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Alcune domande sulle TLC e sul loro funzionamento

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Ciao ragazzi, seguo il forum da tempo e ho dei dubbi che mi ronzano in testa da un po'. Ecco le mie domande:

1) per quanto riguarda la rete 4G/LTE, sappiamo che su una determinata frequenza, 20 MHz di throughput in download corrispondono a 150Mbit/s (ovviamente come massimo teorico), e che quindi tramite una semplice proporzione 5 MHz corrispondono a ≈37,5Mbit/s. Ok e fin quì ci siamo. Ma la domanda viene ora: a quanto corrispondono 20 MHz in upload? E 5 MHz? Mi verrebbe spontaneo da dire che i primi corrispondono a 50Mbit/s, ma poi mi chiedo perché se i MHz sono gli stessi, vi sono velocità diverse (e poi ci sono anche telefoni che arrivano a 75 o 100Mbit/s in upload, si tratta di aggregazione di frequenze?)

2) So benissimo che la velocità del 4G (e non solo) dipende dai MHz a disposizione (di solito suddivisi in slot da 5MHz). Ma è possibile ad esempio che 20 MHz in una frequenza più bassa (ad esempio la banda 800, magari non in italia che abbiamo max 10MHz per operatore) possano risultare avere un bitrate minore rispetto a 20MHz su una frequenza più elevata, seppur portando a conseguenze trascurabili? Riagganciandomi a questo, come è possibile (a parte il fattore interferenze) che un router wifi 2.4GHz garantisca velocità minori di uno che supporti i 5GHz?

3) Per quali ragioni lo stato italiano (ma anche gli altri stati) ha potuto concedere in licenza più slot sulle frequenze alte piuttosto che su quelle basse (ad esempio Wind stessa che ha 10MHz sulla banda 20 e 20MHz sulla banda 7)? Ok, le frequenze più alte sono meno pregiate, ed inoltre le frequenze più basse sono occupate dalle trasmissioni TV. Ma ci sono anche altre motivazioni?

4) Come funziona il 4G a 500Mbit/s che sta sperimentando la Tim a Torino? E per quale ragione non è compatibile con i modem attuali? E come fa a garantire velocità maggiori se i MHz a disposizione sono gli stessi?

5) Per quanto riguarda il 5G, sappiamo tutti che le varie aziende lo stanno sperimentando sulle frequenze molto alte, dette millimetriche, puntando sulle smart cell. Ecco, siccome non ho letto da nessuna parte di sperimentazioni su BTS classiche, magari con frequenze più basse, come faranno i gestori a garantire una copertura di 5G globale (ossia fuori dalle città)?

Vi ringrazio in anticipo :)
 
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GiovaK ha detto:
Ciao ragazzi, seguo il forum da tempo e ho dei dubbi che mi ronzano in testa da un po'. Ecco le mie domande:

1) per quanto riguarda la rete 4G/LTE, sappiamo che su una determinata frequenza, 20 MHz di throughput in download corrispondono a 150Mbit/s (ovviamente come massimo teorico), e che quindi tramite una semplice proporzione 5 MHz corrispondono a ≈37,5Mbit/s. Ok e fin quì ci siamo. Ma la domanda viene ora: a quanto corrispondono 20 MHz in upload? E 5 MHz? Mi verrebbe spontaneo da dire che i primi corrispondono a 50Mbit/s, ma poi mi chiedo perché se i MHz sono gli stessi, vi sono velocità diverse (e poi ci sono anche telefoni che arrivano a 75 o 100Mbit/s in upload, si tratta di aggregazione di frequenze?)

2) So benissimo che la velocità del 4G (e non solo) dipende dai MHz a disposizione (di solito suddivisi in slot da 5MHz). Ma è possibile ad esempio che 20 MHz in una frequenza più bassa (ad esempio la banda 800, magari non in italia che abbiamo max 10MHz per operatore) possano risultare avere un bitrate minore rispetto a 20MHz su una frequenza più elevata, seppur portando a conseguenze trascurabili? Riagganciandomi a questo, come è possibile (a parte il fattore interferenze) che un router wifi 2.4GHz garantisca velocità minori di uno che supporti i 5GHz?

3) Per quali ragioni lo stato italiano (ma anche gli altri stati) ha potuto concedere in licenza più slot sulle frequenze alte piuttosto che su quelle basse (ad esempio Wind stessa che ha 10MHz sulla banda 20 e 20MHz sulla banda 7)? Ok, le frequenze più alte sono meno pregiate, ed inoltre le frequenze più basse sono occupate dalle trasmissioni TV. Ma ci sono anche altre motivazioni?

4) Come funziona il 4G a 500Mbit/s che sta sperimentando la Tim a Torino? E per quale ragione non è compatibile con i modem attuali? E come fa a garantire velocità maggiori se i MHz a disposizione sono gli stessi?

5) Per quanto riguarda il 5G, sappiamo tutti che le varie aziende lo stanno sperimentando sulle frequenze molto alte, dette millimetriche, puntando sulle smart cell. Ecco, siccome non ho letto da nessuna parte di sperimentazioni su BTS classiche, magari con frequenze più basse, come faranno i gestori a garantire una copertura di 5G globale (ossia fuori dalle città)?

Vi ringrazio in anticipo :)

Cercherò di risponderti per quelle che sono le mie conoscenze e in maniera abbastanza esplicativa, naturalmente invito altri utenti più esperti a correggermi e ad integrare nel caso scrivessi qualcosa di errato ;)

1) L'aggregazione attualmente non "vale" in upload, si aggrega la banda in downlink ma non quella in uplink. Probabilmente i telefoni che indichi sono quelli che hanno cat. LTE successive e che permettono di usare più MHz sulla singola banda, e magari in futuro vedremo anche aggregazione per l'upload.

2) Le differenze sono infinitesimali. A parità di MHz la banda teorica è identica su tutte le frequenze, che siano 800, 1800 o 2600...

3) Direi di no, nessuna altra motivazione. Le bande basse sono occupate da altro (TV in primis), e finché questi non si schiodano ovviamente è difficile assegnare ulteriore spettro.

4) Il 4G che sta sperimentando TIM è sempre frutto della Carrier Aggregation già in campo su rete live (ad esempio Milano, Roma etc.. con i 300Mbit/s, ma viene ottenuta utilizzando TUTTO lo spettro frequenziale di TIM, spostando quindi anche le frequenze attualmente dedicate alle vecchie tecnologie 2G/3G). Chiaramente per la situazione attuale si tratta di test non ripetibili su rete live dove attualmente non si può rinunciare alle vecchie tecnologie.

5) Il futuro punta tutto su celle sempre più piccole e diffuse, ma chiaramente ciò è realizzabile solo in ambiti urbani e densamente abitati, fuori non sarà molto diverso da come le cose si sono evolute fino ad ora.
 
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ibm17 ha detto:
Cercherò di risponderti per quelle che sono le mie conoscenze e in maniera abbastanza esplicativa, naturalmente invito altri utenti più esperti a correggermi e ad integrare nel caso scrivessi qualcosa di errato ;)

1) L'aggregazione attualmente non "vale" in upload, si aggrega la banda in downlink ma non quella in uplink. Probabilmente i telefoni che indichi sono quelli che hanno cat. LTE successive e che permettono di usare più MHz sulla singola banda, e magari in futuro vedremo anche aggregazione per l'upload.

2) Le differenze sono infinitesimali. A parità di MHz la banda teorica è identica su tutte le frequenze, che siano 800, 1800 o 2600...

3) Direi di no, nessuna altra motivazione. Le bande basse sono occupate da altro (TV in primis), e finché questi non si schiodano ovviamente è difficile assegnare ulteriore spettro.

4) Il 4G che sta sperimentando TIM è sempre frutto della Carrier Aggregation già in campo su rete live (ad esempio Milano, Roma etc.. con i 300Mbit/s, ma viene ottenuta utilizzando TUTTO lo spettro frequenziale di TIM, spostando quindi anche le frequenze attualmente dedicate alle vecchie tecnologie 2G/3G). Chiaramente per la situazione attuale si tratta di test non ripetibili su rete live dove attualmente non si può rinunciare alle vecchie tecnologie.

5) Il futuro punta tutto su celle sempre più piccole e diffuse, ma chiaramente ciò è realizzabile solo in ambiti urbani e densamente abitati, fuori non sarà molto diverso da come le cose si sono evolute fino ad ora.

Innanzitutto ti ringrazio per le risposte date, per quanto riguarda le domande 2, 3, e soprattutto la 4 (non credevo vi fosse una aggregazione di tutte le frequenze a disposizione, ma pensavo che Tim utilizzasse solo e soltanto le solite 3) non credo di avere ulteriori dubbi. Per quanto riguarda la prima invece mi chiedo se 50Mbit/s in uplink corrispondano a 20MHz come 150Mbit/s in downlink corrispondano anche loro a 20MHz (ovviamente preciso sempre che parlo di velocità massime teoriche).
Chissà invece per il 5G come si evolverà la situazione, e se riusciranno ad implementarlo anche sulle frequenze attuali
 
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giovax

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piccola precisazione: a parità di MHz entra in gioco anche la modulazione digitale che viene utilizzata che influenza la banda disponibile per l'utente.

PS, piacere di conoscere un mio quasi omonimo e anche un nuovo utente di cellmapper :)
 
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GiovaK ha detto:
Innanzitutto ti ringrazio per le risposte date, per quanto riguarda le domande 2, 3, e soprattutto la 4 (non credevo vi fosse una aggregazione di tutte le frequenze a disposizione, ma pensavo che Tim utilizzasse solo e soltanto le solite 3) non credo di avere ulteriori dubbi. Per quanto riguarda la prima invece mi chiedo se 50Mbit/s in uplink corrispondano a 20MHz come 150Mbit/s in downlink corrispondano anche loro a 20MHz (ovviamente preciso sempre che parlo di velocità massime teoriche).
Chissà invece per il 5G come si evolverà la situazione, e se riusciranno ad implementarlo anche sulle frequenze attuali

Sì, 20MHz corrispondono a circa 50Mbit/s in up.

Per il resto possiamo solo ipotizzare dato che siamo ancora lontani dalla standardizzazione...
 
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ibm17 ha detto:
Cercherò di risponderti per quelle che sono le mie conoscenze e in maniera abbastanza esplicativa, naturalmente invito altri utenti più esperti a correggermi e ad integrare nel caso scrivessi qualcosa di errato ;)


4) Il 4G che sta sperimentando TIM è sempre frutto della Carrier Aggregation già in campo su rete live (ad esempio Milano, Roma etc.. con i 300Mbit/s, ma viene ottenuta utilizzando TUTTO lo spettro frequenziale di TIM, spostando quindi anche le frequenze attualmente dedicate alle vecchie tecnologie 2G/3G). Chiaramente per la situazione attuale si tratta di test non ripetibili su rete live dove attualmente non si può rinunciare alle vecchie tecnologie.
.
in realtà il test è stato fatto usando MIMO 4x4 ( e le 3 bande che hanno ora) a quanto so.. infatti si attendono i vari smartphone compatibili..
 
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GiovaK ha detto:
Ciao ragazzi, seguo il forum da tempo e ho dei dubbi che mi ronzano in testa da un po'. Ecco le mie domande:

1) per quanto riguarda la rete 4G/LTE, sappiamo che su una determinata frequenza, 20 MHz di throughput in download corrispondono a 150Mbit/s (ovviamente come massimo teorico), e che quindi tramite una semplice proporzione 5 MHz corrispondono a ≈37,5Mbit/s. Ok e fin quì ci siamo. Ma la domanda viene ora: a quanto corrispondono 20 MHz in upload? E 5 MHz? Mi verrebbe spontaneo da dire che i primi corrispondono a 50Mbit/s, ma poi mi chiedo perché se i MHz sono gli stessi, vi sono velocità diverse (e poi ci sono anche telefoni che arrivano a 75 o 100Mbit/s in upload, si tratta di aggregazione di frequenze?)

2) So benissimo che la velocità del 4G (e non solo) dipende dai MHz a disposizione (di solito suddivisi in slot da 5MHz). Ma è possibile ad esempio che 20 MHz in una frequenza più bassa (ad esempio la banda 800, magari non in italia che abbiamo max 10MHz per operatore) possano risultare avere un bitrate minore rispetto a 20MHz su una frequenza più elevata, seppur portando a conseguenze trascurabili? Riagganciandomi a questo, come è possibile (a parte il fattore interferenze) che un router wifi 2.4GHz garantisca velocità minori di uno che supporti i 5GHz?

3) Per quali ragioni lo stato italiano (ma anche gli altri stati) ha potuto concedere in licenza più slot sulle frequenze alte piuttosto che su quelle basse (ad esempio Wind stessa che ha 10MHz sulla banda 20 e 20MHz sulla banda 7)? Ok, le frequenze più alte sono meno pregiate, ed inoltre le frequenze più basse sono occupate dalle trasmissioni TV. Ma ci sono anche altre motivazioni?

4) Come funziona il 4G a 500Mbit/s che sta sperimentando la Tim a Torino? E per quale ragione non è compatibile con i modem attuali? E come fa a garantire velocità maggiori se i MHz a disposizione sono gli stessi?

5) Per quanto riguarda il 5G, sappiamo tutti che le varie aziende lo stanno sperimentando sulle frequenze molto alte, dette millimetriche, puntando sulle smart cell. Ecco, siccome non ho letto da nessuna parte di sperimentazioni su BTS classiche, magari con frequenze più basse, come faranno i gestori a garantire una copertura di 5G globale (ossia fuori dalle città)?

Vi ringrazio in anticipo :)


1) Ci sono 2 ragioni per i quali al momento a parità di banda la velocità in uplink è minore di quella in downlink.
a) La prima è il massimo ordine di modulazione QAM supportato in uplink, che per gran parte delle categorie dei terminali è la 16QAM (4 bit per simbolo) rispetto alla 64QAM supportata in downlink (6 bit per simbolo). Il motivo della limitazione è legato al fatto che il terminale ha portenza limitata per cui è in generale più difficile raggiungere i rapporti segnale/rumore richiesti dalla 64QAM. La modulazione 64 QAM inoltre è abbastanza sfidante per l'amplificatore del terminale il cui design ovviamente ha dei vincoli rispetto a quello delle BTS dove si hanno più gradi di libertà.
Utilizzare la 16QAM rispetto alla 64QAM implica poter trasportare il 50% di bit in meno a patità di symbol rate.
b) La seconda motivazione e' lagata al fatto che in uplink il MIMO 2x2 non è supportato per cui il terminale opera sempre utilizzando 1 antenna in trasmissione (quindi in uplink la trasmissione è SIMO). La conseguenza è che non si ha quel fattore x2 nel massimo rate che si ottene grazie allo spatial multiplexing. MIMO 2x2 vuol dire appunto che è possibile trasmettere (a patto che ve ne siano le condizioni) due stream diversi nella stessa risorsa frequenziale e temporale raddoppiando di fatto il bit rate.

Ricapitalando un terminale che supporta solo la 16QAM e il SIMO su 20 MHz può raggiungere solo 50Mbits. Se potesse utilizzare la 64QAM questi 50 Mbps diventerebbero 75 (50x1.5) e s epotesse usare il MIMO 2x2 diventerebbero 150 (75x2)

2) In generale a parità di condizioni e di larghezza di banda non vi è differenza in termini di massimo bit rate tra 800, 1800 2600 e cosi via. Il punto è se questa "parità di condizioni" è sempre raggiungibile e con quale probabilità. Basti pensare al tema dell'interferenza oppure, nel caso delle tecniche MIMO visto che queste si basano sull'indipendendenza statistica tra i cammini tra le antenne in trasmissione e quelle in ricezione, non è affatto detto che le condizioni di propagazione e canale favorevole siano ugualmente probabili al variare delle frequenze. Le frequenze alte sono più avvantaggiate anche pensando ai limiti "fisici" realizzativi; è molto difficile e probabilmente impraticabile realizzare una soluzione 4x 4 o addirittura 8x8 a 800 MHz rispetto a realizzarla a 3GHz (è un tema di distanza tra le "antenne"...). E' un discorso abbastanza tecnico, un pò difficile da semplificare.

3) Le motivazioni sono quelle ipotizzate. E' un tema di occupazione delle risorse spettrali per cui ovviamente le bande basse per le loro caratteristiche sono già state assegnate ma se si considera la larghezza di banda assegnabile è anche un banale problema di "grandezze" relative. 100 MHz attorno a 1GHz o 100 MHz attorno a 60GHz non è la stessa cosa....

4) Come è stato detto è una combinazione di carrier aggregation, MIMO4x4, e ordine di modulazione (256 QAM)

5) Il 5G è in fase di standardizzazione. Come è successo in passato si parte partirà da nuove bande (alte ma anche basse) ma nessuno impedisce che si possano in futuro utilizzare le bande attuali. Ovviamente la situazione è variegata per cui non con tutte le frequenze magari si potranno ottenere i benefici massimi della nuova tecnologia, ma si useranno le frequenze in maniera furba per garantire allo stesso tempo copertura e performance.
 
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Riguardo il mimo 4x4
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Eh no, stanno organizzando il refarming dei 700Mhz apposta ahah

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GiovaK ha detto:
Da Qualcomm fanno sapere che il 5G sarà riservato a pochi centri densamente abitati, e che dovrà per forza di cose essere in sinergia col 4G. Sarà vero allora il fatto che difficilmente si potrà portare il 5G su frequenze basse?
http://www.corrierecomunicazioni.it...futuro-delle-reti-la-sinergia-fra-4g-e-5g.htm
molto interessante sto articolo... ora come ora ha forse più senso buttarsi sul 4G con apparati M2M, visto che credo che 1 anno o massimo 2 e tutti avranno oltre il 95% REALE di copertura 4G, ma finchè non si dice BASTA PRODURRE APPARATI SOLO GSM la vedo grigia, un mio conoscente ha messo da 5 o 6 mesi un allarme nuovo, con sim, professionale pagato non poco (serve a un magazzino di notte, con roba di gran valore all'interno)... ed è only 2G nonostante sia tra i più cari... io gli ho detto di chiedere se esistevano con anche 3G e 4G e gli hanno risposto "si ma sono pochi e li usano in pochissimi così..." finchè andiamo di sto passo signori miei, il 2G non vedrà più fine...
 
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csfr9019 ha detto:
molto interessante sto articolo... ora come ora ha forse più senso buttarsi sul 4G con apparati M2M, visto che credo che 1 anno o massimo 2 e tutti avranno oltre il 95% REALE di copertura 4G, ma finchè non si dice BASTA PRODURRE APPARATI SOLO GSM la vedo grigia, un mio conoscente ha messo da 5 o 6 mesi un allarme nuovo, con sim, professionale pagato non poco (serve a un magazzino di notte, con roba di gran valore all'interno)... ed è only 2G nonostante sia tra i più cari... io gli ho detto di chiedere se esistevano con anche 3G e 4G e gli hanno risposto "si ma sono pochi e li usano in pochissimi così..." finchè andiamo di sto passo signori miei, il 2G non vedrà più fine...

Guarda anche per una questione di disponibilità frequenziale magari ha molto più senso tenere acceso il GSM per il M2M e quei pochi terminali GSM piuttosto che il 3G la cui ampiezza di banda comunque è decisamente superiore.. In questa ottica ha molto più senso spegnere prima il 3G e lasciare il GSM dedicando tutte le frequenze all'LTE.
 
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ibm17 ha detto:
Guarda anche per una questione di disponibilità frequenziale magari ha molto più senso tenere acceso il GSM per il M2M e quei pochi terminali GSM piuttosto che il 3G la cui ampiezza di banda comunque è decisamente superiore.. In questa ottica ha molto più senso spegnere prima il 3G e lasciare il GSM dedicando tutte le frequenze all'LTE.
Infatti... però farli già 2G/4G e non only 2G almeno i m2m più esosi o più di nicchia per iniziare... se restiamo al only 2G ciao..

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ibm17 ha detto:
Guarda anche per una questione di disponibilità frequenziale magari ha molto più senso tenere acceso il GSM per il M2M e quei pochi terminali GSM piuttosto che il 3G la cui ampiezza di banda comunque è decisamente superiore.. In questa ottica ha molto più senso spegnere prima il 3G e lasciare il GSM dedicando tutte le frequenze all'LTE.
Anche perché fra non molti anni la stragrande maggioranza dei cellulari con accesso ad internet saranno compatibili con il 4G, lasciando il 3G con pochissima utenza. Secondo il mio parere personale il 3G sarà spento prima del 2G
 

ATA

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Ma devono essere LTE NB e i protocolli di comunicazione sono in fase di rilascio

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