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Supertech ha detto:
10 anni fa il GSM era nella fase esplosiva! E' evidente che non gli e' passato neanche per l'anticamera del cervello di concepire l'UMTS in banda 900MHz (ne' a loro ne' a nessun altro....). Siamo nel 2011 ed il traffico GSM aumenta ancora e si fa una fatica bestia a muoverlo sul 3G.....No, direi proprio che 10 anni fa era blamemia la sola idea.



Acqua piena. Sono le aree a minor traffico, dove si riesce a fare un piano frequenza con meno canali e pertanto le definirei le aree "rurali". Le citta' pertanto non sono esattamente le aree piu' indicate....:p



..evitando pero' la turbativa di mercato. E' un aspetto delicato per chi fa le regole.


Anche la riduzione dei costi del roaming portata avanti dalla Commissione è assimilabile alla turbativa di mercato (o al dirigismo economico di stampo sovietico).

Non so cosa tu intenda per turbativa di mercato, ma stando al diritto si tratta di altro, tipicamente di reati finanziari come l'aggiotaggio o altri di cui all'art. 512 bis c.p. Qui si parla di politiche economiche dello Stato e di scelte delle compagnie telefoniche.

Per come la vedo, dieci anni fa si confidava troppo nel GSM. E' vero, era in fase di massima diffusione, come dici tu. Quindi si sapeva che i clienti sarebbero aumentati e che avrebbero congestionato le reti in pochi anni. Nel 2000, quando ho sentito parlare dell'UMTS, la scelta della frequenza 2,1 GHz mi sembrava poco prudente. Le blasfemie nel campo della telefonia mobile sono state altre: rimodulazioni selvagge (legali, certo, ma immorali IHMO), autoricariche, MMS, videochiamate, DVB.

Una scorciatoia per velocizzare lo sviluppo delle reti UMTS potrebbe essere quella adottata in Australia :)

"In areas not covered by 3's 3G network, customers roam on Telstra's GSM/GPRS/EDGE or UMTS networks. This agreement allows 3 to offer coverage to up to 96% of the population. In certain areas, customers may roam on Vodafone Australia's GSM/GPRS/EDGE network. Unlike roaming on Telstra's network however, data charges are inclusive to one's data plan, and is not charged separately. When roaming on Vodafone's network, '3 2G' will appear on a customer's handset. 3's total number of Australian subscribers reached 2,000,000 as of April 2009[6]" (fonte: http://en.wikipedia.org/wiki/Three_Australia)
 
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corallo82pd ha detto:
Anche la riduzione dei costi del roaming portata avanti dalla Commissione è assimilabile alla turbativa di mercato (o al dirigismo economico di stampo sovietico).

Non so cosa tu intenda per turbativa di mercato, ma stando al diritto si tratta di altro, tipicamente di reati finanziari come l'aggiotaggio o altri di cui all'art. 512 bis c.p. Qui si parla di politiche economiche dello Stato e di scelte delle compagnie telefoniche.

Per come la vedo, dieci anni fa si confidava troppo nel GSM. E' vero, era in fase di massima diffusione, come dici tu. Quindi si sapeva che i clienti sarebbero aumentati e che avrebbero congestionato le reti in pochi anni. Nel 2000, quando ho sentito parlare dell'UMTS, la scelta della frequenza 2,1 GHz mi sembrava poco prudente. Le blasfemie nel campo della telefonia mobile sono state altre: rimodulazioni selvagge (legali, certo, ma immorali IHMO), autoricariche, MMS, videochiamate, DVB.

Una scorciatoia per velocizzare lo sviluppo delle reti UMTS potrebbe essere quella adottata in Australia :)

"In areas not covered by 3's 3G network, customers roam on Telstra's GSM/GPRS/EDGE or UMTS networks. This agreement allows 3 to offer coverage to up to 96% of the population. In certain areas, customers may roam on Vodafone Australia's GSM/GPRS/EDGE network. Unlike roaming on Telstra's network however, data charges are inclusive to one's data plan, and is not charged separately. When roaming on Vodafone's network, '3 2G' will appear on a customer's handset. 3's total number of Australian subscribers reached 2,000,000 as of April 2009[6]" (fonte: http://en.wikipedia.org/wiki/Three_Australia)

Intendo "turbativa" in senso lato, come un cambiamento di regole che "turba" in maniera pesante il mercato, al contrario di un intervento regolatorio graduale. Le frequenze sono considerate risorsa scarsa e pertanto l'obiettivo del regolatore deve essere ispirato a principi di uso efficiente della risorsa, cosa che non coincide necessariamente con una distribuzione "equa", se per equo si intende "uguale" e non "proporzionato". Alla fine la "disequita'" nella distribuzione e' frutto di quello che e' accaduto nel tempo e se un operatore non ha avuto accesso ad un risorsa perche' banalmente non esisteva ancora quando questa risorsa e' stata assegnata o perche' non e' risultato assegnatario o perche' non era piu' disponibile quando ha partecipato alla gara non si puo' pretendere che all'improvviso questa rientri nella sua disponibilita'. Quello che si e' fatto alla fine e' stato di adottare un principio di gradualita' tenendo presente che un'assegnazione ad uso refarming "prematura" (perche' solo adesso stanno maturando le condizioni perche' il refarming possa essere efficace) rischiava di bruciare risorse preziose (ad oggi esistono ancora molte aree dove l'intera banda a 900MHz non puo' essere sottratta al GSM...e meno male che adesso c'e' il fenomeno smartphone altrimenti la vedevo nera anche per il 2013...)

Quanto ai 2.1GHz per l'UMTS nel 2000 non e' stata una "scelta". Quello era il blocco di frequenze piu' basso per il quale era disponibile una porzione sufficiente di banda (come oggi per LTE se non ci fosse stata l'accelerazione sull'800 ci sarebbe stato solo il 2.6GHz ed un po' di 1800). Ti ripeto che pensare di togliere frequenze al GSM in quel momento era improponibile, anzi folle sui mercati esistenti.
 
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Se gli utenti non passano su rete 3G è perchè non c'è più di tanto la volontà di farceli passare, i cellulari non costano più un occhio della testa quindi il motivo economico è superato. Ricordo che tanti anni fa ho dovuto comprare un cellulare dual band perchè nella città dove mi sarei trasferito il mio vecchio cellulare non avrebbe funzionato. L'ho cambiato e basta, credo che nel 2011, dopo 15 anni di gsm, non sia così fuori dal mondo. Per quanto riguarda le tappe del refarming dubito fortemente che non si possa fare di meglio. L'aspetto tecnico è indubbiamente fondamentale ma lo è anche la concorrenza come diceva corallo82pd, per questo motivo credo che l'asimmetria nei costi di terminazione ci dovrà essere fino a quando tutti non avranno le stesse frequenze.
 
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corallo82pd ha detto:
a) Quanti anni ci vorranno per il roll-out delle reti di nuova generazione? Si dovrà partire da zero, con nuove BTS. Nella migliore delle ipotesi, in tre anni si potrà arrivare a coprire il 90% della popolazione (mi baso sulla velocità di H3G, che ha portato a termine il roll-out più celere della storia della telefonia mobile). Tuttavia bisognerà fare i conti con le lungaggini burocratiche dei comuni e dei comitati anti-elettrosmog, che osteggeranno le nuove installazioni.
Meno di quello che pensi... attualmente i fornitori di apparati tendono a vendere impianti che all'interno dei loro rack possono supportare più di una tecnologia, anche tutte e 3 insieme (GSM, UMTS, LTE), i pali rimangono quelli che sono, se ci sarà volontà di investire soldi, si potrà fare presto, se non c'è la volontà...:roll:

corallo82pd ha detto:
b) A cosa serve il 4G se non si cablano tutte le BTS con la fibra ottica? Spero di sbagliarmi, ma secondo me ci sarà un collo di bottiglia a livello del backhauling.
Supertech ha detto:
Lasciamo la fibra ai posti in cui ha senso portare la fibra...il backhualing non potra' che essere che con ponti radio IP ad alta capacita'.
Quoto Supertech... purtroppo è molto complicato per un utente esterno capire come è fatta una rete di backhauling, la nuova frontiera sono l'IP e le modulazioni adattative per i ponti radio
 
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SteelBlade ha detto:
Meno di quello che pensi... attualmente i fornitori di apparati tendono a vendere impianti che all'interno dei loro rack possono supportare più di una tecnologia, anche tutte e 3 insieme (GSM, UMTS, LTE), i pali rimangono quelli che sono, se ci sarà volontà di investire soldi, si potrà fare presto, se non c'è la volontà...:roll:

Quoto Supertech... purtroppo è molto complicato per un utente esterno capire come è fatta una rete di backhauling, la nuova frontiera sono l'IP e le modulazioni adattative per i ponti radio

Ho due dubbi:

1) quando un sito darà segnale Gsm, Umts ed Lte ci saranno dei problemi nelle emissioni elettromagnetiche? Cioè, per rientrare nei limiti di legge dovrà essere diminuita la potenza dei singoli segnali oppure rimarranno le potenze attuali?

2) un sito che verrà aggiornato all'Lte subirà un aggiornamento anche per l'Hspa+? Ricordo un'intervista ad Oscar Cicchetti dove diceva che in realtà l'Lte sarà fondamentale in zone ad elevato traffico mentre potrà essere evitato nelle medie città dove le evoluzioni dell'Hspa daranno all'incirca le stesse performance (84 Mbit ed oltre). Come si muoveranno gli operatori?
 
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1) I limiti di emissione vanno rispettati per cui a seconda dei casi potrà essere necessario adottare misure che permettano di rimanere entro i termini consentiti (abbassare potenza su qualche sistema, cambiare antenne, alzare antenne ecc..)

2) Non necessariamente.
 
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Supertech ha detto:
2) Non necessariamente.

Dato che per lo meno inizialmente l'Lte sarà attivato nelle zone più popolose e/o a traffico più elevato, sarà interessante vedere se gli si darà priorità sull'aumento di banda per l'hspa+. Dopotutto all'inizio ci saranno pochi device Lte ma tantissimi Hspa+ visto che si parla di inizio 2013. :)
 
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