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News: Vimpelcom, via libera a fusione con Wind Telecom.

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Vimpelcom: via libera a fusione con Wind Telecom con voto contrario di Telenor

Naguib Sawiris, patron di Orascom Telecom, crede invece nei meriti strategici, nella potenziale creazione di valore e nella diversificazione del rischio geografico dell'operazione.


Nonostante l'opposizione degli azionisti Telenor, il board del conglomerato russo Vimpelcom ha approvato la proposta per la fusione con Wind Telecom (l'ex Weather Investments) di Naguib Sawiris.
A favore della transazione hanno votato 6 dei nove membri del board (quelli indipendenti e i tre designati da Altimo). Contrari solo i rappresentanti della norvegese Telenor - cui fa capo il 40% di Vimpelcom - secondo cui l'offerta rivista ''ha ancora meno senso' rispetto all'offerta originaria "perché è ancora più generosa nei confronti dei proprietari di Wind Telecom". Secondo Telenor, in sostanza, l'operazione danneggerebbe gli azionisti di minoranza e pertanto i soci esprimeranno il loro voto contrario all'assemblea di Vimpelcom in programma per il 17 marzo.

In base ai termini della proposta, Vimpelcom andrà a controllare il 51,7% di Orascom Telecom e il 100% della società italiana Wind Telecomunicazioni Spa. Come annunciato il 4 ottobre 2010, dalla combinazione di Vimpelcom e Wind Telecom nascerà il quinto operatore mondiale in termini di clienti - operativo in 19 paesi in Europa, Asia, Africa e Nord America, con 174 milioni di utenti nella telefonia mobile - con ricavi operativi netti per 21,3 miliardi di dollari e un utile lordo operativo pro forma do 9,4 miliardi di dollari e di cui Wind Italia genererà circa il 34% dei ricavi.

La direzione e il Consiglio di Sorveglianza di Vimpelcom, si legge nella nota diffusa dalla società, "continuano a credere fortemente nella logica strategica della fusione, che creerà un nuovo player tlc globale con scala significativa e un importante mix di attività sia sui mercati maturi che su quelli emergenti, ben posizionato per ottenere una crescita redditizia".

La transazione, che prevede l'emissione di 325,6 milioni di nuove azioni ordinarie, 305 milioni di azioni privilegiate convertibili con diritto di voto e il pagamento a Sawiris di 1,495 miliardi di dollari cash, secondo Jo Lunder - Chairman del Supervisory Board di VimpelCom - "creerà un significativo valore per tutti gli azionisti". Riguardo l'opposizione dei soci Telenor, Lunder ha aggiunto: "...Sappiamo della visione divergente di Telenor, ma crediamo che la maggior parte degli azionisti riconoscono i meriti finanziari e strategici delle transazione. Alla fine, come dovrebbe succedere in tutte le compagnie pubbliche, sarà l'assemblea speciale degli azionisti a prendere la decisione finale".

Al termine dalla transazione, Wind Telecom deterrà il 20% degli interessi economici della nuova società e il 30,6% dei diritti di voto ma non avrà propri rappresentanti nel Cda, Telenor e Altimo avranno rispettivamente il 31,7% e il 31,4% degli interessi economici e il 25% e il 31% dei diritti di voto.
Pur definendo 'infelice' la decisione di Vimpelcom di votare contro l'operazione, il patron di Orascom Telecom, Naguib Sawiris ha anch'egli affermato di credere fortemente "nei meriti strategici, nella potenziale creazione di valore e nella diversificazione del rischio geografico di questa transazione".
"Telenor - ha aggiunto Sawiris - ha cambiato la sua posizione nonostante il fatto che non ci siano stati cambiamenti significativi apportati alla transazione dal 4 ottobre scorso quanto il Cda di Telenor ha votato a favore dell'accordo".
Ma, ha aggiunto, per convincere Telenor a sostenere la transazione, "...siamo d'accordo nel sacrificare i nostri diritti di rappresentanza nel consiglio".

Riguardo, infine, i contrasti in corso col governo algerino sulla possibile nazionalizzazione della filiale locale di Orascom, Djezzy (Orascom Telecom Algerie - “OTA”), Vimpelcom ha sottolineato che la società "...resta un asset strategicamente importante e Vimpelcom è quindi interessata ad esplorare col governo algerino una soluzione che permetta a Vimpelcom di mantenere OTA in seguito alla transazione".

Nel caso in cui la questione non si dovesse risolvere in un ragionevole lasso di tempo, ha cercato di ridurre la sua esposizione finanziaria su OTA attraverso un'opzione che potrà essere esercitata in qualsiasi momento entro sei mesi dalla chiusura della transazione per la stipula di un accordo con Weather rispetto alla partecipazione in OTA.
L'accordo prevede la condivisione con Weather di eventuali perdite o guadagni legati alla vendita di OTA o di una sua parte al Governo algerino o all'eventuale risoluzione della controversia con l'esecutivo.

Da: http://www.key4biz.it/News/2011/01/..._Vimpelcom_Telenor_Naguib_Sawiris_Djezzy.html

E' fatta. A voi i commenti.
 
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Quindi adesso andremo a fare parte di un gruppo che per metà ci ha voluto, per metà no, non mi sono mai piaciute queste cose...
Poi, forse sono io che di economia non ci capisco niente, ma in orgine si parlava di acquisizione, non di fusione, è corretto?
In ogni caso la Wind nostra sarà controllata esclusivamente da Vimpelcom, quindi non credo per noi la cosa faccia differenza.
Speriamo bene, voglio proprio vedere cosa succede adesso...
 
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acquisizione o fusione sono praticamente la stessa cosa in effetti, cmq sono molto curioso di vedere anche io cosa succederà, a partire dal nome....
 
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Succede che se i russi mettono i soldi (in fondo gli conviene perché l'italia e la russia saranno le principali fonti di guadagno del gruppo), la wind italiana comincerà a dare calci in culo un po' a tutta la sua concorrenza, soprattutto sul versante dei servizi. Se hanno fatto quest'investimento, lo dovranno far fruttare in qualche modo e, come sempre sostenuto, wind in italia ha ancora un bel po' di quel grande potenziale che gli egiziani hanno cominciato a sfruttare, per emergere.
Tuttavia, non sono convinto del fatto che i russi useranno "cattivamente" wind per scontrarsi con la concorrenza: in periodo di ngn e di accordi per la fibra ottica, è capace piuttosto che si cerchino alleanze strategiche per poter tirare avanti ai danni della telecom e penso che sarà la concorrenza a cercarle, dal momento che quando i russi sono ricchi, lo sono per davvero.
Sicuramente, (ripeto se i russi ci crederanno) la loro presenza farà sì che wind parta con i giusti mezzi rispetto alla concorrenza, per mettere finalmente in piedi una buona rete LTE: si spera quindi che non ci siano i soliti ritardi e i soliti stringimenti di cinghia che hanno condizionato pesantemente le reti 2g e 3g del gestore perché ciò che conta è partire con il piede giusto. Se si accumulano ritardi, si resta inesorabilmente indietro rispetto alla concorrenza e questo con il 4g non dovrà accadere. Per il brand non è scontato nulla, così come il fatto che puntino su Wind piuttosto che sul loro brand: in Ucraina, di recente c'è stata una retromarcia con il ripristino del vecchio brand, per via della sua forte radicazione sul posto.
Restiamo a vedere.
 
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