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Gentili visitatori e utenti,
Vi informiamo che il nostro indirizzo email è cambiato: ora potete contattarci a info@tlcworld.it
Siamo sempre aperti a critiche costruttive e suggerimenti, quindi non esitate a farci sapere le vostre opinioni. Promettiamo che non mordiamo!
Grazie per il vostro supporto!
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Nel frattempo la Comunità Europea ha deliberato per la liberazione di 120 MHz di frequenze a 2 GHz, attualmente assegnate al 3G, perché vengano assegnate all'LTE:
http://www.mondo3.com/legislazione/2012-11-06-lte-lunione-europea-libera-nuove-frequenze-dal-3g.html
Non capisco però se però la CE si riferisca a frequenze diverse dall'UMTS 2100 e non attualmente utilizzate dagli operatori, o se si sta andando verso uno switch-off dell'UMTS 2100 entro il 30 Giugno 2014. :nonso:
http://www.mondo3.com/legislazione/2012-11-06-lte-lunione-europea-libera-nuove-frequenze-dal-3g.html
Non capisco però se però la CE si riferisca a frequenze diverse dall'UMTS 2100 e non attualmente utilizzate dagli operatori, o se si sta andando verso uno switch-off dell'UMTS 2100 entro il 30 Giugno 2014. :nonso:
A
Albemix
Guest
Ho letto questo articolo riguardo la futura rete 4G, il famoso LTE.
http://punto-informatico.it/3650045/PI/News/lte-segnale-rischio.aspx
[h=1]LTE, segnale a rischio[/h]Le reti di nuova generazione? Estremamente vulnerabili a operazioni di jamming a prezzo accessibile. Basta un laptop, un trasmettitore e una batteria e la rete cittadina finisce KO
Roma - I ricercatori del Virginia Tech hanno messo in evidenza una grave falla strutturale presente nel segnale LTE (long-term evolution), un tipo di trasmissione radio in via di diffusione in tutto il mondo con le reti wireless di nuova generazione: basta poco, dicono i ricercatori, per buttare giù il segnale con tanti saluti alle connessioni Internet e quelle di emergenza.
Le connessioni a banda ultra-larga LTE sono a rischio jamming, una pratica particolarmente diffusa soprattutto negli Stati Uniti per mettere a tacere le comunicazioni radio in caso di necessità - o di operazioni dalla dubbia legalità.
I ricercatori sostengono come basti un laptop, un trasmettitore dal costo tutto sommato accessibile (650 dollari) e una batteria - incluse quelle delle automobili - per mettere irrimediabilmente fuori gioco un ripetitore radio che fornisce il segnale a migliaia di persone. Con l'aggiunta di un amplificatore di segnale, inoltre, un malintenzionato potrebbe "distruggere" le trasmissioni LTE in un raggio di chilometri e chilometri.
Il problema, dicono i ricercatori del Virginia Tech, è la complessità del segnale LTE: una piccola parte delle trasmissioni è costituita da istruzioni di controllo e sincronizzazione e, se si mette fuori gioco quella parte, l'interno segnale finisce KO. E non solo questo: i ricercatori identificano ben otto possibili attacchi ad altrettanti sottosistemi del segnale LTE capaci di compromettere il funzionamento della rete.
La ricerca del Virginia Tech è stata comunicata alla National Telecommunications and Information Administration, organo federale che riferisce direttamente alla Casa Bianca e che avrebbe l'intenzione di adottare LTE come sistema per le trasmissioni di emergenza.
Come risolvere questa vulnerabilità strutturale del nuovo protocollo? Il problema non è di facile soluzione, dicono ancora i ricercatori, perché lo standard LTE è di pubblico dominio e perché alla base della sua progettazione non sono stati considerati con la dovuta accortezza i pericoli derivanti dal jamming selettivo dei singoli sottosistemi di trasmissione.
Se le cose stanno veramente così è un bel pasticcio aver speso milioni di € per avere una frequenza molto bucabile o facilmente mettendola ko!.
Saeuti
Albemix
http://punto-informatico.it/3650045/PI/News/lte-segnale-rischio.aspx
[h=1]LTE, segnale a rischio[/h]Le reti di nuova generazione? Estremamente vulnerabili a operazioni di jamming a prezzo accessibile. Basta un laptop, un trasmettitore e una batteria e la rete cittadina finisce KO
Roma - I ricercatori del Virginia Tech hanno messo in evidenza una grave falla strutturale presente nel segnale LTE (long-term evolution), un tipo di trasmissione radio in via di diffusione in tutto il mondo con le reti wireless di nuova generazione: basta poco, dicono i ricercatori, per buttare giù il segnale con tanti saluti alle connessioni Internet e quelle di emergenza.
Le connessioni a banda ultra-larga LTE sono a rischio jamming, una pratica particolarmente diffusa soprattutto negli Stati Uniti per mettere a tacere le comunicazioni radio in caso di necessità - o di operazioni dalla dubbia legalità.
I ricercatori sostengono come basti un laptop, un trasmettitore dal costo tutto sommato accessibile (650 dollari) e una batteria - incluse quelle delle automobili - per mettere irrimediabilmente fuori gioco un ripetitore radio che fornisce il segnale a migliaia di persone. Con l'aggiunta di un amplificatore di segnale, inoltre, un malintenzionato potrebbe "distruggere" le trasmissioni LTE in un raggio di chilometri e chilometri.
Il problema, dicono i ricercatori del Virginia Tech, è la complessità del segnale LTE: una piccola parte delle trasmissioni è costituita da istruzioni di controllo e sincronizzazione e, se si mette fuori gioco quella parte, l'interno segnale finisce KO. E non solo questo: i ricercatori identificano ben otto possibili attacchi ad altrettanti sottosistemi del segnale LTE capaci di compromettere il funzionamento della rete.
La ricerca del Virginia Tech è stata comunicata alla National Telecommunications and Information Administration, organo federale che riferisce direttamente alla Casa Bianca e che avrebbe l'intenzione di adottare LTE come sistema per le trasmissioni di emergenza.
Come risolvere questa vulnerabilità strutturale del nuovo protocollo? Il problema non è di facile soluzione, dicono ancora i ricercatori, perché lo standard LTE è di pubblico dominio e perché alla base della sua progettazione non sono stati considerati con la dovuta accortezza i pericoli derivanti dal jamming selettivo dei singoli sottosistemi di trasmissione.
Se le cose stanno veramente così è un bel pasticcio aver speso milioni di € per avere una frequenza molto bucabile o facilmente mettendola ko!.
Saeuti
Albemix
Albemix ha detto:Ho letto questo articolo riguardo la futura rete 4G, il famoso LTE.
http://punto-informatico.it/3650045/PI/News/lte-segnale-rischio.aspx
LTE, segnale a rischio
Le reti di nuova generazione? Estremamente vulnerabili a operazioni di jamming a prezzo accessibile. Basta un laptop, un trasmettitore e una batteria e la rete cittadina finisce KO
Roma - I ricercatori del Virginia Tech hanno messo in evidenza una grave falla strutturale presente nel segnale LTE (long-term evolution), un tipo di trasmissione radio in via di diffusione in tutto il mondo con le reti wireless di nuova generazione: basta poco, dicono i ricercatori, per buttare giù il segnale con tanti saluti alle connessioni Internet e quelle di emergenza.
Le connessioni a banda ultra-larga LTE sono a rischio jamming, una pratica particolarmente diffusa soprattutto negli Stati Uniti per mettere a tacere le comunicazioni radio in caso di necessità - o di operazioni dalla dubbia legalità.
I ricercatori sostengono come basti un laptop, un trasmettitore dal costo tutto sommato accessibile (650 dollari) e una batteria - incluse quelle delle automobili - per mettere irrimediabilmente fuori gioco un ripetitore radio che fornisce il segnale a migliaia di persone. Con l'aggiunta di un amplificatore di segnale, inoltre, un malintenzionato potrebbe "distruggere" le trasmissioni LTE in un raggio di chilometri e chilometri.
Il problema, dicono i ricercatori del Virginia Tech, è la complessità del segnale LTE: una piccola parte delle trasmissioni è costituita da istruzioni di controllo e sincronizzazione e, se si mette fuori gioco quella parte, l'interno segnale finisce KO. E non solo questo: i ricercatori identificano ben otto possibili attacchi ad altrettanti sottosistemi del segnale LTE capaci di compromettere il funzionamento della rete.
La ricerca del Virginia Tech è stata comunicata alla National Telecommunications and Information Administration, organo federale che riferisce direttamente alla Casa Bianca e che avrebbe l'intenzione di adottare LTE come sistema per le trasmissioni di emergenza.
Come risolvere questa vulnerabilità strutturale del nuovo protocollo? Il problema non è di facile soluzione, dicono ancora i ricercatori, perché lo standard LTE è di pubblico dominio e perché alla base della sua progettazione non sono stati considerati con la dovuta accortezza i pericoli derivanti dal jamming selettivo dei singoli sottosistemi di trasmissione.
Se le cose stanno veramente così è un bel pasticcio aver speso milioni di € per avere una frequenza molto bucabile o facilmente mettendola ko!.
Saeuti
Albemix
Che minchiata.
GSM, UMTS, LTE, WiMax ecc. sono sistemi commerciali. La banda di frequenza su cui trasmettono e' limitata ed e' nota. Se uno li vuole disturbare, la cosa piu' semplice che puo' fare e' procurarsi un trasmettitore e mettersi a pompare un'adeguata potenza sulla stessa banda. L'UMTS e' un po piu' robusto al jamming, ma se qualche "malintenzionato" lo vuole interferire lo fa senza troppi problemi. Che razza di notizia e'?
A
Albemix
Guest
Io ho riportato la notizia visto che leggo molto riviste di informatica e siti internet dedicati, se è una minchiata o no non posso darti la conferma. So che il Gsm si può intercettare più facilmente ma l'Umts è più robusto e stabile.
Saeuti
Albemix
Saeuti
Albemix
TLCWorldista
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da che mondo è mondo tutto il segnale "per aria" è soggetto alle più svariate condizioni climatiche e umane, può bastare un violento temporale, una bts danneggiata o incendiata o a qualsiasi altro per far si che il segnale venga a ridursi o a mancare del tutto, e allora che si fa? non si usano più i cellulari per tutta la vita?
si va avanti, si aggiusta quello che è da aggiustare e si continua ad andare avanti....... la tecnologia nuova va sempre accolta e se ci sono dei problemi si cercano di sistemarli ma non si può fermarsi di fronte alla "cose nuove" e innovative, si rischierebbe di ritornare ad essere ominidi di neandhertal e questo non è accettabile.
E se poi quei fantomatici studiosi hanno interesse che non venga utilizzato l'LTE dalla Casa Bianca (per vari altri interessi milionari) e questo chi lo può sapere? noi? noi no.
Non facciamoci abbindolare da certi discorsi di cui non sappiamo niente.
E semmai è proprio per il fatto di essere "più" vulnerabile che i gestori hanno cercato di accaparrarsi le frequenze più pregiate......
si va avanti, si aggiusta quello che è da aggiustare e si continua ad andare avanti....... la tecnologia nuova va sempre accolta e se ci sono dei problemi si cercano di sistemarli ma non si può fermarsi di fronte alla "cose nuove" e innovative, si rischierebbe di ritornare ad essere ominidi di neandhertal e questo non è accettabile.
E se poi quei fantomatici studiosi hanno interesse che non venga utilizzato l'LTE dalla Casa Bianca (per vari altri interessi milionari) e questo chi lo può sapere? noi? noi no.
Non facciamoci abbindolare da certi discorsi di cui non sappiamo niente.
E semmai è proprio per il fatto di essere "più" vulnerabile che i gestori hanno cercato di accaparrarsi le frequenze più pregiate......
Windisti
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Un nuovo articolo del Corriere sui problemi di coesistenza tra digitale terrestre e LTE:
http://www.corriere.it/tecnologia/m...tv_6e026f24-371d-11e2-8dd3-0837590598e8.shtml
http://www.corriere.it/tecnologia/m...tv_6e026f24-371d-11e2-8dd3-0837590598e8.shtml
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Altri aggiornamenti, ci sono anche i risultati dei test fatti a San Benedetto.
http://www.tomshw.it/cont/news/tv-oscurata-dai-servizi-lte-pagheranno-tim-e-gli-altri/41355/1.html
http://www.tomshw.it/cont/news/tv-oscurata-dai-servizi-lte-pagheranno-tim-e-gli-altri/41355/1.html
Windisti
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La vedo dura che gli operatori pagheranno gli interventi sulle antenne... Molto spesso l'accecamento/interferenza non è solo dovuto alla mancanza di un filtro che tagli tutti i canali dal 61 al 69, ma anche ad altri problemi dell'impianto (errati puntamenti, segnale già di per sé al limite, ecc.).
Cosa faranno in tutti questi casi?
E comunque, un conoscente che fa l'antennista mi ha detto che - ad oggi - non esistono filtri per gli impianti domestici che riescano a tagliare perfettamente solo dal canale 61 in poi senza andare anche a tagliare parzialmente anche 58-59 e soprattutto il 60.
Forse è il caso di prendere un decoder TvSat + parabola, per evitare di dover ogni 2-3 mesi risintonizzare i canali, di averne alcuni che squadrettano e di dover intervenire continuamente sull'impianto d'antenna per stare dietro ai cambi di frequenze, alle interferenze, ecc.
Cosa faranno in tutti questi casi?
E comunque, un conoscente che fa l'antennista mi ha detto che - ad oggi - non esistono filtri per gli impianti domestici che riescano a tagliare perfettamente solo dal canale 61 in poi senza andare anche a tagliare parzialmente anche 58-59 e soprattutto il 60.
Forse è il caso di prendere un decoder TvSat + parabola, per evitare di dover ogni 2-3 mesi risintonizzare i canali, di averne alcuni che squadrettano e di dover intervenire continuamente sull'impianto d'antenna per stare dietro ai cambi di frequenze, alle interferenze, ecc.
A
Albemix
Guest
L'interferenza del digitale dipende dai luoghi in cui il segnale arriva, l'impianto televisivo di casa, l'usura dei cavi e antenna televisiva. Dal canale 61-69 quali emittenti televisive interferiscono con il 4G?. Qui a casa ricevo 340 canali (24 radiofonici
).
Saeuti
Albemix
).Saeuti
Albemix
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Albemix ha detto:L'interferenza del digitale dipende dai luoghi in cui il segnale arriva, l'impianto televisivo di casa, l'usura dei cavi e antenna televisiva. Dal canale 61-69 quali emittenti televisive interferiscono con il 4G?. Qui a casa ricevo 340 canali (24 radiofonici
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Albemix
E' il contrario, è il 4G è che interferirà - arrivando in alcuni casi a rendere del tutto impossibile la ricezione - sugli impianti riceventi televisivi costruiti per captare anche i canali 61-69 attualmente in via di dismissione. I canali 61-69 si trovano infatti nelle stesse frequenze dove tra pochi mesi ci sarà l'LTE 800, e a quanto pare molti centralini/decoder potrebbero andare in saturazione (ossia impossibilità totale di ricevere canali) con un segnale di caratteristiche e potenza come quello LTE
Dopo questo switch-off delle frequenze UHF 61-69 spariranno alcuni canali (principalmente TV locali), quindi il numero totale di canali ricevibili diminuirà.
Questo non è che sia per forza di cose un male, specie se andranno a ridursi le decine di canali che propongono televendite dalla mattina alla sera...
A
Albemix
Guest
strafe ha detto:E' il contrario, è il 4G è che interferirà - arrivando in alcuni casi a rendere del tutto impossibile la ricezione - sugli impianti riceventi televisivi costruiti per captare anche i canali 61-69 attualmente in via di dismissione. I canali 61-69 si trovano infatti nelle stesse frequenze dove tra pochi mesi ci sarà l'LTE 800, e a quanto pare molti centralini/decoder potrebbero andare in saturazione (ossia impossibilità totale di ricevere canali) con un segnale di caratteristiche e potenza come quello LTE
Dopo questo switch-off delle frequenze UHF 61-69 spariranno alcuni canali (principalmente TV locali), quindi il numero totale di canali ricevibili diminuirà.
Questo non è che sia per forza di cose un male, specie se andranno a ridursi le decine di canali che propongono televendite dalla mattina alla sera...
Il digitale terrestre avrà queste interferenze dovute dal 4G, aggiungi i vari problemi come ho scritto sopra basta poco per rendere neri alcuni canali televisivi. Sulla frequenza uhf 61-69 attualmente quali canali vengono trasmessi?. A mio avviso è la classica porcata all'italiana non si possono parlare di interferenze dopo che gli operatori hanno vinto l'asta, se la frequenza è adiacente a quelle televisiva ci vuole ben poco a capire i problemi tra i due segnali!.
Saeuti
Albemix
Albemix ha detto:
solo TV locali, le TV nazionali sono state tutelate all'epoca dell'asegnazione delle frequenza televisive in tecnica digitale; per la zona del vicentino ci sono i multiplex di:
Antenna 3 Nord Est
Tlc Telecampione
Canale Italia 2
Eden Tv
Canale 68 Veneto
La 10
tieni conto che alcuni (antenna 3) hanno altre frequenze in uso nella fascia non oggetto di refarming, quindi continuerai a vedere i canali locali senza problemi (a parte canale68 che chiude); piuttosto i canali nazionali a rischio, perchè si trovano sul canale 60, frequenza 782-790MHz, spaziati di 1 solo MHz rispetto la banda LTE sono attualmente:
Arturo
Focus
La7 HD
Padre Pio Tv
Rtl 102,5 Tv
Sportitalia
Sportitalia 2
Sportitalia 24
Super!
Rtl 102,5 Cool
A
Albemix
Guest
Thanks Antonio!. Anche se sparissero questi canali non mi faccio problemi, non li guardo mai queste emittenti televisive (ad esclusione di antenna tre ogni tanto guardo il tg).
Saeuti
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Saeuti
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Anche TIM ha lanciato LTE ed è avanti rispetto a Vodafone, quest'ultima copre solo Roma e Milano mentre TIM anche Napoli e Torino. H3G per ora è in test su un singolo nodo ad Acuto (FR). Operano tutti sui 1800Mhz, gli unici attualmente disponibili. La copertura leggendo i commenti non è poi così eccelsa, mi sembra di aver letto che in piazza duomo a Milano con Vodafone si hanno 3 tacche su 5 ma potrei confondermi.