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Fine anni 60 , sulla spinta della politica la Sip presenta al ministero Poste e Telecomunicazioni un progetto per ottenere le frequenze destinate alla la prima rete radiomobile Italiana , problemi tecnici vari ritardano il lancio commerciale al 1973 , in quell'anno nasce quindi la prima radiomobile Italiana con il sistema detto RTMI ( Radio Telefono Mobile Integrato) , devo dire che arriviamo buon ultimi in Europa.
Il sistema tecnicamente usava la banda a 160 Mhz con 32 canali e capacità massima di 5.000 utenze . Le prime città coperte furono Milano e Roma con graduale estensione alle Autostrade e ella zone portuali , commerciali e industriali del paese da queste attraversate , chiaro segno della destinazione ad uso prettamente lavorativo.
Chiaramente scordatevi terminali portatili ecc.ecc. era un sistema installato in Auto con il suo bel telefono con tanto di selettore a disco installato sul cruscotto e apparati che si mangiavano una bella parte del portabagagli , l'antenna poi a 160 Mhz era abbastanza lunga , inoltre su alcune macchine si doveva prevedere una batteria aggiuntiva e/o montare un'alternatore maggiorato .
Il funzionamento:
Il sistema prevedeva che in chiamata potesse essere composto direttamente il numero di rete fissa da chiamare.
Invece se da rete fissa o chiamare un'altro radiomobile c'erano 2 possibilità
1) Utenza non abilitata a contatattare il numero di radiomobile
In questo caso bisognava passare dal centralino indicando la cella dove era ubicato il radiomobile , parliamo di celle del diametro di diverse decine di KM che coprivano intere regioni , non esisteva il passaggio automatico tra celle, quindi al momento dell'HangOver bisognava selezionare manualmente la cella a cui ci si voleva agganciare , o la richiamata quindi se la chiamata era generata da telefono fisso o radiomobile bisognava rifare la procedura di chiamata del radio mobile , idem se la chiamata era generata da un radio mobile.
2) Utenza abilitata a contattare il numero radiomobile
Se il numero di rete fisse o mobile era tra quelli abilitati al contattare direttamente il numero mobile, massimo 4 numeri abilitati per utenza mobile , questo faceva una chiamata a un certo numero questa faceva accendere la spia sulla unita montata sul cruscotto collegata alla relativa utenza abilitata e e di conseguenza l'utente radiomobile poteva richiamarlo .
Chiaramente la macchinosità del sistema e il costo, si parlava di 10.000.000 di lire dell'epoca, fece si che il sistema a livello di abbonati crescesse abbastanza lentamente arrivando solo nel 1980 a 2.000 abbonati e alla saturazione nel 1985 con 5.300 abbonati quando viene dismesso in favore dell'RTMS.
La copertura del territorio Nazionale venne completata nel 1981 e la metà degli abbonati erano a Roma e Milano dove la rete era praticamente perennemente intasata
Trattandosi di un sistema analogico il discorso Sicurezza era un concetto relativo quindi le chiamate erano facilmente intercettabili idem la clonazione dei telefoni .
Il prefisso impiegato era lo 0333 .
Apparati di centrale e a bordo prodotti sia da Italtel che Telettra e Siemens Ausa .
Non sono riuscito a trovare immagini dei sistemi RTMI se non questo filmato a una mostra a Biella
Il sistema nel 1985 lasciò il posto al sistema RTMS basato su frequenze a 450 Mhz di cui scriveremo prossimamente .
Mappa di copertura del sistema RTMI nel 1980 , by www.borto.net

Il sistema tecnicamente usava la banda a 160 Mhz con 32 canali e capacità massima di 5.000 utenze . Le prime città coperte furono Milano e Roma con graduale estensione alle Autostrade e ella zone portuali , commerciali e industriali del paese da queste attraversate , chiaro segno della destinazione ad uso prettamente lavorativo.
Chiaramente scordatevi terminali portatili ecc.ecc. era un sistema installato in Auto con il suo bel telefono con tanto di selettore a disco installato sul cruscotto e apparati che si mangiavano una bella parte del portabagagli , l'antenna poi a 160 Mhz era abbastanza lunga , inoltre su alcune macchine si doveva prevedere una batteria aggiuntiva e/o montare un'alternatore maggiorato .
Il funzionamento:
Il sistema prevedeva che in chiamata potesse essere composto direttamente il numero di rete fissa da chiamare.
Invece se da rete fissa o chiamare un'altro radiomobile c'erano 2 possibilità
1) Utenza non abilitata a contatattare il numero di radiomobile
In questo caso bisognava passare dal centralino indicando la cella dove era ubicato il radiomobile , parliamo di celle del diametro di diverse decine di KM che coprivano intere regioni , non esisteva il passaggio automatico tra celle, quindi al momento dell'HangOver bisognava selezionare manualmente la cella a cui ci si voleva agganciare , o la richiamata quindi se la chiamata era generata da telefono fisso o radiomobile bisognava rifare la procedura di chiamata del radio mobile , idem se la chiamata era generata da un radio mobile.
2) Utenza abilitata a contattare il numero radiomobile
Se il numero di rete fisse o mobile era tra quelli abilitati al contattare direttamente il numero mobile, massimo 4 numeri abilitati per utenza mobile , questo faceva una chiamata a un certo numero questa faceva accendere la spia sulla unita montata sul cruscotto collegata alla relativa utenza abilitata e e di conseguenza l'utente radiomobile poteva richiamarlo .
Chiaramente la macchinosità del sistema e il costo, si parlava di 10.000.000 di lire dell'epoca, fece si che il sistema a livello di abbonati crescesse abbastanza lentamente arrivando solo nel 1980 a 2.000 abbonati e alla saturazione nel 1985 con 5.300 abbonati quando viene dismesso in favore dell'RTMS.
La copertura del territorio Nazionale venne completata nel 1981 e la metà degli abbonati erano a Roma e Milano dove la rete era praticamente perennemente intasata
Trattandosi di un sistema analogico il discorso Sicurezza era un concetto relativo quindi le chiamate erano facilmente intercettabili idem la clonazione dei telefoni .
Il prefisso impiegato era lo 0333 .
Apparati di centrale e a bordo prodotti sia da Italtel che Telettra e Siemens Ausa .
Non sono riuscito a trovare immagini dei sistemi RTMI se non questo filmato a una mostra a Biella
Il sistema nel 1985 lasciò il posto al sistema RTMS basato su frequenze a 450 Mhz di cui scriveremo prossimamente .
Mappa di copertura del sistema RTMI nel 1980 , by www.borto.net

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