ilblago81 ha detto:
Leggere spiegazioni di fotografia, poi da un fotografo...non è un piacere. Di più.
Ma del discorso sw invece che pensi ?
Sembra che Google con la sua GCam abbia trovato degli algoritmi che fanno la differenza.
Lo vedo con il mio mix2 che di base è abbastanza un cesso nelle foto. Foto migliorate tantissimo invece usando la gcam.
Grazie ancora.
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Grazie 1000...sei molto gentile !
Ho iniziato come matrimonialista...periodo bellissimo, pieno di soddisfazioni e dove ho imparato cosa significa fotografare per lavoro! La passione per la fotografia è qualcosa di unico, ti permette di dare sfogo alla propria creatività, per me aver unito passione e lavoro è stata la realizzazione di un sogno...ma anche di un salto nel buio.
Poi sono approdato, anche con un po' di fortuna...non mi vergogno a dirlo....al top della categoria motoristica su 2 ruote, la MotoGP è ad oggi seguo tutto il motomondiale con la gioia di un bambino che apre il suo regalo di Natale!
Il discorso sw è fondamentale nella fotografia digitale moderna, soprattutto nelle fotocamera e/o smartphone che hanno dei sensori molto piccoli e densi.
Tutti i dispositivi moderni scattano direttamente in formato jpeg (ricordo che esiste anche il RAW), che non è altro che una immagine "postprodotta" direttamente dalla fotocamera attraverso un suo algoritmo interno proprietario.
Quando noi impostiamo sulla nostra fotocamera parametri quali la nitidezza, la saturazione, il contrasto, etc... non facciamo altro che "istruire" il software a produrre le immagini con quei settaggi che abbiamo impostato.
Quindi, più il software della fotocamera è in grado di interpretare al meglio quelle impostazioni, più noi avremo come risultato finale una fotografia come l'avevamo immaginata.
Altra caratteristica fondamentale del software dei dispositivi fotografici moderni, è quella di limitare gli artefatti generati quando "esageriamo" con i parametri colore, e di gestire al meglio il rumore digitale nelle riprese in scarsa illuminazione.
Solitamente, per fare un esempio, nella fotografia paesaggistica, si tende a saturare i colori, come per esempio nei tramonti. Ma l'impostazione elevata della saturazione, comporta la creazione di aloni indesiderati che in qualche modo vanno gestiti e limitati...ed è qui che il software interviene nuovamente dandoci una mano!
Altro esempio dell'importanza del software è, come descritto in precedenza, la gestione del rumore digitale
Quando scattiamo in condizioni di scarsa luminosità, la cosa che si fa è aumentare la sensibilità ISO, esattamente come quando compravamo le pellicole...100 e 200 ASA per la fotografia di giorno, 400, 800, 1600 e 3200 ISO per le fotografie con scarsa illuminazione!
Aumentare gli ISO, vuol dire aumentare la sensibilità di ogni singolo pixel del sensore, ovvero la loro capacità di catturare luce, il che significa generare rumore digitale nella foto...praticamente la vecchia "grana" delle pellicole analogiche! I software delle fotocamere e smartphone hanno la possibilità di "pulire" la fotografia da questo rumore/grana creatosi con l'aumentare della sensibilità. Ovviamente più la sensibilità ISO è alta, maggiore è il rumore digitale, maggiore deve essere l'intervento del software per mitigare il problema.
Concludo questa filippica galattica dicendo che il software di un dispositivo digitale ha senso, ed interviene, solo ed esclusivamente se si fotografa direttamente in formato jpeg (il più diffuso in assoluto).
Se si scatta in RAW il discorso cambia radicalmente...ed intervengono altri tipi di software!
Ciao..
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