TLCWorldista
- Messaggi
- 2,777
- Reazioni
- 45
- Punteggio
- 48
SENZA LIMITI DI TRAFFICO MA SI NAVIGA PIÙ LENTI
Su cellulare si naviga ormai come con la canoa tra le rapide di un fiume: stando bene attenti a schivare i vari massi che si frappongono d'ostacolo. Crescono in numero e varietà, infatti, i limiti e le clausole delle offerte internet mobile. Ed è solo l'inizio: il fenomeno si allargherà nel 2011. Le tariffe sono specchio infatti di una sfida abbracciata dagli operatori mobili italiani e stranieri: assecondare la crescita degli utenti e del traffico e al tempo stesso non fare andare in crisi le proprie reti. Le loro risorse resteranno ancora per molti mesi parecchio più limitate di quelle della banda larga fissa.
Prima i tetti nelle offerte erano semplici: un monte di ore o volume di traffico (megabyte o gigabyte), inclusi in un canone. Adesso abbondano limiti di altro tipo, soprattutto per le offerte dedicate alla navigazione dal display del cellulare. In questo caso, Tim, Vodafone e Mtv Mobile permettono il traffico wap (semplice) e non quello web (applicazioni internet). Vodafone, Tim e Wind escludono il VoIp dal traffico compreso nel canone. I primi due fanno lo stesso anche per il peer to peer e la condivisione di file. Al recente convegno di Idate a Montpellier si è avuto conferma che nel 2011 la tendenza proseguirà. Vodafone e France Telecom-Orange hanno annunciato ulteriori differenziazioni tra le tariffe: diventerà comune dover pagare un extra, per andare più veloce oppure per usare certi servizi "pesanti" per la rete, come il video streaming. L'americana AT&T e la britannica O2 hanno fatto da pionieri in questo tipo di tariffe. Vodafone da fine novembre ha sposato le tariffe differenziate (per ora solo per navigare da pc con chiavetta) con la formula Internet Sempre: velocità a 1,8, 7,2 o 28,8 Mbps (velocità ora presente solo a Roma e Milano), a seconda del canone. Nei primi due casi è escluso il VoIp. «Certo, è un modo per rispondere alla congestione delle reti. Ma serve anche per massimizzare i ricavi per il boom della domanda di internet mobile», commenta Steve Mather, analista di iSuppli.
I vecchi limiti sul traffico (ore o volume) stanno diventando obsoleti, tanto che fa strada una nuova strategia tariffaria, già adottata da Wind e, nelle Internet Sempre, da Vodafone. Niente più limiti di traffico; solo, gli operatori riducono di molto la velocità (a 32 o 64 Kbps, con Wind e Vodafone rispettivamente) per chi supera una certa quantità di dati (1, 3 o 5 Gb). «Prevedo che tutti gli operatori sposeranno questa formula», dice Alessandro Bruzzi, responsabile dell'osservatorio SosTariffe. «Ha il doppio vantaggio di moderare l'uso della rete e di evitare super bollette agli utenti, causate dal traffico extra soglia». I vecchi limiti, del resto, sono fonte di problemi. Quelli a volume evitano la saturazione ma sono poco comprensibili agli utenti (causando appunto bollette shock). Quelli orari sono migliori in tal senso, ma consentono di saturare la rete con un grande traffico di dati. Di qui l'esigenza di trovare una formula tariffaria di diverso tipo, in un quadro che, del resto, diventa sempre più competitivo: adesso anche un buon numero di operatori mobili virtuali propone internet mobile.
_______________________________________________
http://www.ilsole24ore.com/art/tecn...co-naviga-064958.shtml?uuid=AYJCY7rC#continue
Su cellulare si naviga ormai come con la canoa tra le rapide di un fiume: stando bene attenti a schivare i vari massi che si frappongono d'ostacolo. Crescono in numero e varietà, infatti, i limiti e le clausole delle offerte internet mobile. Ed è solo l'inizio: il fenomeno si allargherà nel 2011. Le tariffe sono specchio infatti di una sfida abbracciata dagli operatori mobili italiani e stranieri: assecondare la crescita degli utenti e del traffico e al tempo stesso non fare andare in crisi le proprie reti. Le loro risorse resteranno ancora per molti mesi parecchio più limitate di quelle della banda larga fissa.
Prima i tetti nelle offerte erano semplici: un monte di ore o volume di traffico (megabyte o gigabyte), inclusi in un canone. Adesso abbondano limiti di altro tipo, soprattutto per le offerte dedicate alla navigazione dal display del cellulare. In questo caso, Tim, Vodafone e Mtv Mobile permettono il traffico wap (semplice) e non quello web (applicazioni internet). Vodafone, Tim e Wind escludono il VoIp dal traffico compreso nel canone. I primi due fanno lo stesso anche per il peer to peer e la condivisione di file. Al recente convegno di Idate a Montpellier si è avuto conferma che nel 2011 la tendenza proseguirà. Vodafone e France Telecom-Orange hanno annunciato ulteriori differenziazioni tra le tariffe: diventerà comune dover pagare un extra, per andare più veloce oppure per usare certi servizi "pesanti" per la rete, come il video streaming. L'americana AT&T e la britannica O2 hanno fatto da pionieri in questo tipo di tariffe. Vodafone da fine novembre ha sposato le tariffe differenziate (per ora solo per navigare da pc con chiavetta) con la formula Internet Sempre: velocità a 1,8, 7,2 o 28,8 Mbps (velocità ora presente solo a Roma e Milano), a seconda del canone. Nei primi due casi è escluso il VoIp. «Certo, è un modo per rispondere alla congestione delle reti. Ma serve anche per massimizzare i ricavi per il boom della domanda di internet mobile», commenta Steve Mather, analista di iSuppli.
I vecchi limiti sul traffico (ore o volume) stanno diventando obsoleti, tanto che fa strada una nuova strategia tariffaria, già adottata da Wind e, nelle Internet Sempre, da Vodafone. Niente più limiti di traffico; solo, gli operatori riducono di molto la velocità (a 32 o 64 Kbps, con Wind e Vodafone rispettivamente) per chi supera una certa quantità di dati (1, 3 o 5 Gb). «Prevedo che tutti gli operatori sposeranno questa formula», dice Alessandro Bruzzi, responsabile dell'osservatorio SosTariffe. «Ha il doppio vantaggio di moderare l'uso della rete e di evitare super bollette agli utenti, causate dal traffico extra soglia». I vecchi limiti, del resto, sono fonte di problemi. Quelli a volume evitano la saturazione ma sono poco comprensibili agli utenti (causando appunto bollette shock). Quelli orari sono migliori in tal senso, ma consentono di saturare la rete con un grande traffico di dati. Di qui l'esigenza di trovare una formula tariffaria di diverso tipo, in un quadro che, del resto, diventa sempre più competitivo: adesso anche un buon numero di operatori mobili virtuali propone internet mobile.
_______________________________________________
http://www.ilsole24ore.com/art/tecn...co-naviga-064958.shtml?uuid=AYJCY7rC#continue