
Non capita tutti i giorni di vedere due operatori – uno regionale, l’altro colosso nazionale – scegliere lo stesso Stato per partire in quarta con nuovi cantieri. Eppure, nelle ultime settimane l’Indiana è diventata il teatro di un’accelerazione senza precedenti: Surf Internet e Comcast hanno ufficialmente dato il via alla posa di migliaia di chilometri di fibra ottica che promettono di cambiare il modo in cui cittadini e aziende del Midwest si connetteranno al web. Un’ondata di lavori, quindi, che unisce capitali privati, fondi statali e – soprattutto – una visione comune di sviluppo digitale. Light Reading
Surf Internet: 25 milioni di dollari per Muncie e Yorktown
Surf Internet, provider nato proprio nei Grandi Laghi, investirà 25 milioni di dollari per portare connettività FTTH nelle città di Muncie e Yorktown. Il piano prevede 21 000 unità immobiliari collegate – 18 000 solo a Muncie – con un cronoprogramma che parte “più tardi quest’anno” per concludersi a fasi entro il 2026. L’operazione si innesta su un robusto piano finanziario, sostenuto a inizio 2025 da 175 milioni di equity (Macquarie Capital in testa) e da una linea di debito da 300 milioni guidata da DigitalBridge Credit. In altre parole, Surf vuole diventare il punto di riferimento per le zone medio-piccole del Midwest, puntando su velocità simmetriche e prezzi trasparenti. Light ReadingLight Reading
Comcast: grant pubblico, 45 milioni di co-investimento e sette contee
Sulla scena arriva anche il gigante Comcast, fresco di un co-finanziamento da 9,4 milioni di dollari ottenuto grazie al programma statale Next Level Connections. L’operatore ha messo sul tavolo altri 45 milioni di fondi propri per raggiungere oltre 10 000 famiglie e imprese in sette contee rurali (Fayette, Rush, Delaware, Boone, Shelby, Morgan e Miami). A conti fatti, Comcast coprirà circa l’83 % del costo complessivo del progetto: un dato che sottolinea quanto il privato creda nella redditività di queste aree, storicamente trascurate perché “troppo costose” da cablare. Comcast IndianaBenton Foundation
Spectrum completa il tris: servizi attivi in tre nuove contee
A rendere il panorama ancora più ricco ci pensa Charter Communications con il brand Spectrum, che ha acceso la sua rete in aree rurali delle contee di Vigo, Clay e Parke. Tra case sparse e piccole attività, parliamo di circa 4 800 nuove utenze già pronte per navigare a 1 Gbps, grazie anche ai fondi RDOF e – di nuovo – al programma Next Level Connections. Light Reading
La regia dell’Indiana: perché “Next Level” funziona
Lanciato nel 2018, il programma Next Level Connections ha stanziato finora oltre 350 milioni di dollari, con l’obiettivo dichiarato di azzerare le “zone d’ombra” digitali. L’ultima tornata di grant, da 81,5 milioni, ha visto Comcast e Surf tra i maggiori beneficiari, con un effetto leva che porta gli investimenti complessivi a più di 216 milioni sul territorio. In pratica, ogni dollaro pubblico ne attira quasi tre dal privato: un rapporto che molti altri Stati guardano con attenzione. Governo ItalianoLight Reading
Oltre i numeri: il valore sociale della banda ultra-larga
Dietro le cifre c’è molto di più di qualche grafico sui megabit. Collegare case isolate a velocità gigabit significa aprire le porte a tele-medicina, lavoro da remoto e didattica online senza buffering. Significa anche dare una chance alle piccole e medie imprese locali di competere su mercati nazionali, magari vendendo artigianato su Shopify o gestendo magazzini just-in-time grazie al cloud. In un’America che discute di “reshoring”, la connettività è l’autostrada su cui viaggeranno idee e servizi.
Il mio punto di vista
Come analista di reti, vedo in questa corsa all’Indiana un laboratorio quasi perfetto: capitali privati disposti a rischiare, fondi pubblici mirati e – dettaglio non secondario – una domanda reale di connettività di qualità. Il caso Surf-Comcast mostra che il vecchio conflitto “rurale vs urbano” può trasformarsi in collaborazione, a patto di incentivi chiari e di un quadro regolatorio stabile. Se il modello reggerà, potrebbe ispirare una nuova stagione di investimenti in stati confinanti come Illinois o Ohio, dove le lacune digitali sono simili.
E adesso?
I cantieri sono partiti, ma la sfida vera sarà la adozione. Portare la fibra davanti a casa non basta: servono offerte commerciali accessibili, alfabetizzazione digitale e – perché no – programmi di sussidio per le fasce a basso reddito. Su questo, sia Surf sia Comcast hanno già annunciato piani a tariffa ridotta per famiglie idonee e bundle con sicurezza inclusa. L’Indiana, insomma, potrebbe diventare un case-study sul modo in cui una strategia pubblico-privato ben calibrata traduce la fibra nel vero “diritto di cittadinanza” del XXI secolo.