michelerossi ha detto:
Ah, quindi quelli che vedo dipendono dall'indirizzo digitato? Ma uno poi perchè dovrebbe scegliere uno di quegli operatori minori?
Avevo letto distrattamente della cosa. Ma inglobarla in TIM come? OpenFiber a chi appartiene?
Una ulteriore curiosità: ho visto che molte zone sono raggiunte sia da OpenFiber che da Fastweb, ma non da TIM: se non è una impressione mendace la mia, come ha fatto il principale gestore, e quindi quello con il maggior vantaggio teorico, a restare indietro?
Provo a fare una risposta cumulativa. Open Fiber è stata fondata da Enel (infatti all'inizio si chiamava Enel Open Fiber) ed è, al momento, per il 50% ancora loro, e per il restante 50% di CDP.
È un semplice "rivenditore" di fibra spenta. In pratica, loro posano i cavi e le infrastrutture, e danno ai gestori la possibilità di:
- installare i propri apparati nei POP (le "centrali") Open Fiber, oppure
- utilizzare direttamente l'infrastruttura di accesso messa a disposizione da OF, che a quel punto non "affitta" solo i cavi ma anche tutti gli apparati per far connettere il cliente ad Internet, diciamo.
Gli operatori più grandi hanno scelto la prima strada, perché permette loro un maggior controllo sulle prestazioni di rete. I più piccoli, solitamente, si affidano alla soluzione "chiavi in mano", la seconda. Ma fra i piccoli annoveriamo anche molti "grandi", come Tiscali, EOLO...
Le prestazioni nel secondo caso sono comunque di tutto rispetto. Anche perché sia OF sia gli operatori non hanno alcun interesse a fornire un servizio di serie B.
TIM, negli ultimi mesi, sta combattendo con le unghie e con i denti perché l'esecutivo arrivi ad un progetto di "rete unica statale" con lei al controllo. Ma, come sappiamo, tutto ciò su cui TIM mette le mani inevitabilmente marcisce e muore, quindi la prospettiva è stata accolta con molto malumore fra gli utenti. La Commissione UE ha imposto che l'azienda controllante non sia verticalmente integrata, ma si sa che gli italiani sono bravi con i sotterfugi.
Fastweb mette i piedi in mille scarpe. È sì partner di TIM in Flash Fiber, società nata apposta per contrastare OF, che però ha raggiunto solo una trentina di città e solo parzialmente, ma ha anche infrastruttura propria e, in più, da qualche settimana sta vendendo anche su OF. Per questo vedi vendibilità da te.
Nota: tutti i bandi BUL (Banda Ultralarga, il piano di cablaggio in FTTH o FWA di tutto il territorio) fatti dallo Stato sono stati vinti da Open Fiber, che sta lavorando nelle cosiddette "aree C e D", cioè quelle a fallimento di mercato, dove nessun gestore privato ha interesse commerciale a coprire. Motivo per cui TIM, per compensare il proprio ultradecennale ritardo, vorrebbe mangiarsi OF e togliere di torno la concorrenza.
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