Condivido la passione per la moka, il profumo, il rito… che utilizzo regolarmente per il caffè mattutino “in solitaria”, tuttavia per ragioni familiari ho assistito - perplessa - all’introduzione in casa della macchina per l’espresso del dopopranzo. Dopo un breve periodo iniziale di consumo di “orride” cialde (intendo dal punto di vista ecologico, non del gusto che era buono), non sopportando l’incremento di immondizia, abbiamo scoperto le capsule di acciaio che hanno funzionato benissimo finché la macchina è stata performante. Ora che non lo è più, l’espresso con macchina è stato dismesso ed è tornata in auge la moka anche per il dopopranzo. Tra un po’ quando la macchina tirerà definitivamente le quoia, avremo un oggetto in più da portare in discarica. E questo non è bello né etico né civile . Finché non vi saranno macchine sempiterne (probabilmente mai), trovo che non si debba incrementare questi mercati (cialde e macchine). Capisco la goduria dell’espressino ma purtroppo configge con la ragione.