Dopo i 50 milioni del 2020, nuove risorse in favore delle emittenti commerciali e comunitarie. Gli spot dovranno dare notizie sui progetti di rilancio dell’economia.
– Dopo i 50 milioni stanziati nel 2020, il MISE riserva altri 20 milioni di euro alle televisioni e radio locali. Queste emittenti – commerciali o comunitarie (no profit) – dovranno trasmettere degli spot sul Covid-19, in particolare sulle misure di prevenzione e sugli sforzi del governo per il rilancio dell’economia.
I 20 milioni saranno distribuiti in base a delle graduatorie che il MISE , ha definito nel 2019 quando sono stati assegnati altri contributi.
Della somma che andrà alle televisioni (17 milioni), il 95% è riservato alle tv commerciali e il 5% alle comunitarie (no profit). Dei 3 milioni che andranno alle radio locali, 2.25 milioni finiranno a quelle commerciali e gli ultimi 750 mila euro alle comunitarie.
Gli spot saranno forniti dal MISE – insieme al Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio – e verranno trasmessi negli “spazi informativi” delle emittenti (tg e programmi di approfondimento). Ogni emittente dovra’ impegnarsi a trasmettere un numero certo di spot che dureranno almeno 24 giorni.
Gli spot seguiranno due linee guida:
– Ricorderanno alle persone e alle aziende che non bisogna abbassare la guardia .
– Gli spot spiegheranno che l’Italia e l’Europa hanno messo in campo le risorse necessarie per riportare il Paese alla crescita.
Il MISE verificherà che gli spot siano effettivamente andati in onda, attraverso gli Ispettori territoriali, e controlli a campione. Gli ispettori potranno chiedere alle emittenti di consegnare le registrazioni dell’intero palinsesto, che sono obbligate a conservare per tre mesi.