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Salve ragazzi!
Apro questa discussione per raccogliere, in un solo posto (e magari avere qualche chiarimento in più) sull’opzione “5G Priority Access” di Vodafone.

Proprio l’operatore rosso è l’unico ad avere una torre (e segnale) nel mio paesino di montagna: da sempre, tutti quanti qui hanno Vodafone e virtuali sulla sua rete.
Da sempre cliente Vodafone, ho iniziato a girovagare tra vari operatori da quando sono in università, provandoli un po’ tutti e finendo per fare come una “coperta”: la tiri da una parte, ti scopri dall’altra; trovi VF che va da Dio nel mio paese, ma in università si fa veramente *molta* fatica ad utilizzare anche WhatsApp (e non per valori di intensità di segnale, poiché nelle stesse zone, la sera, si arriva facilmente a 150-200Mbps in download); trovi TIM e W3 (ed Iliad) che vanno meglio di VF in università, ma nel mio paesino si fa fatica anche a restare reperibile con la fonia "tradizionale" (il VoWiFi non aiuterebbe: ho iPhone e una linea FTTH Sky WiFi in area bianca).

L’offerta che, su carta, risolverebbe ogni problema di sorta sembra essere la Red pensata per gli under 25 da 100GB: buona copertura nel mio paesello ed “accesso prioritario” in caso di saturazione, come in università.
La mia domanda dunque è: questo "acccesso prioritario", secondo il vostro punto di vista, mi può consentire l'uso del telefono in università (si parla di WhatsApp, Instagram/Twitter e Spotify al massimo, niente cose "intensive") fermo restando buone condizioni di segnale? C'`e qualcuno che ha avuto modo di sperimentare con questa opzione?
 
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Salve ragazzi!
Apro questa discussione per raccogliere, in un solo posto (e magari avere qualche chiarimento in più) sull’opzione “5G Priority Access” di Vodafone.

Proprio l’operatore rosso è l’unico ad avere una torre (e segnale) nel mio paesino di montagna: da sempre, tutti quanti qui hanno Vodafone e virtuali sulla sua rete.
Da sempre cliente Vodafone, ho iniziato a girovagare tra vari operatori da quando sono in università, provandoli un po’ tutti e finendo per fare come una “coperta”: la tiri da una parte, ti scopri dall’altra; trovi VF che va da Dio nel mio paese, ma in università si fa veramente *molta* fatica ad utilizzare anche WhatsApp (e non per valori di intensità di segnale, poiché nelle stesse zone, la sera, si arriva facilmente a 150-200Mbps in download); trovi TIM e W3 (ed Iliad) che vanno meglio di VF in università, ma nel mio paesino si fa fatica anche a restare reperibile con la fonia "tradizionale" (il VoWiFi non aiuterebbe: ho iPhone e una linea FTTH Sky WiFi in area bianca).

L’offerta che, su carta, risolverebbe ogni problema di sorta sembra essere la Red pensata per gli under 25 da 100GB: buona copertura nel mio paesello ed “accesso prioritario” in caso di saturazione, come in università.
La mia domanda dunque è: questo "acccesso prioritario", secondo il vostro punto di vista, mi può consentire l'uso del telefono in università (si parla di WhatsApp, Instagram/Twitter e Spotify al massimo, niente cose "intensive") fermo restando buone condizioni di segnale? C'`e qualcuno che ha avuto modo di sperimentare con questa opzione?
Posso dirti, da personale esperienza, che in contesti particolarmente affollati il Priority Access di Vodafone fa la differenza. Facendo anche prove empiriche con un amico con SIM 5G senza priorità (QCI 8) a Milano in metro (in condizioni ideali, davanti al radiante e con telefoni "simili" lato capabilities) le differenze erano sostanziali: con treno in transito la mia SIM stava sugli 80-100 Mbit, l'altra non superava i 10 Mbit. Ovviamente stiamo escludendo a priori il fatto che Vodafone in quel contesto non abbia buon segnale.
Sollevo però un'altra questione: non so quale Università tu stia frequentando, però generalmente sono ben messe come copertura/velocità con WiFi (inoltre con Eduroam avresti roaming Wifi presso qualsiasi università e centro di ricerca europeo) e ultimamente hanno pure investito non poco (causa restrizioni COVID + fondi PNRR), ammodernando hardware spesso vetusti. Considererei anche quest'ultima soluzione, dunque (viste comunque le "basse pretese" di utilizzo).
 
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Posso dirti, da personale esperienza, che in contesti particolarmente affollati il Priority Access di Vodafone fa la differenza. Facendo anche prove empiriche con un amico con SIM 5G senza priorità (QCI 8) a Milano in metro (in condizioni ideali, davanti al radiante e con telefoni "simili" lato capabilities) le differenze erano sostanziali: con treno in transito la mia SIM stava sugli 80-100 Mbit, l'altra non superava i 10 Mbit. Ovviamente stiamo escludendo a priori il fatto che Vodafone in quel contesto non abbia buon segnale.
Sollevo però un'altra questione: non so quale Università tu stia frequentando, però generalmente sono ben messe come copertura/velocità con WiFi (inoltre con Eduroam avresti roaming Wifi presso qualsiasi università e centro di ricerca europeo) e ultimamente hanno pure investito non poco (causa restrizioni COVID + fondi PNRR), ammodernando hardware spesso vetusti. Considererei anche quest'ultima soluzione, dunque (viste comunque le "basse pretese" di utilizzo).
Grazie per la risposta!
Per quanto Eduroam riesca a coprire le mie esigenze sul versante larghezza di banda (anche se, prima dell'inizio della sessione, non era infrequente incappare in saturazione anche con la stessa rete WiFi), per l'utilizzo che ne faccio all'interno degli spazi dell'ateneo è insufficiente sul fronte della disponibilità (diciamo: "la copertura"): durante le lezioni, in aula, il telefono non lo uso più di tanto (per seguire le lezioni o perché mi viene più comodo utilizzare il PC o l'iPad sul banco) mentre, al contrario, negli spazi aperti (Terminal bus, cortili, piazzette...) dove più mi serve contattare, ad esempio, i miei "colleghi", ma anche in mensa (magari mentre si attende il pasto) la copertura WiFi è del tutto assente; senza contare che nel centro abitato (relativamente alla zona dell'università) la situazione non è dissimile e, magari, anche peggiore.
Se ci aggiungiamo la paranoia del fatto che voglio far transitare sulla rete di ateneo la minor quantità di miei dati possibile... COMBO! (anche se, con una buona VPN, magari self hosted, non è nulla di irrisolvibile lato privacy, del resto sul PC sono già "coperto")

TL;DR: la rete eduroam andrà pur bene per banda, ma è non copre i luoghi dove, paradossalmente, riscontro maggior uso del telefono.

Un'altra perplessità che mi sorge riguarda questo punto:
Facendo anche prove empiriche con un amico con SIM 5G
non ricordo dove, ma ho letto che la priorità di rete risulta effettiva anche per le reti 4G. O mi sbaglio?
Avendo un iPhone 11 che mi accompagnerà per ancora un po' di tempo, il 5G non sarebbe in grado (direttamente) di portarmi reali benefici.
 
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Grazie per la risposta!
Figurati ;)
non ricordo dove, ma ho letto che la priorità di rete risulta effettiva anche per le reti 4G. O mi sbaglio?
Avendo un iPhone 11 che mi accompagnerà per ancora un po' di tempo, il 5G non sarebbe in grado (direttamente) di portarmi reali benefici.
Sisi in metro a Milano non c'è 5G, quindi abbiamo testato entrambi in 4G. Per addentrarci un attimo nei tecnicismi, la SIM senza priority ha QCI 8, quella con priority ha QCI 7, quindi una classe di QoS con "priorità" maggiore, indipendentemente dalla tecnologia di accesso radio (LTE o NR-NSA).
 
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Posso dirti, da personale esperienza, che in contesti particolarmente affollati il Priority Access di Vodafone fa la differenza. Facendo anche prove empiriche con un amico con SIM 5G senza priorità (QCI 8) a Milano in metro (in condizioni ideali, davanti al radiante e con telefoni "simili" lato capabilities) le differenze erano sostanziali: con treno in transito la mia SIM stava sugli 80-100 Mbit, l'altra non superava i 10 Mbit. Ovviamente stiamo escludendo a priori il fatto che Vodafone in quel contesto non abbia buon segnale.
Sollevo però un'altra questione: non so quale Università tu stia frequentando, però generalmente sono ben messe come copertura/velocità con WiFi (inoltre con Eduroam avresti roaming Wifi presso qualsiasi università e centro di ricerca europeo) e ultimamente hanno pure investito non poco (causa restrizioni COVID + fondi PNRR), ammodernando hardware spesso vetusti. Considererei anche quest'ultima soluzione, dunque (viste comunque le "basse pretese" di utilizzo).
Ma esempio un po strano testare il priority access su una rete DAS condivisa tra 4 operatori come quella della metro, non ha molto senso secondo me.
 
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