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Mheta ha detto:
Si ma...i “tecnici” del comune probabilmente percepiscono uno stipendio per nulla...dato che comunque è sempre e solo il comune che decide quale area dedicare e concedere ai vari gestori della radiofrequenza...nel mio piccolo comune concedono sempre,o la grande torre piezometrica (acquedotto) oppure piccole porzioni da 100mq2 nella zona industriale adiacente alla torre citata in precedenza...non di certo in mezzo ai centri abitati delle varie frazioni....

No, in base alla legislazione attuale i gestori hanno diritto di installare ovunque (salvo verifiche preventive dove ci sono vincoli di paesaggio). Li da te in Piemonte la regione ha solo fissato distanze di 30 metri da scuole ecc. L'abilità dei comuni può stare nella capacità di attirare le installazioni su luoghi pubblici dove non ci siano troppi impatti (visivi e psicologici). Tra l'altro i gestori stessi mi risulta che si rivolgano in prima battuta ai comuni, poi cercano terreni privati.
Tieni poi in considerazione che un conto è trovare un posto dove piazzare la bts in un paese piccolo, dove anche un'area esterna può andare bene, ed un altro è farlo in centri più grandi dove necessariamente si deve andare all'intern del centro abitato, in mezzo (o sopra) alle case.
 
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Obert ha detto:
Premesso che la scelta del posto è veramente infelice, da vedere questo servizio. Se qualcuno poi è in grado in particolare di spiegarmi la motivazione fisica per cui da sdraiati si riceverebbero più radiazioni che non in piedi, lo ringrazio fin d'ora.
ignoranza tipica italiana, secondo me o sdraiati o in piedi non cambia nulla, cmque ribadisco ke l'unico modo x non avere antenne è quello di non usare più i cellulari ma mi kiedo ki ne farebbe a meno? pokissime persone ne farebbero a meno ma non vogliono le antenne, siamo italiani tipicamente contradditori!
 
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Obert ha detto:
No, in base alla legislazione attuale i gestori hanno diritto di installare ovunque (salvo verifiche preventive dove ci sono vincoli di paesaggio). Li da te in Piemonte la regione ha solo fissato distanze di 30 metri da scuole ecc. L'abilità dei comuni può stare nella capacità di attirare le installazioni su luoghi pubblici dove non ci siano troppi impatti (visivi e psicologici). Tra l'altro i gestori stessi mi risulta che si rivolgano in prima battuta ai comuni, poi cercano terreni privati.
Tieni poi in considerazione che un conto è trovare un posto dove piazzare la bts in un paese piccolo, dove anche un'area esterna può andare bene, ed un altro è farlo in centri più grandi dove necessariamente si deve andare all'intern del centro abitato, in mezzo (o sopra) alle case.
ma io so che questi piani vengono fatti proprio per impedire ai gestori di installare dove gli pare e senza il controllo del comune. Infatti, per lo meno nella mia città, dove un primo piano per le antenne è stato fatto nel 2004, non ci sono state installazioni in aree fuori da quelle prestabilite, e addirittura ci sono 3 siti (in aree private) che dovranno essere smantellati. Quindi penso che il comune riesca ad averlo, un certo controllo!
 
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I comuni non hanno alcun controllo, possono solo accordarsi bonariamente con i gestori.Se i gestori hanno deciso che i siti comunali non sono idonei, nessuno può impedire loro di rivolgersi ai privati che si accontenterebbero anche di un canone di locazione più basso.
 
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Miura ha detto:
I comuni non hanno alcun controllo, possono solo accordarsi bonariamente con i gestori.Se i gestori hanno deciso che i siti comunali non sono idonei, nessuno può impedire loro di rivolgersi ai privati che si accontenterebbero anche di un canone di locazione più basso.
Ma allora come ha fatto il mio comune a proibire l'aggiornamento umts di 2 ripetitori wind (che si trovano su terreni privati) ed anzi, ad obbligare lo spostamento dei siti stessi (che pero' non è ancora stato fatto, nonostante siano passati almeno 5 anni dalla richiesta) su aree definite dal comune?
 
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greg89 ha detto:
Ma allora come ha fatto il mio comune a proibire l'aggiornamento umts di 2 ripetitori wind (che si trovano su terreni privati) ed anzi, ad obbligare lo spostamento dei siti stessi (che pero' non è ancora stato fatto, nonostante siano passati almeno 5 anni dalla richiesta) su aree definite dal comune?

Ti sei risposto da solo, sono passati 5 anni e non é successo niente (nel frattempo le norme sono anche cambiate). Poi le possibilità sono le più svariate, ad esempio spendendo denaro per gli avvocati procrastinando i fatti nel tempo.....
 
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Obert ha detto:
Ti sei risposto da solo, sono passati 5 anni e non é successo niente (nel frattempo le norme sono anche cambiate). Poi le possibilità sono le più svariate, ad esempio spendendo denaro per gli avvocati procrastinando i fatti nel tempo.....
Ho pensato che le bts non sono state ancora spostate perché non è ancora finito il tempo del contratto, o qualcosa di simile! In ogni caso, l'aggiornamento all'umts non è stato fatto, nonostante wind ne abbia fatta richiesta anni fa e più di una volta!
 
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Inoltre, questo è un articolo che ho trovato sul sito di un comune, e si riferisce al piano per l'installazione di impianti per telefonia mobile:“Il nostro principale obiettivo è quello di tutelare i cittadini e le bellezze del nostro territorio – afferma l’assessore all’ambiente, Alessio Ciacci -. Il regolamento ci permette di affermare i principi per l’individuazione delle aree dove eventualmente saranno installati nuovi ripetitori. Le future antenne potranno solo sorgere all’interno di proprietà comunali; si tratta di un’ulteriore garanzia per la collettività. Senza questo atto le compagnie telefoniche potrebbero installare i ripetitori dove preferirebbero, senza dialogare con l’amministrazione comunale o prendendo accordi con soggetti differenti da quello pubblico. Il nuovo regolamento, dunque, è un atto di responsabilità”.
 
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giovax

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greg89 ha detto:
Inoltre, questo è un articolo che ho trovato sul sito di un comune, e si riferisce al piano per l'installazione di impianti per telefonia mobile:“Il nostro principale obiettivo è quello di tutelare i cittadini e le bellezze del nostro territorio – afferma l’assessore all’ambiente, Alessio Ciacci -. Il regolamento ci permette di affermare i principi per l’individuazione delle aree dove eventualmente saranno installati nuovi ripetitori. Le future antenne potranno solo sorgere all’interno di proprietà comunali; si tratta di un’ulteriore garanzia per la collettività. Senza questo atto le compagnie telefoniche potrebbero installare i ripetitori dove preferirebbero, senza dialogare con l’amministrazione comunale o prendendo accordi con soggetti differenti da quello pubblico. Il nuovo regolamento, dunque, è un atto di responsabilità”.

questo tipo di regolamentazioni sono un abuso totale. Si va a ledere i diritti dei cittadini di poter affittare le proprietà, al solo, malcelato, scopo di dirottare quelli incassi nei comuni. Un conto è la tutela ambientale, che ci vuole poco a farla essendo ormai possibili svariate tipologie di camuffamento dei pannelli delle BTS, un conto è castare le scelte degli operatori e obbligarli a installare in posizioni non ottimali, andando poi di fatto ad aumentare le emissioni richieste per offrire copertura e limitando il servizio offerto ai clienti.
il tutto per solo ragioni elettorali e di mantenimento del potere e delle poltrone.
 
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