
Che il 5G fosse solo l’inizio lo ripetiamo da anni; oggi, però, il futuro ha un nome preciso: 5G Advanced (5G-A). Rogers Communications – primo operatore canadese a farlo – ha iniziato a distribuire sui suoi siti radio il software RedCap di Ericsson, progettato per collegare in modo più efficiente sensori, videocamere, dispositivi indossabili e tutti quei terminali IoT che non hanno bisogno di un throughput da fibra ma pretendono latenza e consumi ridotti.
Per capire la portata dell’annuncio, vale la pena fare un passo indietro. Rogers è stata pioniera del 5G SA nel 2021 e nel 2024 ha testato con successo il cloud RAN durante una partita dei Toronto Blue Jays, dimostrando flessibilità e riduzione dei consumi energetici in scenari reali ad alta densità di traffico. A inizio 2024 ha poi completato la prima prova nazionale di network slicing, garantendo un “corridoio dati” prioritario ai soccorritori e separando il traffico fisso da quello mobile per dare più banda alle zone rurali.
Il tassello che mancava era proprio il 5G-A. Grazie a RedCap, la rete riesce a modulare dinamicamente la larghezza di banda e la potenza radio: gli smartwatch, per esempio, possono restare in stand-by più a lungo, mentre un sensore industriale ottiene latenze sub-decimali solo quando serve. «Il 5G Advanced permetterà di sprigionare il vero potenziale del 5G, tanto per le imprese quanto per i consumatori», ha commentato Mark Kennedy, CTO di Rogers, annunciando investimenti per 4 miliardi di dollari in infrastrutture nell’arco del 2025.
Questi upgrade arrivano su una rete che oggi tocca più di 2.500 comunità canadesi e che, secondo i benchmark indipendenti di Umlaut, risulta la più affidabile del Paese per il settimo anno consecutivo. Significa che la base di partenza è già robusta: copertura in banda 600 MHz per le zone remote, 3,5 e 3,8 GHz per le aree urbane e il cloud core standalone per servizi a latenza ultra-bassa.
Non va dimenticato il fronte trasporti: nel 2024 Rogers ha avviato il cablaggio 5G dell’intera rete metropolitana di Toronto (TTC), promettendo connettività voce–dati e chiamate d’emergenza in tutti i 75 tunnel e stazioni. :contentReference[oaicite:5]{index=5} Una scelta che ben si sposa con il concetto di 5G-A, dove la priorità dinamica (grazie allo slicing) può garantire banda ai passeggeri mentre un flusso separato resta riservato ai servizi critici del trasporto pubblico.
Perché il 5G Advanced conta davvero
Chi segue la roadmap 3GPP sa che il vero “6G” arriverà solo con Release 20-21. Release 18 – la prima degli standard 5G Advanced – non stravolge le onde radio ma introduce ottimizzazioni puntuali: codifiche più elastiche, antenne SME (small Massive MIMO) per i siti a bassa potenza, algoritmi di risparmio energetico perfezionati. È la logica del more-of-everything: più efficienza, più intelligenza, più casi d’uso.
Da utente finale forse non percepiremo subito velocità mirabolanti, ma noteremo batterie che durano di più su smartwatch e tracker, connessioni più stabili negli impianti di videosorveglianza cittadina, e download che non collassano quando lo stadio fa il tutto esaurito. Nel B2B, invece, il 5G-A spalanca scenari di produzione modulare: una fabbrica potrà collegare centinaia di sensori RedCap con QoS garantito e senza rincorrere il Wi-Fi di turno, mettendo in sicurezza i dati con la propria slice privata.
Prospettive canadesi – e un pizzico di opinione personale
Negli ultimi anni il Canada è stato spesso criticato per i prezzi dei piani mobili, ma non certo per la qualità dell’infrastruttura: densità geografica ridotta, condizioni climatiche estreme e normative complesse rendono ogni torre un piccolo capolavoro d’ingegneria. Rogers, Bell e Telus si sono rincorsi a colpi di capex miliardari; ora, con il 5G-A, la gara si sposta sul software e sui servizi a valore. È una buona notizia: la concorrenza non si misurerà più (solo) a megabit al secondo, ma a funzionalità pensate per cittadini, imprese, PA.
Personalmente, trovo che la scelta di partire dal RedCap – quindi dalle “cose” prima che dagli smartphone – sia strategica. L’IoT a basso consumo è l’anello mancante di tanti progetti smart city rimasti in standby. Se le batterie dei sensori durano anni e i costi modem scendono, installare 5G su idranti, pali della luce o stazioni meteorologiche diventa finalmente sostenibile. In altre parole: questo lancio non è un esercizio di marketing, ma l’inizio di una nuova fase di monetizzazione della rete.
In definitiva, con il 5G Advanced Rogers non aggiunge semplicemente un’etichetta: posa la prima pietra di quella che – con Release 19 e 20 – diventerà la piattaforma abilitante per la mixed reality, per la manutenzione predittiva su vasta scala e, perché no, per i servizi di comunicazione olografica di cui già si vocifera nei corridoi del 6G. Il 5G sembra già vecchio? Forse. Ma è proprio quando la tecnologia diventa “normale” che comincia a cambiare davvero il mondo.