è successo alle 18 di pomeriggio.
2) molte banche per quanto riguarda l'home banking usano una procedura 2-step per quanto riguarda gli ordini di pagamento. Oltre alla password principale per accedere al conto, esiste una seconda password per immettere l'ordine di pagamento, una volta inserita la quale viene richiesto un token temporaneo (che si genera o con un apposito generatore di token fisicamente in possesso del cliente oppure con un pin inviato via sms al numero di cellulare associato al conto corrente). Il problema sta nel fatto che se si conosce la password principale E inoltre si riesce ad accedere alla email associata al conto E si è rubato il numero di cellulare è possibile richiedere la modifica della password dispositiva. Di fatto è come rubare la firma della persona, per gli ordini di pagamento/prelevamento fatti fisicamente ad uno sportello bancario.
Nel mio caso specifico il problema è nato dal fatto che una volta che mi hanno rubato il numero di cellulare, sono poi riusciti ad entrare nell'account google (con la procedura di recupero password via sms presumo), che era l'account email collegato al conto corrente. Ovviamente non avevano la password del home banking, infatti hanno provato a forzarla brutalmente ed è scattato il blocco automatico di sicurezza