
1. Un annuncio che anticipa il futuro
Xiaomi ha confermato ufficialmente che i suoi prossimi top di gamma saranno i primi smartphone al mondo a integrare la piattaforma Snapdragon Elite di nuova generazione di Qualcomm. La notizia arriva a corredo di un accordo pluriennale che rinnova (e allarga) la collaborazione tra le due aziende dopo quindici anni di progetti condivisi, dai primi Mi 1 fino all’attuale serie Xiaomi 15.Business Today
2. Che cos’è davvero “Elite” in Snapdragon Elite?
Qualcomm non ha ancora svelato tutte le specifiche del chip che presenterà al Summit 2025 (23-25 settembre), ma alcuni punti fermi sono già emersi:
- CPU Oryon su processo a 3 nm, con architettura Phoenix di seconda generazione.
- GPU Adreno 830 e motore AI Hexagon potenziato, capaci—secondo i primi test interni—di un balzo del 25 % in performance rispetto al Gen 4.NanoReview.net
- Supporto Wi-Fi 7 e modem 5G X80 con picchi teorici di 10 Gbps in download.
In altre parole, il chip è stato pensato per reggere l’AI on-device, il rendering ray-tracing nei giochi mobili e carichi di lavoro “pro-grade” come l’editing video 8K.
3. Perché Xiaomi si muove prima di tutti
3.1 Una relazione che va oltre lo smartphone
L’intesa sottoscritta il 20 maggio da Lei Jun e Cristiano Amon non riguarda soltanto i telefoni: prevede la condivisione di know-how su auto connesse, XR, wearable, router Wi-Fi 7 e smart-home.9to5Google Ciò significa che l’ecosistema Xiaomi—dall’auto elettrica SU7 ai router BE9000—continuerà a essere alimentato da soluzioni Qualcomm almeno “per diverse generazioni di prodotto”, recita l’accordo.
3.2 Il “doppio binario” con il chip proprietario
Curiosamente, Xiaomi lancerà comunque il suo primo SoC proprietario (nome in codice XRING 01) nel 2026, ma intende destinarlo a una gamma parallela. In fascia premium, invece, continuerà ad affidarsi allo Snapdragon Elite, segno che, al momento, nessun’altra soluzione garantisce lo stesso equilibrio tra potenza, consumi e servizi di connettività.9to5Google
4. Il timing: settembre la vetrina, ottobre i primi modelli
Qualcomm ha anticipato di un mese la finestra di lancio: il Summit 2025 partirà il 23 settembre alle Hawaii.9to5Google Questo concede ai partner—Xiaomi in testa, seguita da OnePlus e Motorola—il tempo di presentare i propri flagship in ottobre e arrivare in negozio prima del Black Friday. Fonti interne suggeriscono che il futuro “Xiaomi 16 Ultra” potrebbe debuttare in Cina il 15 ottobre, con disponibilità globale entro novembre.
5. Cosa cambia per l’utente (e per il mercato)
- Prestazioni prolungate – la nuova CPU Oryon dovrebbe mantenere frequenze turbo più a lungo, grazie a un TDP di appena 8,2 W.
- Foto e video 8K/60 – ISP da 320 MP, codec AV1 e 4K/120 fps nativi.
- AI sempre attiva – modelli generativi in locale (traduzione simultanea, video-editing smart, fotocamere “sense & respond”).
- Concorrenza riaccesa – Samsung, che tradizionalmente adotta Exynos per il mercato europeo, potrebbe trovarsi costretta a riconsiderare il mix di fornitori per non perdere terreno.
6. Il mio punto di vista
In un mercato che tende all’omologazione, la mossa di Xiaomi dimostra che la velocità di adozione della piattaforma è diventata un fattore strategico di differenziazione. L’azienda gioca d’anticipo per intercettare la clientela “early adopter” e, contemporaneamente, guadagna margine di manovra sul proprio progetto XRING, che potrà crescere senza la pressione di dover competere subito con i migliori Snapdragon.
È anche la conferma che Qualcomm—spesso accusata di inseguire Apple—sta ritrovando centralità grazie all’AI. Se l’Elite manterrà le promesse su efficienza e prestazioni, potremmo assistere a un 2026 in cui i confini tra smartphone, PC Arm-based e wearable diventano più sfumati che mai.