
Entrare in un tunnel e vedere il segnale del telefono crollare a zero è un’esperienza che tutti abbiamo fatto almeno una volta. Da oggi, però, chi percorre i 483 metri del Wendelbergtunnel – la galleria che collega Schneizlreuth (Baviera) con la cittadina austriaca di Unken attraverso il cosiddetto Kleine Deutsches Eck – potrà scorrere il feed di Instagram, ricevere indicazioni GPS in tempo reale oppure chiamare i soccorsi senza temere “zone d’ombra”. Deutsche Telekom ha infatti acceso sia 4G sia 5G all’interno della galleria, colmando uno degli ultimi dieci buchi neri della rete stradale tedesca
Un tassello mancante in un crocevia internazionale
Il Wendelbergtunnel, inaugurato nel 1987 per evitare la tortuosa rampa del passo Stein, è parte di un corridoio strategico: ogni giorno migliaia di autocarri e pendolari attraversano la frontiera seguendo la B-21/E 641, preferendola all’autostrada del “Große Deutsches Eck” più a nord. La mancanza di copertura mobile era quindi tanto anacronistica quanto rischiosa, specie in caso di incidenti in una galleria a carreggiata singola.
Come si porta il 5G sotto centinaia di tonnellate di roccia
Portare la banda larga mobile in un tunnel non equivale a piazzare un’antenna in cima a un traliccio: l’attenuazione elettromagnetica della roccia e del cemento richiede soluzioni ad hoc. Qui Telekom ha posato circa un chilometro di fibra ottica – protetta da guaine anti-roditori – che alimenta Remote Radio Heads posizionati nella volta centrale. Solo 25 metri di cavo coassiale separano le radio dalle antenne a banda larga, riducendo le perdite e i costi di manutenzione. Tutta l’elettronica è ospitata in due nicchie del nuovo tunnel di soccorso, segregate da grate per motivi di sicurezza.
La scelta di una distribuzione radio “ibrida” (fibre + coassiale corto) è interessante perché ottimizza la latenza – cruciale per i servizi 5G come Vehicle-to-X – senza esporre troppa elettronica al caldo, all’umidità e alla polvere tipiche di un ambiente stradale chiuso.
Il nodo burocratico: il vero cantiere è sulla carta
Se i lavori fisici richiedono qualche notte di chiusura al traffico, l’iter autorizzativo può durare mesi. Ogni tunnel tedesco ha un proprietario diverso – Comune, Land o Ministero dei Trasporti – e ogni ente impone distanze minime dalle corsie, regole antincendio e canoni d’affitto propri. Non a caso Deutsche Telekom chiede da anni un regolamento unico per la copertura in galleria, citando proprio il Wendelberg come esempio di efficienza possibile quando tutti gli attori collaborano. Di qui al 2026 l’operatore prevede di illuminare con 4G/5G tutti i 420 tunnel autostradali, statali e provinciali della Germania.
Impatti concreti per chi guida
- Sicurezza: chiamate d’emergenza e aggiornamenti eCall non vengono interrotti neppure per qualche secondo.
- Navigazione fluida: le mappe cloud-based non “saltano” in corrispondenza della galleria, evitando ricalcoli o deviazioni tardive.
- Esperienza infotainment: passeggeri e camionisti possono continuare a lavorare o intrattenersi in streaming, utile sulle lunghe tratte transfrontaliere.

Il mio punto di vista
Guardando al futuro della mobilità connessa – veicoli autonomi, platooning di camion, gestione dinamica dei flussi di traffico – avere tunnel disconnessi non è più un’opzione. L’esperimento del Wendelbergtunnel dimostra che la tecnologia c’è e i costi sono sostenibili; a frenare l’innovazione restano solo le pastoie amministrative. Forse il vero “scavo” da fare, prima ancora di quello nella roccia, è nel labirinto di competenze che separa un progetto dalla sua realizzazione.
Una piccola galleria che vale una grande lezione
Il traforo di Schneizlreuth non ha la lunghezza record dell’Elbtunnel di Amburgo né la fama del Gotthard svizzero, ma il suo upgrade manda un messaggio chiaro: la connettività è un diritto di base della mobilità moderna, proprio come l’illuminazione o la ventilazione. E, come spesso accade, sono i progetti “minori” a fare da apripista alle rivoluzioni di sistema.
Se volete approfondire la sfida tecnica del 5G in galleria, Telekom dedica un intero blog post alle antenne a cavo radiante e ai sistemi repeater. Telekom
FONTI:
Telekomgolem.de